Twitter mette in imbarazzo Berlusconi al vertice UE

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La Twittersfera è stata protagonista di un incredibile episodio durante il vertice UE della scorsa settimana. All’interno della sede di Bruxelles era stato installato un Tweet-wall, cioè un maxi schermo gigante che mostrava in tempo reale tutti i tweets contenenti l’hashtag #EUCO. Ma il tentativo di collegare social networks ed eventi ufficiali è stato, in un certo senso, sabotato dagli utenti. Nel corso del primo giorno del summit, una marea di critiche rivolte al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha messo in imbarazzo i presenti e gli stessi organizzatori del Tweet-wall, lasciato volutamente senza filtri o moderatori.

Alcuni tweet chiamavano Berlusconi “un mafioso“, altri rimarcavano il fatto che il cavaliere era solito pagare “per il sesso e per i voti“.

Un altro utente di Twitter ha postato ancora stralci di un discorso in cui Silvio Berlusconi citava apertamente Benito Mussolini.

Mussolini never killed anyone. Mussolini used to send people on holiday in internal exile (cit.)

La situazione è poi degenerata a tal punto che gli organizzatori hanno deciso di spegnere il maxi schermo al plasma dopo solo due ore.

Questi sono i fatti, ma qual è la morale? L’esperimento social che si è tenuto a Bruxelles ci mostra un insolito utilizzo di Twitter come mezzo per attivare una campagna di protesta. Protesta che ha portato ad un effetto reale (la chiusura del Tweet-wall), facendo uscire allo scoperto tutto il potere del microblogging, non per chiacchierare, bensì per alzare la voce.

Via | BBC News

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