Facebook: Graph Search, restrizioni per i minorenni

Facebook Graph Search minorenni

Il Graph Srach di Facebook, la nuova funzionalità di ricerca per i contenuti indicizzati sul social network in blu che ben presto verrà resa disponibile agli utenti permettendogli di repere le informazioni di interesse inerenti la propria rete di amici, avrà funzionalità limitate per i minorenni.

Durante gli ultimi giorni, infatti, Facebook ha specificato il fatto che saranno applicate tutta una serie di restrizioni sugli utenti dai 13 ai 17 anni in vista dell’arrivo della nuova feature.

UE: pericolo per Web e minori

Cronaca, attualità e politica coinvolgono i social network a tutto tondo. E’ già da tanto tempo, infatti, che si parla dell’irruenza di strumenti informatici legati al mondo del web social e dei casi che muovono interessanti questioni internazionali.

Seppur abbiamo discusso stamattina della fine dell’anonimato sul web, ci sono ancora delle situazioni di pseudo anonimato che invece incutono molto timore nelle Autorità, principalmente per alcune categorie a rischio che vanno invece tutelate.

Facebook e tutela dei minori

Oggi tocchiamo un argomento scottante, che riguarda la sicurezza sul web di quelli più deboli. Stiamo parlando dei minori, che con la nascita dei social network sono posti a rischi sempre maggiori rispetto a tutti gli utenti iscritti. La polemica si sta scatenando soprattutto nell’ultimo periodo, momento in cui nel mondo sono più che raddoppiati i casi di sparizioni e sevizie purtroppo sui minori.

Per questo motivo, Mozelle Thompson, Chief privacy advertiser di Facebook ha dichiarato pubblicamente che: “Ogni giorno Facebook banna circa 20mila profili falsi di utenti che mentono sulla loro età per accedere con un profilo proprio al social network”.

Su Facebook arriva il Panic Button

 

Dopo tante richieste, il social network in blue, nell’Aprile del 2010, aveva comunicato attraverso il proprio Safety Center, la possibilità di venire incontro a tutte le accuse fatte dalle associazioni per migliorare le sue performance in sicurezza, soprattutto per fronteggiare il cosiddetto cyber bullismo e per tutelare i minori. Ad attaccare il colosso, come già dicemmo tempo fa sono state principalmente le organizzazioni del calibro di Child Exploitation e Online Protection Centre (Ceop).
Ad oggi, tutto questo sembrerebbe essere stato risolto, grazie all’introduzione del Panic Button per la segnalazione di situzioni di abuso.