Boom di spam sui social network, Facebook capolista

Boom di spam sui social network, Facebook capolista

Per anni ed anni la diffusione dei casi di spam è stata associata alle email ma d’ora in avanti sarà bene prestare attenzione non soltanto alla propria casella di posta elettronica ma anche e sopratutto ai social network.

Stando infatti all’ultimo report pubblicato da Nexgate lo spam è aumentato del 355% soltanto nel corso della prima metà del 2013 e ad aggiudicarsi il titolo di social network più ricco in tal senso è Facebook che ne ha cento volte in più rispetto agli altri.

Instagram di nuovo sotto attacco spam, attenzione ai link

Instagram di nuovo sotto attacco spam, attenzione ai link

È tornato su Instagram il misterioso hack che posta fotografie di frutti e di smoothie sulla timeline di alcuni utenti. Già lo scorso mese era stata riscontrata sulla celebre app fotografica una situazione per certi versi analoga. Dall’account di molti utenti giungevano infatti foto raffiguranti frutta in tutte le salse (frullati, composizioni al piatto e molto altro ancora).

A giugno la situazione era poi stata risolta dallo stesso team di Instagram che a fronte di un maggior grado di sicurezza aveva inoltre invitato i suoi tantissimi utenti a modificare la password associata agli account.

Cyberbunker dietro il più grande attacco DDos di Internet

Se nelle scorse ore hai notato rallentamenti e disservizi in tutta la Rete, non dare la colpa al PC. Semplicemente sei finito nel mezzo del più grande attacco DDos della storia di Internet.

Da giorni, infatti, si combatte una guerra senza esclusione di colpi tra due grandi organizzazioni, la Spamhaus di Steve Linford che segnala gli spammer e li include in una lista nera, e il servizio di hosting olandese Cyberbunker, che ha sede proprio in un bunker abbandonato ai tempi della Guerra Fredda.

Su Pinterest c’è di tutto, anche lo spam

Era solo questione di tempo prima che lo spam facesse la sua comparsa su Pinterest, il nuovo social network “image based” che in breve tempo ha conquistato anche gli italiani. Ma per il momento possiamo stare tranquilli, perché l’attacco spam sembra essere finalizzato solo agli utenti degli Stati Uniti. Ma se dovesse fare la sua comparsa anche qui da noi, consoliamoci col fatto che lo spam di Pinterest è facile da individuare e, di conseguenza, da evitare.

Il meccanismo ricalca l’inganno delle “gift card” già visto su Facebook: coupon omaggio e buoni sconto per gli utenti Pinterest che cliccheranno sul link indicato. Ma trattandosi di Pinterest, stavolta si tratta di un “image link”, cioè un’immagine che – se cliccata – reindirizza a siti poco affidabili.

Social network, cresce lo spam anche in estate [infografica]

Sui social network lo spam non va in vacanza nemmeno in piena estate. A rivelarlo è la società di ricerca Impermium che ha monitorato l’andamento del social spam e delle truffe online durante i mesi caldi dell’estate 2011.

Lo spam è un problema che affligge tutti i social network, in particolar modo Facebook e Twitter, dove proliferano account falsi che invitano gli utenti a cliccare su link pericolosi collegati a pubblicità o nel peggiore dei casi a virus e malware. Ma col passare del tempo i metodi di questi truffatori si sono fatti sempre più sofisticati.

Oggi gli spammers si servono dei fatti di cronaca per indurre gli utenti a cliccare contenuti pericolosi. La morte di Amy Winehouse e Osama Bin Laden sono solo un esempio, come mostra l’infografica che trovate di seguito.

Bufale su Facebook: il video hard di Nicki Minaj

Facebook può diventare un pericoloso veicolo di spam e virus se non si presta attenzione a cosa clicchiamo sul nostro news feed. L’ultimo allarme riguarda il link/truffa che promette immagini esclusive di un sex tape della rapper americana Nicki Minaj. Il video hard girato dalla cantante sarebbe stato trafugato e successivamente messo in rete. Ma invece del solito gossip, qui siamo di fronte a un nuovo tentativo di spam.

Se si clicca sul link, innanzitutto ci viene chiesto di condividere il contenuto sulla nostra bacheca, e subito dopo ci vengono chieste informazioni sui nostri contatti FB, probabilmente per inviare loro della pubblicità non richiesta.

LinkedIn, attacco hacker nelle scorse ore

LinkedIn attacco hacker

E’ il periodo degli attacchi ai grandi social network. Prima Facebook, poi Twitter, adesso è il turno di LinkedIn, il social network professionale per eccellenza.

Nelle scorse ore un gruppo di hacker ha trovato il sistema di intromettersi nella rete ed inviare false email agli utenti. I messaggi contengono un trojan capace di rubare dati sensibili, come numeri e password dei conti correnti bancari.

