“Conosci i miei?”: Facebook e il Pd

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Strategia di marketing rovinosa quella intrapresa dal Partito Democratico. Se l’obiettivo era quello di aumentare le adesioni e le iscrizioni al partito attraverso l’utilizzo del social network più amato del momento, Facebook, purtroppo non si sono usati gli strumenti e la comunicazione giusta. Per giorni, all’inizio del mese, sono state tappezzate le strade della Capitale, Roma, con manifesti dal titolo “Conosci i miei?”. Questo invito rimandava ad una specifica pagina Facebook con un tipico metodo di viral marketing.

 

Dopo si è scoperto che, in realtà, i manifesti pubblicitari erano stati opera del Partito Democratico che per il tesseramento 2012 ha cercato di aumentare i consensi attraverso questo strumento. Le frasi utilizzate nei diversi manifesti erano disparate e utilizzavano diversi nomi cercando di incuriosire i passanti. E allora molti cittadini italiani avranno letto le frasi:   “Conosci Serena/Faruk/Eva/Luciano/Fabrizio? Cercala/o su Facebook” oppure  “Eva, Faruk, Luciano e Serena. Hanno passioni diverse, ma una cosa in comune? Cosa?”. La cosa più deludente è che, quando ancora non si sapeva chi ci fosse realmente dietro questa iniziativa, è stata una stessa componente del Pd a criticarla. Si tratta di Cristiana Alicata, dirigente nella Regione Lazio, che il 9 gennaio ha dichiarato sulla Pagina Facebook che veniva indicata:

 

Sarebbe opportuno sapere perché state imbrattando tutta la città. Grazie.

 

E durante un’intervista a Sky dichiara che lei giudica quei cartelloni senza committente come abusivi. Due sono le motivazioni che porta avanti: sono attaccati in spazi non consoni e sono privi del timbro comunale. Insomma, una vera e propria debacle da parte del Pd.  La campagna non ha funzionato, è passata indifferente a molti e ad altri ha infastidito molto. Le accuse principali sono state quelle di aver tappezzato la città senza motivo usandola come una bacheca dove ognuno può attaccare quello che gli pare. I responsabili del partito come si sono giustificati? Hanno sostenuto che pensavano solo di suscitare curiosità con dei manifesti anonimi.

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