UE: pericolo per Web e minori

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Cronaca, attualità e politica coinvolgono i social network a tutto tondo. E’ già da tanto tempo, infatti, che si parla dell’irruenza di strumenti informatici legati al mondo del web social e dei casi che muovono interessanti questioni internazionali.

Seppur abbiamo discusso stamattina della fine dell’anonimato sul web, ci sono ancora delle situazioni di pseudo anonimato che invece incutono molto timore nelle Autorità, principalmente per alcune categorie a rischio che vanno invece tutelate.

Sembra che in questo primo semestre del 2011, infatti, siano state troppe le problematiche legate al mondo delle categorie a rischio in rapporto con i social network e le chat.
Parliamo spesso di anziani, donne e minori che sono vittime di violenze, di stalking e purtroppo anche di pedofilia.

La Commissione Europea, in base ad uno studio che a messo sotto controllo 14 siti riscontrati tra Facebook, MySpace, Bebo, Netlog, ha dichiarato come la maggioranza dei social network sul web, non sono in grado di proteggere i minori nella giusta misura. Attualmente solo due sono i social network che prevedono che i giovani ragazzi ed i minori in generale non possano visualizzare determinati profili, accessibili solo agli adulti e parliamo di Bebo e di MySpace. Inoltre, la lista approvata ha previsto come è importante porre l’accento sui siti che permettano di contattare i minori solo dopo avere accettato la propria amicizia, previa accettazione anche da parte dei genitori attraverso una sorta di parental control.

La relazione della Commissione dell’Unione Europea, ha quindi posto attenzione su questa situazione, raccontando a breve di una nuova riforma nelle norme che in primis andrebbe a colpire il social network di Mark Zuckerberg, Facebook. In pratica, si tratterebbe di introdurre dei parametri automatici, tal da far si che i profili dei minorenni siano accessibili sono ad un determinato numero di persone appartenenti a particolari criteri di iscrizione e comunque controllati.

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