Facebook: secondo il Canada non rispetta la privacy

Secondo il Governo canadese, Facebook presenta una falla nella privacy, ovvero il fatto di non permettere ai propri utenti di cancellare completamente e definitivamente qualsiasi tipo di dato immesso, dai server del social network. Secondo una relazione scritta, Facebook fornisce informazioni poco chiare riguardo l’amministrazione del proprio account: mostra come disattivare il proprio profilo ma non come eliminarlo definitivamente. Eppure, se le nostre memorie non ci ingannano, la società di Zuckerberg aveva promesso, agli inizi di luglio, che tutto sarebbe diventato più chiaro e semplice. Promessa non mantenuta? Semplicemente Facebook, seppur grande che sia, vuole tenersi stretto ogni singolo utente che si iscrive.

Facebook: 100.000 iscritti a Berlusconi, rispondi!

E’ passata qualche settimana da quando questo gruppo è nato e ora conta di ben 100.000 iscritti. Tutti quanti per gridare unanime: Berlusconi, rispondi! Le 10 domande di La Repubblica non hanno ancora trovato risposta in questo clima di tensione che, il Presidente del Consiglio, spera finisca nel dimenticatoio degli italiani. Eppure non è così, molti non riescono ancora a capire perchè Noemi lo chiami Papi, cosa ci facesse a quella festa di compleanno e tutti i vari misteri ed intrighi che si avvolgono in un nodo difficile da sciogliere e comprendere. Fatto stà che sul gruppo Facebook sono stati creati oltre 433 argomenti di discussione e i commenti sono più di 10.000. Non basta per destare l’attenzione di Berlusconi?

Facebook: 15.000 firme contro Rapelay

Rapeley. Mobilitiamoci contro Rapelay: Il gioco dello stupratore. Così si chiama uno dei nuovi gruppi su Facebook che è nato con lo scopo di raccogliere firme per censire, dalle pagine web italiane, un nuovo gioco giapponese che si chiama Rapelay, gioco che ha come obiettivo quello di violentare e molestare ripetutamente una ragazza minorenne. In Giappone questo gioco ha fatto scalpore e dato il largo consenso ottenuto ha cercato di espandere il proprio mercato anche in Occidente. Qui purtroppo non è stato ben visto dalle persone e dagli stessi governi che, in poco tempo, hanno eliminato tutte le tracce del gioco sulle pagine nazionali, comprensivi di download e link a siti esterni. I primi a farlo sono stati Stati Uniti e Gran Bretagna. L’italia non ha ancora mosso una chiara ed espressa decisione in riguardo. Ecco il perchè di Mobilitiamoci contro rapelay.

Gran Bretagna e monitoraggio dei social network

Secondo il canale informativo nazionale della BBC, il Governo della Gran Bretagna sta vagliando il lancio di una proposta che darebbe il potere ai membri dello stesso di monitorare tutti i social network sul territorio, oltre che alle e-mail, alle chiamate telefoniche ed alla navigazione Internet fatta dai cittadini inglesi.
Agli attacchi della cittadinanza, il Ministero degli Interni britannico, si è difeso affermando che la raccolta di queste informazioni, recuperate solo ed esclusivamente per combattere la criminalità ed il terrorismo, sarà isolata solo all’elenco dei contatti e non alle conversazioni personali dei singoli utenti, riuscendo così a non cadere nell’illegalità invadendo la privacy degli individui.