Il ruolo del Social Media Manager (parte 3)

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Dopo aver esaminato alcune delle caratteristiche del ruolo del Social Media Manager, ci accingiamo quest’oggi ad attraversare insieme l’ultima fase dell’analisi del ruolo del Social Media Manager in Azienda. Uno dei primi problemi con cui si trova a competere il nostro professionista nel momento in cui arriva in una nuova realtà che non ha mai sfruttato le proprietà dei social network e dei social media, potrebbe trovarsi spiazzato, ma qui ci viene incontro un po’ della vecchia scuola.

 

Quello di qui abbiamo bisogno, infatti, sono degli strumenti di analisi paragonabili un po’ alle vecchie ricerche di marketing e che invece oggi chiamiamo KET (Key External Tools). Questi sono praticamente gli stessi strumenti che utilizzano i SEO ed i SEM, come abbiamo visto già nel nostro speciale sulle professioni del Web. Uno degli esempi classici di questi strumenti è Google Insight. Le parole chiave, sono fondamentali per il Social Media Manager, per mettere gli utenti in condizione di trovarci. Gli strumenti “nostri” su cui poi andremo ad attuare questa sorta di aiuti sono i classici siti aziendali, gli account e le fan page dei social network, oltre che il nostro corporate blog. Tutti questi dati serviranno prima per acquisire contatti e poi per creare una sorta di fiducia negli influencer e nelle community che ci seguiranno.

 

Attenzione perché un utilizzo sbagliato di queste informazioni (farsi credere quello che non si è), potrebbe avere il classico effetto boomerang, ovvero distruggere tutto quello che abbiamo creato e far si che si consolidi una rete negativa intorno a noi.

 

Tutti questi aspetti si ripercuoteranno sulla carriera del nostro Social Media Manager in aspetti negativi o positivi, sia in modalità on line che in modalità off line. Questo perché parliamo di una realtà, quella dei social media e dei social network, che in qualche modo negli ultimi tempi è diventata creatrice e portatrice di voci nuove nel curriculum.

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