Google Wave, come salvare le conversazioni prima della chiusura

Google Wave, il primo abbozzo di social network targato Google è stato un flop. Molti lo hanno criticato, pochi hanno continuato ad usarlo. La chiusura era stata fissata a dicembre 2010, ma in seguito i responsabili hanno scelto di tenere in funzione Wave per tutto il 2011. La decisione è stata presa per consentire a Google di sviluppare il progetto Wave in a Box, che incorpora Wave all’interno di Google Docs. Questo progetto non ha tutte le funzionalità di Google Wave come lo conosciamo oggi, ma dà l’opportunità a sviluppatori e utenti di gestire il proprio server Wave.

Una buona idea, ma poco pratica per gli utenti meno intraprendenti, quelli che, per intenderci, non hanno più intenzione di usare Google Wave, ma desiderano comunque salvare le vecchie conversazioni sul PC di casa. Se questo è ciò che vi serve, fate in questo modo.

Google compie 13 anni e festeggia con un doodle

Google 13 anniIl 27 settembre del 1998 nasceva Google. 13 anni fa Larry Page e Sergey Brin lanciavano la prima rudimentale (avanzatissima, per l’epoca) versione del motore di ricerca costato anni di studi ai due geni informatici. Tredici anni dopo Google è un colosso mondiale, per festeggiare il compleanno Big G ha pubblicato il doodle che vedete qui sopra.

Non staremo qui a ripetervi la storia di Google, per quello basta andare su Wikipedia, noi di IoChatto abbiamo deciso di fare una analisi degli esperimenti social di Google, da Orkut al recente Google Plus, passando per i fallimenti di Buzz e Wave.

Google Me slitta a primavera

Secondo indiscrezioni, la data di lancio del progetto segreto di Google, ovvero il social network Google Me, slitta alla primavera del 2011. Fino a quel momento, la rete sociale di Big G. resterà top secret.

Tutto ciò viene confermato anche da un portavoce di Google, che in un’intervista a Mashable ammette che l’azienda “sta sperimentando il modo di incorporare funzionalità social all’interno di Google“. Tuttavia, ancora non emergono novità rilevanti in proposito.

Project Titan riuscirà dove Google Wave ha fallito?

Mentre TechCrunch dichiara la morte del telefono e dell’email perché strumenti obsoleti soppiantati dai social media, Facebook fa un passo indietro e prova ad unire il vecchio e il nuovo con Titan. Project Titan è la nuova piattaforma di messaggistica di Facebook che mira ad essere molto più di un servizio di posta elettronica. Infatti Titan intende combinare l’e-mail con gli strumenti di messaggistica in tempo reale (chat ed SMS) così da creare una piattaforma online completa per la comunicazione multimediale.

Il progetto è molto interessante ma non è una novità. La stessa cosa è stata già tentata in passato da Google con Google Wave, che però si è rivelato un flop. Da qui la domanda: Facebook riuscirà dove Google ha fallito? Probabilmente sì.

Google Wave era un progetto molto ambizioso, ma presentava una grande incognita. In primo luogo, al momento sua comparsa, molte persone non capivano cosa fosse Wave. E il motivo era che Google Wave non somigliava a nessuna delle nostre attuali forme di comunicazione. Per capire ed usare Wave, bisognava partire da zero. Ma questo problema non potrà mai ripetersi con Facebook.

Lars Rasmussen passa da Google a Facebook

Lars Rasmussen

Lars Rasmussen abbandona Google e passa a Facebook. Una perdita molto importante per Big G ed un acquisto grandioso per la compagnia di Mark Zuckerberg.

Comprensibilmente molti di voi non conosceranno Lars Rasmussen, vi basti sapere che è il co-ideatore di Google Mappe e Google Wave.

Google vuole integrare il social networking

 

 

Google, da poco si è visto sorpassare (negli Stati Uniti d’America) dal colosso Facebook, in quanto a visite. Di conseguenza, ci si doveva aspettare il colpo di genio a giorni e sembra proprio essere arrivato. Secondo dei rumors (molto ufficiali), la società di search engine, avrebbe deciso di integrare gradualmente a partire dall’autunno del 2010, in tutti i suoi portali (si intende in tutte le lingue), le funzioni di social networking legate a Facebook ed altri siti.

A dichiararlo martedi 14, sarebbe poi stato Eric Schmidt, consigliere delegato di Google, che ha parlato ai giornalisti del suo motore leader di Internet, che a breve darà sempre più slanci social.

Save Wave, salviamo la piattaforma social di Google

Save Google Wave

Vi abbiamo parlato qualche giorno fa della decisione di Google di chiudere il progetto Wave, ritenuto fallimentare dai vertici del motore di ricerca. La notizia non è passata inosservata ed i sostenitori del servizio si sono riuniti, fondando un sito, Save Google Wave, per chiedere ai dirigenti di Big G di tenere in vita la piattaforma social.

Scopo del sito, come detto, raccogliere il supporto degli utenti e far vedere a Google che non vale la pena chiudere un portale così apprezzato dal pubblico. Al momento i sostenitori che hanno lasciato una testimonianza sul sito sono poco più di 20.000, non tanti, di certo non è un numero che farà cambiare idea ai vertici del colosso di Mountain View.

Google Wave chiude a fine anno

Google Wave

E’ ufficiale. Google abbandona il progetto Wave. La piattaforma di social news presentata alla fine del 2009 non ha riscosso il successo sperato ed il colosso di Mountain View ha deciso di fermare lo sviluppo del progetto.

