Attacco hacker a Viber dal Syrian Electronic Army

Attacco hacker a Viber dal Syrian Electronic Army

Viber, la nota applicazione VoIP grazie alla quale è possibile effettuare chiamate audio e video gratuitamente, è stata attaccata dagli hacker.

Ad aver messo a segno l’attacco pare sia stato il Syrian Electronic Army, un gruppo di hacker che appoggia il governo di Bashar al-Assad che ha già colpito diversi altri account Twitter e il servizio di messaging Tango.

Anonymous, hackerato l’account Twitter

Anonymous account Twitter hackerato

La vicenda, per certi versi esilarante, dei profili Twitter di Burger King e di Jeep hackerati ha fatto il giro dell’intero globo terrestre in pochi minuti ma quanto accaduto nel corso delle ultime ore assume sicuramente ben più importanza poiché ad essere stato preso di mira è il collettivo Anonymous.

Stando infatti a quelle che sono le ultime notizie al momento disponibili giovedì scorso l’account Twitter di Anonymous è stato violato.

Twitter: hackerato l’account Jeep, si trasforma in Cadillac

Account Twitter Jeep attacco hacker Cadillac

Nel corso della giornata di ieri l’account Twitter ufficiale di Burger King, la nota catena di fast food a stelle e strisce, è stato soggetto ad un “esilarante” attacco hacker.

Un collettivo affiliato ad Anonymous ha infatti hackerato l’account di Burger King modificando l’immagine del profilo impiegata inserendo il logo di McDonald’s, impostando come copertina un’immagine raffigurante i fish nuggets e pubblicando tutta una serie di tweet provocatori.

Twitter: hackerato Burger King, si trasforma in McDonald’s

Burger King profilo twitter hacker McDonald's

Per quanto apparentemente esilarante possa apparire, la losca faccenda che nel corso delle ultime ora ha coinvolto l’account Twitter di Burger King non ha sicuramente fatto sorridere i piani alti e lo staff della la nota catena di fast food americana andando inoltre a creare non poca confusione tra l’utenza.

Nel corso delle ultime ore, infatti, l’account Twitter di Burger King è finito nel mirino del collettivo Defonic Team Screen Name Club (DTSNC), un gruppo di hacker apparentemente affiliato ad Anonymous, che si è divertito a modificare il logo del gruppo scelto come immagine principale del profilo della catena di fast food con quello dell’altrettanto celebre McDonald’s provvedendo inoltre a cambiare l’immagine di copertina precedentemente utilizzata e scegliendone una con degli invitanti fish nuggets in bella vista.

Facebook è stato attaccato dagli hacker

Facebook attacco hacker

Nel corso della giornata di ieri il team di Facebook ha pubblicato un’apposita nota informativa mediante cui ha comunicato ai suoi utenti di aver subito un attacco hacker.

Stando a quanto reso noto l’attacco è avvenuto agli inizi del mese di febbraio, circa due settimane fa, nello stesso momento e con modalità analoghe a quelle di una luna serie di attacchi fatti a diverse altre grandi realtà del mondo dell’IT.

Twitter, compromessi oltre 250 mila account

Twitter account compromessi

Alcune ore fa Twitter, così come comunicato dallo stesso team del celebre servizio di microbloging, è stato vittima di un attacco dall’esterno che attenendosi a quelle che sono le prime ricostruzioni avrebbe messo a rischio la sicurezza di ben oltre 250 mila account.

I portavoce del cinguettante servizio di social networking hanno sottolineato il fatto che per il momento la situazione si è stabilizzata ma che, in ogni caso, gli account che sono stati soggetti all’attacco continuano ad essere a rischio, almeno potenzialmente, e che i proprietari degli stessi hanno ricevuto un’apposita email mediante cui sono stati invitati a modificare le credenziali di accesso al servizio il prima possibile.

Anonymous attacca la Polizia italiana

Anonymous hackerato sito polizia italiana

Anonymous è tornato alla carica è, questa volta, ad essere bersagliata dal noto gruppo di hacker hacktivisti è la Polizia di Stato.

La rete di hacktivisti ha infatti appena diffuso online diversi annunci nei quali viene comunicata un’importante operazione che è stata appena messa a segno.

Twitter, una grave falla mette a rischio furto gli account

Twitter falla password

Su Twitter è stata scovata, proprio nel corso delle ultime ore, una nuova e gravissima falla di sicurezza che, stando a quelle che sono le ultime info al momento disponibili, potrebbe permettere ad eventuali malintenzionati di rubare uno o più account degli utenti iscritti consentendone la modifica della password.

La falla in questione è stata scoperta dall’utente Daniel Dennis Jones identificato su Twitter con l’username di @blanket che, appunto, lo scorso sabato ha ricevuto una notifica tramite e-mail mediante cui veniva avvisato del fatto che la password impiegata per accedere al social network era stata modificata.

Facebook: 8 mesi di reclusione per l’hacker etico

Il suo avvocato lo ha definito lo Sherlock Holmes del nuovo millennio ed il suo caso è stato classificato come tra i più rilevanti di tutta la storia del social media hacking: si tratta di Glen Mangham, un giovane 26enne appassionato di computer e di internet che, a quanto pare, avrebbe hackerato Facebook per dimostrare l’effettiva vulnerabilità del rinomato social network in blu e che, proprio per tale motivo, è stato ora condannato ad 8 mesi di reclusione.

Glen Mangham ha dichiarato senza problemi di essere riuscito ad infiltrarsi su Facebook lo scorso anno facendo allarmare le autorità americane convinte di avere a che fare con un caso di spionaggio industriale poichè, conseguenzialmente all’aver effettuato l’accesso nell’account di un impiegato del celebre social network in blu che era in vacanza, si è poi impadronito di dati strettamente inerenti la società.

Facebook, ecco come ricompensa gli hacker

Il rapporto tra le grandi aziende e gli hacker è sempre delicato e particolare. Generalmente si pensa, in maniera errata, che la figura dell’hacker corrisponda unicamente al classico pirata informatico che mira ai dati sensibili contenuti ad esempio nei server di un sito internet molto frequentato.

Al contrario l’hacker è spesso un ricercatore, che “sfida” i sistemi di sicurezza delle grandi aziende non solo per diletto personale ma spesso per ricavarci legalmente qualcosa. Legalmente sì, perché non sono poche le aziende che decidono di ricompensare letteralmente gli hacker che sono riusciti a trovare dei buchi nelle loro difese e li hanno prontamente segnalati invece di, per così dire, far danni. 

Reda: un hacker contro Facebook

Facebook torna nuovamente ad essere violato nel suo cuore inespugnabile fatto di codici e database. Ancora una volta, infatti, un attacco hacker ha fatto si che sia stata violata la sicurezza del social network in blue, e questa volta, il tutto è passato attraverso un giovane hacker marocchino di nome Reda Cherqaoui.