Il crollo dei social media?

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Dichiarazioni scottanti e dubbi: i social media ed i social network in primis, sono in una fase calante oppure in una fase di maturità? Questo il dubbio di chi ultimamente si sta dedicando alle ricerche legate al mondo dell’utenza del social networking. Sembra infatti che gli utenti stiano cominciando a mostrare una certa “noia” nei confronti di questi mezzi.

 

A lanciare l’allarme, un recente rapporto realizzato dalla Garter, Azienda di analisi economiche che ha la propria sede negli Stati Uniti d’America e che secondo cui, gli utenti più giovani, i giovanissimi e coloro che più di tutti utilizzano il social networking anche sui mobile device, hanno cominciato ad annoiarsi. Nonostante ci sia questa stanchezza generale nell’utilizzo degli strumenti, l’affluenza di pubblico continua ad essere ancora altissima.

 

La ricerca della Gartner ha coinvolto per la precisione ben 6.000 persone, e tra questi si trovavano uomini e donne delle fasce d’età più svariata, ovvero tra i 13 anni ed i 74 anni. Le residenze erano legate ad 11 Paesi tra i più grandi del mondo, oltre che qualcuno in via di sviluppo e le interviste sono state realizzate a partire dal Dicembre del 2010, fino alla fine di Gennaio 2011.

 

Oggetto della richiesta nei confronti degli intervistati, le spiegazioni su come e soprattutto perché utilizzassero il social networking. Domande successive, legate invece a conoscere le opinioni degli stessi sui network. L’obiettivo principale della Gartner era quello di individuare i trend dell’utilizzo e soprattutto il grado dell’entusiasmo dei singoli strumenti sui vari mercati del web.
Secondo quando dichiarato da Brian Blau, direttore del settore ricerche della Gartner:

 

“Il trend mostra una certa stanchezza fra i vecchi utenti, i primi che si avvicinarono ai social media, e il fatto che il 31% degli utenti più giovani e con maggiori familiarità con i dispositivi mobili abbiano confessato di cominciare a perdere interesse per i loro social network è una situazione che le aziende del settore dovrebbero monitorare, per innovare e conservare l’ attenzione degli utenti”.

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