Scrivi un romanzo su Facebook, un concorso letterario tutto digitale

A dicembre Facebook ha annunciato di voler estendere la lunghezza degli status a 60.000 caratteri. Anzi 63.206 caratteri per l’esattezza, una cifra che qualcuno ha definito esagerata.

Il giornalista e program manager Vadim Lavrusik ha affermato che 60.000 caratteri corrispondono a poco più di un decimo di un romanzo tipo. Il sito Mashable ha preso molto sul serio questa dichiarazione, tanto da indire un concorso letterario che si rivolge proprio a quelle persone che sono su Facebook e sognano di scrivere un romanzo.

Mashable celebra il Social Media Day

Il sito web Mashable celebra oggi 30 giugno la rivoluzione dei social media con una festa a loro dedicata: il Social Media Day, una giornata per ripensare ai progressi tecnologici e social che ci hanno permesso di avere un dialogo, di condividere esperienze ed opinioni grazie ai social networks.

Il 30 giugno diventa un giorno per celebrare i cambiamenti nei mezzi di comunicazione che ci hanno permesso di scambiare informazioni in tempo reale, comunicando con persone che si trovano a miglia di distanza e unire la nostra voce alla loro voce, per fare semplicemente due chiacchiere, oppure per unirci alla protesta sociale. Qualunque sia lo scopo, senza dubbio i social network hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare. E Mashable festeggia a modo suo, con il Social Media Day.

Facebook, le nuove impostazioni privacy non bastano

In molti credevano che le polemiche si sarebbero placate mercoledì pomeriggio, giorno del cambiamento per Facebook e per le sue impostazioni sulla privacy. Polemiche tali da spingere il CEO del Social Network Mark Zuckerberg a scusarsi pubblicamente con i suoi utenti, e a rivedere in fretta e furia il grado di protezione delle informazioni, a stabilire nuovi standard, nuovi tools, a cancellarne altri, a dissociarsi da certe dichiarazioni che gli sono state attribuite in questi giorni.

Ma così non è stato. I massimi esperti di Social Media Marketing, i siti specialistici e i blog di tutto il mondo hanno analizzato le aggiunte e le modifiche al sistema privacy di Facebook e hanno notato delle pecche, che, ovviamente, hanno subito rese pubbliche sui loro canali.