Facebook e tv: nuovi risvolti in Italia

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In meno di due giorni la mobilitazione per chiedere all’Ordine dei Giornalisti un provvedimento serio contro il Tg1 dopo che per ben due volte è stata diffusa la notizia falsa dell’assoluzione dell’avvocato Mills, è arrivata a quota sessantamila membri, molti più dei fan della pagina del Tg1 su Facebook.

Il gruppo La dignità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini, ispirato agli insegnamenti di Enzo Biagi, sta avanzando al ritmo di un nuovo iscritto al secondo, ma soprattutto un nuovo commento: segno che ai cittadini non basta più cliccare su “mi piace” o “iscriviti a questo gruppo” o “diventa fan”, ma ha bisogno di sentirsi parte della mobilitazione e del cambiamento che vuole vedere avvenire in Italia.

Facebook: 100.000 iscritti a Berlusconi, rispondi!

E’ passata qualche settimana da quando questo gruppo è nato e ora conta di ben 100.000 iscritti. Tutti quanti per gridare unanime: Berlusconi, rispondi! Le 10 domande di La Repubblica non hanno ancora trovato risposta in questo clima di tensione che, il Presidente del Consiglio, spera finisca nel dimenticatoio degli italiani. Eppure non è così, molti non riescono ancora a capire perchè Noemi lo chiami Papi, cosa ci facesse a quella festa di compleanno e tutti i vari misteri ed intrighi che si avvolgono in un nodo difficile da sciogliere e comprendere. Fatto stà che sul gruppo Facebook sono stati creati oltre 433 argomenti di discussione e i commenti sono più di 10.000. Non basta per destare l’attenzione di Berlusconi?

Facebook: nuovo gruppo per la dignità delle donne

Stanche dell’immagine femminile proiettata nel teleschermo della società, immagine sempre logorata dai media che rendono la donna un “oggetto” di telemarketing, d’attrazione e di sfruttamento, molte tra le più illustri donne italiane come Maria Luisa, Silvia Costa, Elena Doni (ed altre), hanno dato vita all’appello “Una Repubblica che rispetti le donne”. Un modo di dire basta a questa situazione e ridare una dignità al mondo femminile che anche in questi giorni, con l’esempio della vita privata del Presidente del Consiglio, è stato deteriorato. Anche Facebook è stato mobilitato con la creazione di un nuovo gruppo: “Aderisci all’appello “Per una Repubblica che rispetti le donne”.

Facebook: Berlusconi rispondi! Sono già 20.000 gli iscritti al gruppo

Il caso Berlusconi e Noemi Letizia fa ancora scalpore e, a differenza di come molti credono, non tutti hanno dimenticato questo strano fatto di cui tutt’ora non si ha una chiara e definitiva versione. L’incontro a Porta a Porta non è servito a calmare lo spirito degli italiani: tante dichiarazioni, tanti sillogismi incompiuti e domande alle quali non si è trovata risposta. Proprio per questo, la Repubblica ha raggruppato i quesiti più scottanti ed intelligenti e li ha direttamente rivolti al Premier con una chiara volontà di ottenere risposta. Risposta tanto attesa e che tutt’ora non è giunta. Data la situazione, un utente su Facebook a creato un gruppo chiamandolo: Berlusconi rispondi!. In meno di poco tempo 20.000 gli iscritti e tutt’ora il numero è in fase di crescita. La gente vuole una chiara e sintetica sentenza, non vaneggiare di parole.

La politica spopola anche nei social network

La politica è un fenomeno sempre stato al centro dell’attenzione, soprattutto da quando i mass media hanno permesso alla stessa di entrare. E se fino ad oggi si trattava di fenomeni divulgati sui giornali, per radio, in televisione, dall’avvento di Internet, anche su questa nuova piattaforma si è cominciato a vedere il fenomeno espandersi. A partire in effetti dai blog personali dei politici fino ad arrivare ai siti che permettono l’iscrizione al partito on-line. D’altronde come ogni fenomeno che si rispetti, questo cerca di entrare prepotentemente nella quotidianità della popolazione ed è arrivata ormai a pieno regime anche su Facebook. Questo fenomeno di entrata prepotente nel social network più famoso al mondo, era ormai inevitabile. Allo stesso tempo però, possiamo esaminare una varietà di sfaccettature che il fenomeno acquisisce in varie parti del mondo, a partire dagli Stati Uniti fino ad arrivare in Italia.
L’italiano medio ha all’incirca nei suoi contatti, oltre 200 connazionali e per motivi di lavoro, oppure di amicizie condivise si trova ad avere nella propria lista amici una ventina di stranieri.