Twitter, il porno impazza su Vine

Pochi giorni fa ha fatto la sua comparsa su App Store Vine, l’applicazione che ha sancito l’ingresso di Twitter nel mondo dei servizi di video sharing e che stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili ha subito riscosso gran successo tra l’utenza.

Vine, ricapitolando, consente, sulla falsariga delle immagini GIF, di registrare mini filmati della durata di 6 secondi e, successivamente, di condividerli con i propri amici su Twitter ed anche su Facebook.

Nonostante la calorosa accoglienza, così come per certi versi era anche facile immaginare data la sua natura, la pornografia è però diventata facilmente ed immediatamente accessibile grazie, appunto, a Vine.

La nuova app, infatti, non sembra essere in grado di controllare la pubblicazione di video a contenuto pornografico a causa dell’assenza di filtri ad hoc per cui è sufficiente inserire delle semplici parole chiave, ed è facile immaginare quali, per accedere immediatamente a contenuti che, invece, non dovrebbero essere reperibili con tanta semplicità.

Considerando che l’app ha fatto il suo esordio sul marketplace degli iDevice Apple l’azienda della mela morsicata è stata tentata di far sparire l’app dall’elenco di quelle disponibili, così come già accaduto in altre occasioni.

Apple, infatti, non ammette questo genere di contenuti sul suo store e considera prioritarie le API di Twitter e le sue responsabilità nel gestire velocemente le segnalazioni.

Per il momento Apple ha smesso di pubblicizzare Vine che, infatti, era una delle app promosse da Cupertino questa settimana, ragion per cui collegandosi ad App Store non verrà più visualizzato alcun banner che riporta alla risorsa incriminata.

Frattanto, comunque, anche dal fronte Twitter giungono informazioni a riguardo.

Così come dichiarato da un portavoce del social network cinguettante i video con contenuti inappropriati individuati su Vine possono essere segnalati in modo tale da poter procedere alla loro rimozione qualora violino le linee guida del servizio.

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Via | ThechCrunch