Facebook aggiunge il Contact Importer alle applicazioni e ai giochi

Facebook introduce una novità che si preannuncia molto utile e proficua per gli sviluppatori di giochi e applicazioni di terze parti presenti sulla piattaforma, ovvero la possibilità di utilizzare il contact importer direttamente dalle apps più popolari. Ma cosa fa il contact importer? Ci permette di caricare il file dei contatti dalla rubrica a Facebook, con la possibilità di invitare gli amici che non sono su Facebook ad iscriversi al network.

Le conseguenze sono semplici da immaginare. Se un nostro amico gioca a FarmVille e ha bisogno di un maialino adesso potrà inviare questa richiesta non solo ai suoi amici su Facebook, ma anche a tutti i contatti della sua rubrica email.

Applicazioni Facebook, a marzo niente più notifiche

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Dal prossimo lunedì primo marzo, le applicazioni Facebook, carine ma spesso troppo invadenti, cesseranno di mandarci notifiche pop up sulle nuove funzioni, sui nuovi regalini, e perfino su chi ci ha mandato questo o quell’altro pernsierino virtuale.

Si tratta della nuova politica di Facebook sulla privacy, che prova ad arginare lo spam. Naturalmente il malumore tra gli sviluppatori di giochi flash e “gift creator” si è fatto strada in fretta, tuttavia la notizia non è stata certo una sorpresa per loro. Gli ammistratori del social network avevano provveduto con largo anticipo ad avvisare i responsabili delle apps, che sono già corsi ai ripari.

Come bloccare lo spam di Pillow Fight

pillow-fight

Tra le innumerevoli applicazioni Facebook ce n’è una che molti utenti, purtroppo, conoscono bene: si tratta di Pillow Fight, la lotta coi cuscini. A lungo andare, questo innocuo giochino finisce per assumere tutte le caratteristiche dello spam, perchè le impostazioni di Facebook consentono a questa applicazione di pubblicare dei post nella vostra bacheca, dove si notifica che un amico ti ha tirato un cuscino. Il risultato, ovviamente, è che il nostro profilo viene in breve tempo invasa da questi post.

Facebook, purtroppo, non dispone di un modo per bloccare definitivamente i post che provengono dalle applicazioni dei nostri amici, ma fortunatamente è possibile impostare almeno Pillow Fight per essere più discreta. E adesso vi spieghiamo come.

Non è vero che Facebook utilizza le foto degli utenti per la sua pubblicità

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Il primo allarme c’era stato a luglio, e adesso dopo una pausa di qualche mese, torna alla ribalta la bufala che Facebook “ruba” le foto dei propri utenti per le sue campagne pubblicitarie, senza avvertire o chiedere consenso ai legittimi proprietari.

Non cascateci: avvisi di questo genere si ripresentano con regolarità sul network sottoforma di catena di Sant’Antonio o di fantomatici gruppi per la tutela dei diritti degli utenti, ma è tutto falso, e gli stessi amministratori del network danno una secca smentita a queste voci.

This rumor about Facebook using your photos in ads without your consent is spreading again. The rumor was not true earlier this year and it is not true now. For more information on Facebook’s advertising policies and how we use photos, please take a look at the blog post below.

Sicurezza informatica: NCSA dalla parte di Facebook

sicurezzaIn questi giorni Facebook ricorda ai propri utenti di porre sempre attenzione al loro modo di utilizzare internet e social network. Sul blog ufficiale, in collaborazione con  Michael Kaiser direttore erscutivo di NCSA, ha pubblicato un articolo nel quale fornisce 10 regole fondamentali per non cadere vittime di attacchi hacker e spam.

Attacchi che sono sempre più presenti su Facebook e che infastidiscono consistemente gli utenti. Ecco qui i consigli.

Sanford Wallace deve 711 milioni a Facebook

MYSPACE SPAM AWARD

E’ successo per l’ennesima volta. Chissà se per sfizio o semplicemente per passione, il re dello spam statunitense Sanford Wallace, continua a seminare grane in giro. Questa volta però a pagarne le spese è stato lo stesso “re”. Infatti, la Corte distrettuale degli Stati Uniti d’America, del distretto a Nord della California, ha deciso che Sanford Wallace, debba versare 711 milioni di dollari nelle casse di Facebook. La motivazione? Semplicemente per risarcire il social network di tutta la posta “spazzatura” inviata da Wallace.

Ma lo spammer ha una lunga storia alle spalle. Dalla pagina di Wikipedia che parla di lui, si rende noto che a partire dagli anni ’90 fino al 2001 circa, sia riuscito ad inviare oltre 30 milioni di junk e-mail. Le sue committenti sono le Aziende americane più svariate, ma negli ultimi tempi si sta dedicando anche al mercato orientale, inviando proposte commerciali e per adulti a più non posso.