Facebook è un’idea del Rinascimento

Probabilmente la cosa potrà suonare strana a molti ma Facebook, icona dei tempi moderni e social network per eccellenza, non sarebbe un’idea così tanto originale poiché un qualcosa di analogo è già esistito, o almeno così pare, nel lontano 1500.

Si, esatto, avete proprio capito bene, un simil Facebook era già stato ideato in pieno Rinascimento quando mezzi come internet erano decisamente ben lontani dall’essere soltanto immaginati.

Nel 1500, infatti, non venne creato, ovviamente, un servizio web ma fu proprio in quel periodo che le reti intellettuali iniziarono a diffondersi nelle Accademie Italiane risultando non molto dissimili, per funzionamento, dagli attuali social network e in particolar modo da Facebook.

Anche le Accademie Italiane, infatti, raccoglievano iscritti che diventavano facilmente identificabili mediante appositi nickname.

Nelle Accademie, poi, ciò che faceva da collante erano, allora come ora, le affinità e riunendosi era possibile discutere, confrontarsi su tematiche di interesse comune e scambiarsi materiali.

Probabilmente, per quanto riguarda la diffusione dei materiali, all’epoca era necessario un maggior quantitativo di tempo rispetto a quanto è invece possibile fare oggi servendosi di internet ma attraverso la creazione di annuari e volumi dove i membri delle accademie raccoglievano le loro lettere e i loro discorsi era comunque possibile scambiarsi le informazioni del momento.

A dimostrare tutto ciò ci ha pensato il recente studio intitolato “The Italian Academies 1525-1700: The first intellectual Networks of early modern Europe” e condotto dalla Royal Holloway University in collaborazione con gli esperti della London e della Reading University.

Lo studio ha permesso di mettere in evidenza il fatto che i meccanismi di socializzazione, nonostante il trascorrere del tempo e, in questo caso specifico, dei secoli, non sarebbero cambiati molto.

A fare la differenza tra presente e passato sono infatti soltanto gli strumenti che gli individui hanno a propria disposizione per entrare in contatto, a loro volta, con ulteriori individui.

Via | La Repubblica