Facebook, le nuove impostazioni privacy non bastano

Spread the love

In molti credevano che le polemiche si sarebbero placate mercoledì pomeriggio, giorno del cambiamento per Facebook e per le sue impostazioni sulla privacy. Polemiche tali da spingere il CEO del Social Network Mark Zuckerberg a scusarsi pubblicamente con i suoi utenti, e a rivedere in fretta e furia il grado di protezione delle informazioni, a stabilire nuovi standard, nuovi tools, a cancellarne altri, a dissociarsi da certe dichiarazioni che gli sono state attribuite in questi giorni.

Ma così non è stato. I massimi esperti di Social Media Marketing, i siti specialistici e i blog di tutto il mondo hanno analizzato le aggiunte e le modifiche al sistema privacy di Facebook e hanno notato delle pecche, che, ovviamente, hanno subito rese pubbliche sui loro canali.

Così, Pete Cashmore, uno dei fondatori di Mashable, autorevole sito che si occupa a più livelli di Social Media, ha deciso di vagliare uno a uno i passaggi fondamentali dei cambiamenti previsti da Zuckerberg, scoprendo che il tutto sembra più un correre ai ripari che un sincero intento di salvaguardare gli utenti.

Ed è per questo che, all’invito del creatore di Facebook a condividere di più, perché ” se la gente condivide, il mondo diventa più aperto e connesso“, Cashmore ribadisce che una filosofia fondata sullo sharing sfrenato non tutela certo i profili degli utenti e non ha come baluardo la privacy. Condividere, non solo immagini, pensieri e status, ma anche dettagli della propria vita personale e incitare allo “share” con bottoni messi lì ad hoc, secondo il CEO di Mashable non è certo un modo per spingere gli utenti a tutelarsi. Certo, facilitare la loro vita, inviando notifiche sulle dashboards rispetto alle nuove impostazioni, è un passo avanti; di certo non lo è nascondere i debiti cambiamenti nelle pagine più fitte e meno raggiungibili da chi frequenta Facebook quotidianamente, ma non è certo un esperto del web.

3 commenti su “Facebook, le nuove impostazioni privacy non bastano”

Lascia un commento