Impariamo Twitter in azienda

Fondamentale per un’azienda che vuole introdurre al proprio interno la figura del Social Media Manager, è sicuramente quella di avere un personaggio preparato e soprattutto che conosca, almeno per i caratteri principali, tutte le funzionalità dei social network. Il prodotto che prendiamo oggi in esame è Twitter, e per farlo, ci appoggiamo ai recenti studi di Dan Zerrella, un americano tra i maggiori esperti di social media.

Tra le sue recenti analisi, si trova l’interessante capitolo di sviluppo legato ai CTR dei Tweet sul social network dell’uccellino, portata a termine dopo un analisi di ben 200.000 Tweet che contenevano al proprio interno dei link. Il CTR altro non è che il Click-Through Rate, ovvero la percentuale di click ottenuti sul recall. La materia sta diventando sempre più precisa, anche perché si è affiancato di recente a questo indice, un altro indice, il CTOR, che misura il reale interesse verso quel link, ovvero il tempo di lettura dello stesso ed il tempo di pausa sul sito dell’ospite.

Dan Zerrella però non si ferma qui, ma continua ad esaminare i fattori di aumento o diminuzione della popolarità di un post in maniera molto intuitiva. Con l’hashtag (#) ad esempio non è che cambi tantissimo, questo anche perché risulta non essere determinante. Quello che invece funziona tanto sembra essere il “daily is out”, ovvero la funzionalità che permette a Twitter di autocreare il link per il giornale paper.li. Ulteriore fattore analizzato è quello che distingue il “Please” gentilezza nel seguire un post e “Check”, disponibilità a seguire un post e di conseguenza aumenta notevolmente il CTR. Ultime tre analizzate che non piacciono agli utenti e quindi Dan, invita fortemente a non usarle, sono sicuramente “@Addthis”, “marketing” e “@Getglue”, che risultano essere tra quelle che notevolmente fanno scendere il CTR di visite del proprio profilo e soprattutto del re tweet, fondamentale per gli utenti del social con l’uccellino.