Apple ha vietato Vine ai minori

Vine porno

Vine, la startup acquisita da Twitter e divenuta poi un’app grazie alla quale registrare microvideo della durata di 6 secondi da condividere con i propri followers ed anche con gli amici su Facebook, non ha avuto esattamente l’esordio che il team del cinguettante social network si aspettava.

Infatti, a pochi giorni dal suo lancio su App Store l’app è stata subito declassata da Apple a causa del sempre maggior quantitativo di video classificati come porno che gli utenti hanno iniziato a postare.

Twitter, il porno impazza su Vine

Vine Twitter porno

Pochi giorni fa ha fatto la sua comparsa su App Store Vine, l’applicazione che ha sancito l’ingresso di Twitter nel mondo dei servizi di video sharing e che stando a quelle che sono le ultime informazioni al momento disponibili ha subito riscosso gran successo tra l’utenza.

Vine, ricapitolando, consente, sulla falsariga delle immagini GIF, di registrare mini filmati della durata di 6 secondi e, successivamente, di condividerli con i propri amici su Twitter ed anche su Facebook.

Gallery Rihanna: ancora foto hot su Instagram

Rihanna non rinuncia agli scatti osè, sempre più numerosi su Instagram. Proprio questo social network dedicato alla fotografia sembra aver preso il posto di Twitter nel cuore della popstar. Ma non è certo una sorpresa. Rihanna alle parole preferisce i fatti, e le sue foto provocanti lasciano tutti senza fiato.

Perfino il magazine Complex in un’intervista ha cercato di scoprire il segreto di tanta audacia, ma alla fine la rivista ha lasciato che parlassero le immagini, e le ha dedicato ben sette copertine. E la cantante ha subito caricato in rete queste foto per la felicità dei suoi fan.

Naturalmente ogni copertina è molto sexy, e il profilo Instagram di Rihanna somiglia ogni giorno di più a un social porno.

Nasce PinSex, il Pinterest del sesso

PinSex.com è la nuova piattaforma creata per condividere foto e video hard tra appassionati del genere. Insomma un Pinterest del sesso, che ricorda il più famoso social network per il design e le funzionalità di base. Infatti anche PinSex si basa su un sistema drag and drop, che permette agli utenti di creare la propria collezione di foto e video a luci rosse in modo semplice, con un bookmarklet e trascinando e rilasciando gli elementi da condividere sulla board.

Mai più porno su Tumblr?

La piattaforma blog di Tumblr è molto amata anche perché lascia agli utenti la possibilità di postare e rebloggare una grande varietà di contenuti, senza porre troppe limitazioni alla libertà di espressione degli utenti. Infatti Tumblr ha da poco adottato una politica che limita i blog a contenuto autolesionistico (per esempio i blog proana, cioè pro anoressia), ma non ha mai censurato i blog a carattere pornografico, che portano una bella fetta di traffico a Tumblr. Molto presto però, le cose potrebbero cambiare.

Perfect 10, azienda a luci rosse che cura la webzine hard omonima ha denunciato Tumblr per violazione del copyright. Gli utenti in fatti non si limiterebbero a postare contenuti autoprodotti, cioè le loro foto, ma materiali (foto) che provengono da Perfect 10.

Facebook dichiara guerra ai porno stalker che rubano le foto degli utenti

In questi giorni è trapelata la notizia che Facebook vuole far chiudere il sito IsAnyoneUp.com, perché colpevole di porno stalking ai danni degli iscritti al network. Infatti il sito è costituito proprio dalle foto osé pubblicate dagli utenti Facebook sul profilo. Scatti sexy con la webcam e con il telefonino, foto per pochi intimi prelevate e ripubblicate all’insaputa dell’utente.

IsAnyoneUp sta avendo un grande successo in internet per i suoi contenuti di porno amatoriale, ma il fatto che i soggetti delle foto non siano a conoscenza di essere finiti su questo sito sta suscitando un grosso scalpore. Ma non è tutto: alcune delle ragazze finite su IsAnyoneUp non hanno mai postato scatti sexy sul social network, ma si sono ritrovate comunque sul sito mezze nude perché gli ex fidanzati hanno mandato le foto al sito porno con tanto di link al profilo Facebook.

Così IsAnyoneUp è finito nel mirino di Mark Zuckerberg e soci, in quanto il sito sarebbe responsabile di porno stalking su Facebook.

Red Light Center, un mondo virtuale a luci rosse

red light center

Noi di IoChatto vi avevamo avvisato: le ultime tendenze dei social network sembrano essere sempre di più a luci rosse. Dopo il social porno di Zocku, ecco venir fuori un vero e proprio mondo virtuale per fare sesso in 3D. Si tratta di Red Light Center, una specie di Second Life erotico sviluppato dalla società di siti per adulti Utherverse.

Red Light Center è un mondo virtuale ambientato nel famoso Red Light District di Amsterdam dove si può giocare, fare nuove amicizie, farsi due risate, oppure passare a qualcosa di più sostanzioso come il sesso virtuale o cybersex. L’installazione e il funzionamento del software è simile a quello di Second Life, ma la registrazione è vietata a chi ha meno di 18 anni.

Gli utenti si dividono in “basic” (cioè free) e “Vip” (a pagamento). Gli utenti basic possono usufruire della chat 3D, visitare diversi ambienti e incontrare persone nuove. Gli utenti Vip invece, hanno la possibilità di acquistare capi d’abbigliamento più alla moda per il loro avatar, dispongono di una chat privata e hanno accesso a stanze più esclusive, come la sala interna del Night Candy, la discoteca dove è possibile dimenarsi con la lap dance e fare sesso virtuale.

Un mese da Vip costa 15 euro, e nel video che trovate subito dopo il “salto”, c’è un assaggio di ballo al Night Candy.  Unica pecca di questo e di tutti i mondi virtuali  per adulti, è che si può guardare, ma non toccare.

Social porno: ecco i social network del sesso

zocku

Mentre YouTube e Facebook prendono provvedimenti sempre più efficaci contro la pornografia in Rete, altri network sembrano privilegiare il diritto alla libertà individuale e alla libertà di espressione, anche quando questa tocca argomenti controversi come il sesso. In principio era Ning, una piattaforma creata allo scopo di consentire a chiunque di crearsi il proprio social network, dove fino all’anno scorso, il porno sembrava diffuso e generalmente ben tollerato dai responsabili del network.

Infatti una ricerca aveva rilevato come il traffico di Ning era sostanzialmente dovuto ai contenuti per adulti presenti sulla piattaforma. Ma da Gennaio anche Ning ha preso provvedimenti contro i contenuti a luci rosse, e così sono spuntati i primi social network esclusivamente dedicati all’erotismo, dove è possibile trattare ogni argomento legato al sesso.