Le campagne sociali sul web (parte 1)

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Anche le campagne sociali hanno il loro interesse e la loro rilevanza nel mondo del business web. Non è raro infatti che buona parte delle più grandi organizzazioni economiche mondiali, posseggano di canto ad una realtà commerciale autonoma di settore, anche una seconda attività di beneficenza legata ad una fondazione. Sarebbe assurdo elencare tutte queste realtà, ma tra le più note ricordiamo Microsoft, Vodafone, o l’italiana Mediaset del gruppo Fininvest.

 

Per queste motivazioni, il web può venire incontro sotto una serie di aspetti e soprattutto può essere d’aiuto verso un obiettivo singolare: mobilitare migliaia di persone da casa propria e far si che insieme, condividendo un ideale valido, scendano per strada e vadano tutte insieme in un luogo prederinito.

 

Con gli strumenti del web, è possibile quindi raggiungere questo altissimo livello mediatico di comunicazione e far si che la comunicazione vada in senso immersivo nelle coscienze passando per i social network e gli altri social media. Questo sta cambiando anche il modo di vedere lo sviluppo delle comunità povere, che sempre più sono presenti nel mondo di Internet come protagonisti.

 

A parlare di questo fenomeno e a darci qualche idea è Silvia Pochettino, direttore di VpS, una testata della FOCSIV che di recente ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione formativa ed informativa che prende il nome di “Ong 2.0 Cambiare il mondo con il web”.
Attraverso questa campagna, viene spiegato come bisogna migrare il nostro pensiero verso una espressione 2.0 anche dell’attivismo sociale, proprio come è cambiata e migrata la vista del web passando ai social network. Delle statistiche possono essere interessanti per capire il perché della Pochettino ad usare i social network. Nella sola Italia, il 75% della popolazione usa i social network e ben l’87% è dedicata sugli stessi al lavoro, ma non ha mai pensato di sfruttarli in altri modi, che potrebbero fare il bene comune.

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