Google Wave è un flop?

Spread the love

flop_wave

Negli ultimi tempi si è parlato tanto, nel bene e nel male, di Google Wave, la novità di casa Google che promette di essere il primo esempio di web totale. Ma la creatura di Big G non è stata solo oggetto di lodi e pareri positivi: parecchie sono le critiche e i dubbi che Google Wave ha attirato a sé in questi giorni, e la responsabilità sembra essere proprio della compagnia di Mountain View.

In particolare la società Google è stata accusata di voler creare troppe aspettative attorno a Google Wave, magnificando il prodotto in maniera eccessiva e attirando a sé gli utenti con l’esca di un’anteprima beta riservata a 100.000 utenti, una mossa pubblicitaria sfociata in un’asta su eBay dove gli inviti per Google Wave hanno raggiunto in questi giorni la quota di 5.000 dollari. Un prezzo troppo alto per una società che, a conti fatti, nel campo del web sociale si è mossa sempre con notevole ritardo.

In questi anni Google ha puntato di più sull’integrazione tra i prodotti (Gmail, Google Docs, Reader, Picasa, ma soprattutto Blogger e Adsense) che sul carattere prettamente “social” delle sue applicazioni. Ma internet non è solo un posto dove cercare informazioni e fare e-commerce, ma un luogo dove divertirsi, giocare e conoscere persone nuove, in una parola “socializzare“.

Non aver compreso il carattere “social” del web ha permesso a network come MySpace e Facebook di espandersi proprio a danno di Google, che solo nel 2007 ha creato un team per studiare le tendenze dei social network più popolari, in risposta al successo inarrestabile di Facebook. Da qui il dubbio di non potersi fidare ciecamente di una compagnia che non ha saputo comprendere per tempo tutti gli aspetti del web sociale.

Google Wave integra perfettamente una serie di componenti sociali come le e-mail e le multichat, e potrebbe segnare la prima vittoria di Google nel campo dei social network. Ma questo, probabilmente, non avverrà in tempi brevi. Il suo potenziale di successo è molto alto, ma i risultati dovranno essere valutati in una prospettiva a lungo termine.

7 commenti su “Google Wave è un flop?”

  1. Io credo che Google Wave non sia un network sociale, ma collaborativo.
    e fa in quel campo da avanguardia.
    Io nei prossimi anni lavorerò molto con il computer in team di lavoro
    e credo che appena avrò un account di google wave non riuscirò mai più a farne a meno.

    Rispondi
  2. a mio parere questo articolo è un po’ un’esagerazione…cioè proviamo un secondo a pensare come è nato google…era “solo” un motore di ricerca una volta!!ora guardate….ha creato i già citati Gmail, Google Docs, Reader, Picasa, Blogger e Adsense, ma ha anche creato Google Maps,Google Earth, Android,Google Chrome e si prepara anche anche ad un sistema operativo!!!!
    io penso che non si possa pretendere di tutto e subito! forse google wave sarà un flop, ma se mai ciò accadrà sarà perchè è fin troppo innovativo, non perchè è in ritardo rispetto agli altri social network!
    o almeno,questo è il mio modesto parere 😀

    Rispondi
  3. @ Wilhelm85:
    Sono d’accordo con te, e secondo me Google sbaglia a promuoverlo come Social Network, per come è inteso oggi il social network (giochi e amicizia).
    Lo vedo più come network collaborativo, forse il primo vero passo verso il virtual office.

    Rispondi
  4. Oggi 17 Ottobre 2010 mi sono iscritto a google wave senza problemi e senza alcun avvertimento sulla chiusura. Mi hanno dato la possibilità di fare 25 inviti ma oramai l’applicativo mi sembra di aver capito sia aperto a tutti.
    Lo considero, almeno per quello che mi serve, un ottimo strumento.
    NON è assolutamente un social network (altrimenti avrei usato facebook) ma strizza l’occhio a divenire un ufficio virtuale. Ho provato anche Keepandshare ma è troppo rigido. Ne ho testati molti altri compresi Forum e Blog. Niente! Questo Wave fa proprio per me che devo far collaborare su rete 6 persone le cui email, ad oggi, dopo un mese di lavoro, sono un campo di battaglia e pure minato.
    Ora, visto l’annuncio di google, perchè permettono ancora l’iscrizione?
    Perchè nelle relative pagine non scrivono PROGETTO CHIUSO?.
    Forse ci hanno ripensato?
    Forse vogliono continuare i test fino a fine anno?
    O forse sto puntando su un cavallo perdente, anzi, morto!!
    Grazie
    Viky

    Rispondi
  5. Cristina, grazie per il tuo sintetico intervento.
    Sto usando intensamente Google Wave da un paio di giorni e ne sono pienamente soddisfatto. Non è un applicativo per chiacchierare e non può essere capito immediatamente finchè non si ha l’esigenza di far collaborare gruppi di persone. Il mio gruppo è formato da 6 persone che formano un comitato di quartiere molto attivo. Prima di Google Wave avevamo le nostre caselle di email invase da migliaia di messaggi ingestibili. Abbiamo tentato con forum, blog, skipe, google groups. Niente! Google Wave ci da la possibilità di fissare un WEave (un progetto) e di discuterne a profusione, allegare foto, mappe, appuntamenti e tutto è sempre li pronto ad essere consultato dal gruppo.
    Non mi risulta esista niente di simile, e free, sulla rete.
    Google Wave non solo va capito ma deve essere utilizzato da gruppi (anche molto numerosi) che ne riescano a sfruttare le grandi possibilità.
    E poi non è da sottovalutare sia il suo legame con Gmail sia l’apertura libera all’iscrizione (ormai l’invito non serve più anche se va comunque effettuato per la formazione del gruppo).
    Spero vivamente che Google Wave non vada perso…

    Rispondi

Lascia un commento