Truffa delle chiamate dal +373, alcune precisazioni indispensabili

Bisogna fare davvero grande attenzione in queste ore alle chiamate dal +373, in quanto a detta della Polizia Postale si tratta a tutti gli effetti di una truffa che potrebbe crearci non pochi problemi, come si potrà percepire anche dall’approfondimento che abbiamo deciso di dedicare alla questione nella giornata di oggi.

SMS truffa Poste Italiane, ecco il messaggio da evitare

Arriva in questi giorni una nuova minaccia per gli utenti, in riferimento all’SMS truffa Poste Italiane. Come spesso avviene, in messaggi simili viene collocato anche un link fraudolento che in realtà vi porterà poi a scaricare un malware. Insomma, rischierete di mettere in grave pericolo la vostra sicurezza evitando di cancellare messaggi come quelli che potrete notare nella foto.

Un bug di Tweetdeck mette a rischio la privacy degli utenti Twitter

Un nuovo bug di TweetDeck, l’app per pubblicare contenuti su Twitter, rimette in ballo la questione della privacy online. Sempre che parlare di privacy abbia ancora senso, vista la facilità con cui diamo le nostre credenziali di accesso di Twitter e Facebook ad applicazioni di terze parti.

Nel caso di TweetDeck ci credevamo più al sicuro, visto che l’app era diventata proprietà della stessa Twitter. Invece da quando è avvenuto il passaggio di gestione, i malfunzionamenti sembrano essersi moltiplicati. L’ultimo bug però ha del clamoroso.

La Legge Butti minaccia l’informazione su internet

Nuovo attacco alla libertà di informazione su internet. Il senatore del PdL Alessio Butti ha presentato infatti un disegno di legge atto a modificare l’attuale normativa sul diritto d’autore con l’intento di bloccare la pubblicazione di qualsiasi contenuto sui giornali stampati e le relative versioni online.

Attualmente, il diritto d’autore è protetto  dalla legge n. 633 del 22 aprile 1941 che esplicita nel dettaglio come: “gli articoli di attualità, di carattere economico, politico o religioso, pubblicati nelle riviste o nei giornali, possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, se la riproduzione o l’utilizzazione non è stata espressamente riservata, purché si indichino la fonte da cui sono tratti”. In parole povere, per i siti online basta inserire il link della fonte.

Ossessionato dalla privacy? Proteggi il tuo gruppo Facebook con le estensioni Chrome

Da oggi è possibile crittografare tutti i post di un gruppo Facebook con una piccola estensione Chrome che garantisce la massima sicurezza nel campo della privacy. Facebook Encrypt è un’estensione che permette di crittografare le discussioni e gli aggiornamenti di stato nei gruppi e le conserva sempre in formato crittografato sul database di Facebook, per essere convertito poi in testo normale. Un trucco da spie che consigliamo a chi non vuole essere spiato da occhi indiscreti.

I gruppi Facebook possono essere privati e chiusi al pubblico, oppure accessibili a tutti. In ogni caso capita di frequente di imbatterci in discussioni dal tono intimo e confidenziale, che magari vorremmo condividere solo con uno o due utenti. In tal caso, Facebook Encrypt si rivela utile allo scopo, perché rende i messaggi accessibili solo agli utenti che conoscono la password key scelta dall’amministratore per criptare i messaggi.

Skype, allarme indirizzi IP

Una grave falla nei sistemi di comunicazione gestiti da Skype può mettere a rischio le informazioni personali degli utenti. Ricercatori dell’Università di New York hanno scoperto, in seguito ad un’analisi su circa 10.000 utenti, che sussiste un problema serio che riguarda in particolare gli indirizzi IP dei consumatori.

Entrando nel dettaglio, pare infatti che gli indirizzi IP di ogni utente sarebbero alla mercé di qualunque malintenzionato abbia voglia di impossessarsene. Il proprio indirizzo IP nelle mani sbagliate potrebbe essere particolarmente pericoloso, ecco perché.

Internet e Social Network, le peggiori password del 2011

Non sentitevi in imbarazzo se su Twitter, Facebook, o Gmail usate una password che è fin troppo facile da indovinare: siete in buona e numerosa compagnia. La maggior parte degli utenti di questi social network utilizza password prevedibili come la propria data di nascita, o addirittura la parola “password” come password, appunto, del proprio account.

A svelare le 25 peggiori password registrate nel corso dell’anno 2011 è il sito Mashable in collaborazione con SplashData. Un elenco di nomi e sigle così comuni da far gioire gli spammer di mezzo mondo. Eppure, se parole come “password” e “qwerty” non ci sorprendono più di tanto, la scelta di password come “monkey” o “dragon” ci risulta incomprensibile. Eppure anche queste ultime fanno parte dell’elenco delle password vulnerabili da evitare assolutamente.

Date un’occhiata alla lista delle password non sicure, e se la vostra si trova nell’elenco, cambiatela immediatamente!

Riconoscere e prevenire lo stalking sui social network

 

Oggi tocchiamo un argomento particolare che potrebbe interessare tutti gli utenti di IoChatto, ed in particolare, coloro che da un certo punto di vista, si sentono “attaccabili” dai social network e da tutto quello che ci gira dietro. La parola stalking, negli ultimi anni è sempre più presente nell’immaginario collettivo comune, ma soprattutto, la vediamo sempre più spesso scritta sui giornali e ne sentiamo parlare quando si parla di social network e telefonia mobile.

Ilse Aigner: stop ai link Facebook

 

La Germania sembra avere dichiarato guerra aperta nei confronti di Facebook. Dopo gli ultimi avvenimenti legati ai blocchi di traffico nei confronti di alcune applicazioni del social network, oltre che la censura del “Mi piace” dai siti web, ecco che Ilse Aigner torna in guerra contro il social network in blue.

Facebook: rendere invisibili le relazioni

 

 

Le impostazioni per la privacy di Facebook sono state a lungo oggetto di diatriba e soprattutto di discussioni tra utenti, società ed anche Enti che più volte hanno attaccato quanto l’utenza mettesse “in piazza” sul social network la propria vita e la propria attività pubblica.
Questa risorsa è diventata però quasi fondamentale nel quotidiano, per chi non ha avuto modo ancora di ottimizzare il proprio tempo e le proprie risorse onde dover evitare la frequentazione degli amici…anche quelli meno vicini. Si scavalcano le distanze e proprio per questo motivo ci sono una serie di cose che molti utenti vanno a porre in essere onde evitare di non far sapere troppe cose della propria vita privata, oltre che delle proprie relazioni.

Il Mi Piace viola la privacy

 

 

Sembra proprio che la Germania non voglia smetterla di prendersela con Facebook e la sua utenza…ma a fin di bene questa volta. Le polemiche relative al rapporto tra il social network di Mark Zuckerberg e la Germania, sono legate alle ultime dichiarazioni del garante della privacy del Lander Schleswig-Holstein, Thilo Weichert.