Google Wave avrebbe dovuto rappresentare il grande ingresso di Google nel mercato dei social network, un settore che fa gola a molti, ma che pochi riescono a conquistare.

E’ arrivato Google Wave ed è festa per il battesimo

Google Wave

Durante la prima giornata del Lab Forum 2009 tenutasi a Milano, è stato presentato ufficialmente in Italia il nuovo progetto di Google: Google Wave. Ripercorriamo un po’ le origini di questo progetto. Negli Stati Uniti d’America, ben 100 mila utenti erano stati selezionati a caso per avere l’omaggio di utilizzare tutte le funzionalità di questo nuovo prodotto firmato Google.

La società di Mountain View, ha permesso in fase beta di far utilizzare agli utenti questa soluzione che ha l’obiettivo di integrare in una sola schermata iniziale tutti i dettagli di visualizzazione (e probabile modifica) di tutti i servizi associati al proprio account, a partire dai social network, passando per messaggistica instantanea, documenti, foto, video, audio sharing, feed Rss e mappe.

Google Wave è un flop?

flop_wave

Negli ultimi tempi si è parlato tanto, nel bene e nel male, di Google Wave, la novità di casa Google che promette di essere il primo esempio di web totale. Ma la creatura di Big G non è stata solo oggetto di lodi e pareri positivi: parecchie sono le critiche e i dubbi che Google Wave ha attirato a sé in questi giorni, e la responsabilità sembra essere proprio della compagnia di Mountain View.

In particolare la società Google è stata accusata di voler creare troppe aspettative attorno a Google Wave, magnificando il prodotto in maniera eccessiva e attirando a sé gli utenti con l’esca di un’anteprima beta riservata a 100.000 utenti, una mossa pubblicitaria sfociata in un’asta su eBay dove gli inviti per Google Wave hanno raggiunto in questi giorni la quota di 5.000 dollari. Un prezzo troppo alto per una società che, a conti fatti, nel campo del web sociale si è mossa sempre con notevole ritardo.

In questi anni Google ha puntato di più sull’integrazione tra i prodotti (Gmail, Google Docs, Reader, Picasa, ma soprattutto Blogger e Adsense) che sul carattere prettamente “social” delle sue applicazioni. Ma internet non è solo un posto dove cercare informazioni e fare e-commerce, ma un luogo dove divertirsi, giocare e conoscere persone nuove, in una parola “socializzare“.

Gli inviti per Google Wave all’asta su eBay

inviti google wave

Google ha deciso di ampliare i beta-test della sua Google Wave rilasciando altri 100.000 inviti per l’anteprima, ma tutto questo non è bastato a soddisfare la fame di novità dei fedelissimi di Big G, che sembrano disposti a tutto per un invito Google Wave. E così Hagan Blount, un blogger americano appassionato di cucina, ha deciso di mettere all’asta il suo invito su eBay. E la sua iniziativa è stata imitata da molti altri utenti Google.

Blount ha precisato che al momento non aveva ancora ricevuto l’invito, ma dava per certo la sua partecipazione al programma  Google Wave. Ebbene, nonostante le poche informazioni disponibili, la quotazione dell’invito fantasma ha raggiunto in breve tempo la cifra di 157 dollari.

Google Wave mette i gadget per telefonare agli amici

Google Wave Conference

Google Wave, la nuova creatura targata Google non è ancora disponibile per tutti gli utenti, eppure la rete la saluta già come un’invenzione straordinaria, capace di farci vivere nuove forme di comunicazione globale. Per chi non lo sapesse, Google Wave raccoglierà in una sola schermata le e-mail, i messaggi istantanei, e la possibilità di condividere e scambiare ogni tipo di file, non solo documenti ma anche files audio e video. I messaggi dei nostri contatti saranno inglobati in un unico stream e naturalmente non mancherà il supporto per le conferenze audio e video. Tutto questo grazie alla partnership con Ribbit, azienda di Silicon Valley che ci permetterà di integrare la telefonia con Google Wave.

Con Ribbit Conference il nuovo gadget per Google Wave, sarà possibile fare quattro chiacchiere con tutte le persone che stanno partecipando al nostro stream (chiamato appunto Wave, cioè “onda”). La comunicazione avverrà in tempo reale, e sarà possibile aggiungere all’onda anche utenti non Wave, purchè presenti nella nostra lista contatti.

Il primo aggiornamento di Google Wave

Larry Page e Sergey Brin, dal 1998 sul mercato con la loro società, sono arrivati ormai ad una decisione definita molto importante in questo mondo di rinnovo Web. Si parla della condivisione dei contenuti. Ad oggi, il progetto è riservato esclusivamente agli sviluppatori ed ha come nome in codice Google Wave. Si tratta di una nuova piattaforma nata dall’idea di perfezionare qualcosa di concorrenziale e non di far nascere qualcosa ex novo (che è sempre una scommessa dal punto di vista della popolarità) che permette l’interazione a 360 gradi tra gli utenti. Lo scambio in real time è possibile oltre che tra messaggi di instant messaging, anche di foto, di video, di mappe geografiche con punti selezionati, di documenti, ecc. Secondo il white paper diffuso ad oggi da Google, chiunque venga invitato nella Google Wave, potrà dare una risposta o apportare modifiche dirette alla stessa, inoltre il cambiamento di stato dei propri utenti ed anche interfacciarsi con la pubblicazione in siti web e blog per aggiornarli al cambio di stato della Wave.