Facebook usato per adescare 13enni

Nuovo episodio di cronaca che vede Facebook come protagonista. Il social network, sempre più utilizzato, ancora una volta purtroppo va a finire sulle pagine della cronaca e questa volta per un caso che tratta di pedofilia.
Dopo essersi finto una donna, un uomo di 33 anni, già noto alle Forze dell’Ordine per motivazioni e precedenti simili, ha adescato un 13enne su Facebook. Subito dopo avere ottenuto quindi con l’inganno alcune fotografie personali che ritraevano il ragazzino nudo, ha cominciato a ricattarlo in maniera costante per tentare di convincerlo a consumare degli atti sessuali.

Dopo qualche incontro avvenuto, la vittima presa da un filo di coraggio ha denunciato tutta la vicenda, permettendo così agli agenti della Polizia di identificare il malvivente.

L’uomo, intanto, subito dopo gli incontri, aveva rivelato la sua reale identità, sentendosi tranquillo tenendo il ragazzino in pugno, con la minaccia di inviare le fotografie sia ai genitori che a tutti gli amici. Gli incontri che si sono stati sono 4. La storia avvenuta a Cuneo, ha portato all’arresto dell’uomo, celibe, che aveva già precedenti per detenzione di materiale pedopornografico.

Il contatto a mezzo Facebook era già avvenuto dal mese di Dicembre 2010, e con il tempo, grazie all’utilizzo della chat e di messaggi privati, oltre che con una serie di fotografie scaricate dalla rete di una ragazza, si era accattivato l’amicizia del giovanissimo ragazzo, che in maniera ingenua si è mostrato nudo.

Queste foto, utilizzate come arma hanno portato alla chiusura del cerchio, fatta con gli incontri tra i due, che non sono comunque mai arrivati ad avere un rapporto completo vero e proprio. A scoprire il tutto, i genitori che hanno letto degli SMS sullo smartphone del ragazzo e subito dopo sono andati a controllarlo sul social network. Ovviamente, Facebook ha sempre la necessità di essere controllato quando abbiamo a che fare con i minori…