Facebook: 100.000 iscritti a Berlusconi, rispondi!

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E’ passata qualche settimana da quando questo gruppo è nato e ora conta di ben 100.000 iscritti. Tutti quanti per gridare unanime: Berlusconi, rispondi! Le 10 domande di La Repubblica non hanno ancora trovato risposta in questo clima di tensione che, il Presidente del Consiglio, spera finisca nel dimenticatoio degli italiani. Eppure non è così, molti non riescono ancora a capire perchè Noemi lo chiami Papi, cosa ci facesse a quella festa di compleanno e tutti i vari misteri ed intrighi che si avvolgono in un nodo difficile da sciogliere e comprendere. Fatto stà che sul gruppo Facebook sono stati creati oltre 433 argomenti di discussione e i commenti sono più di 10.000. Non basta per destare l’attenzione di Berlusconi?

Oltre hai soliti post e testi sono anche stati aggiunti gli articoli di giornale provenienti da giornali stranieri, come quello quello del Times: Public Duty and Private Vendetta. Particolare ed interessante per l’esposizione ed incisione. Eccolo qui riproposto:

Silvio Berlusconi, il primo ministro italiano, si lamenta di essere vittima di una diffamazione. Egli ha attaccato la Repubblica dopo che il giornale lo ha sfidato a spiegare la sua relazione con un’aspirante modella di 18 anni, Noemi Letizia, che si rivolge a lui chiamandolo ‘Papi’. Secondo il signor Berlusconi, questo è un complotto della sinistra per minare la sua autorità. La lamentela del signor Berlusconi è sfrontatamente insensata. Egli ha invitato a deriderlo promuovendo come candidati per le elezioni europee delle giovani donne il cui glamour personale supera la conoscenza politica. Questa ultima impresa ha spinto sua moglie, che soffre da lungo tempo, a chiedere il divorzio.

Le domande poste da la Repubblica – sul coinvolgimento del signor Berlusconi nella selezione delle candidate, e sul fatto se egli abbia promesso di aiutare la signorina Letizia a perseguire una carriera in politica o nello spettacolo – non sono intrusioni nella vita privata. Esse si collegano al ruolo pubblico del signor Berlusconi come uomo politico e come magnate dei media. I contorti affari politici del signor Berlusconi sono ulteriormente confusi dal suo dominio dei media. Egli controlla tre canali televisivi nazionali.

La sua campagna contro la Repubblica sembra un sinistro tentativo di intimidire il dissenso per proteggere una reputazione privata. E’ particolarmente di cattivo gusto che egli abbia usato la propria posizione nei media per criticare la propria moglie, insinuando che ella è mentalmente instabile. Queste sono le azioni di un uomo ricco e potente che tratta la politica e i media come feudi. Il signor Berlusconi ha apparentemente scarsa comprensione delle divisioni tra interesse privato e dovere pubblico. Il giornale che lo critica sta facendo un’opera di pubblico servizio per una popolazione malamente governata.

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