Confessa le sue paure su Facebook e viene uccisa da stalker

Il web è senz’altro una fonte inestimabile di informazioni d’ogni genere e, giorno dopo giorno, mette sempre più utenti in condizione di poter accedere a tutto quanto occorre nel giro di qualche click ma, purtroppo, parallelamente ai benefici che ne derivano vi è però da considerare anche tutte le brutture legate ad esso e ai social network e, in questo caso specifico, a Facebook.

Sul social network in blu, infatti, si torna a parlare di stalking, una parola oramai troppo diffusa tra le risorse di social networking, e, questa volta, la protagnoista è Emily Longley, una giovane ragazza aspirante modella uccisa, appunto, da uno (o forse più) stalker dopo aver condiviso le sue paure su Facebook.

Emily Longley, diciassettenne originaria della Nuova Zelanda, trasferitasi soltanto di recente in Inghilterra e studente del Brockenhurst College di Hampshire, da qualche tempo a questa parte aveva iniziato a ricevere strane e minacciose telefonate anonime e la giovane, forse nel tentativo di cercare conforto, aveva reso note le proprie paure agli amici di Facebook scrivendo e pubblicando appositi post sulla sua bacheca.

Considerando però il numero sempre più frequente di telefonate e l’incessante incrementarsi dello stato d’angoscia la giovane ragazza aveva raccontato di essere vittima di stalking ai suoi genitori continuando, frattanto, a condividere i propri sentimenti anche su Facebook.

La vicenda, purtroppo, ha però avuto un tragico epilogo quando, dopo alcuni giorni, la ragazza è stata ritrovata senza vita nel bungalow del suo ex fidanzato.

La morte di Emily Longley, coì come commentato anche dal padre e dalla madre, appare, ad oggi, un vero e proprio mistero.

Al momento sono stati arrestati due giovani ragazzi ai quali, secondo una scarna raccolta di indizi, sarebbe da imputare l’accaduto ma, in ogni caso, le indagini non sono interrotte e l’assassino sembra non essere stato ancora individuato.

Via | Guardian.co.uk