Nokia all’attacco dei Social Network

Lifestreaming ma soprattutto social networking. Sono le parole d’ordine su cui il colosso finlandese Nokia ha puntato per le nuove linee del 2009. E’ questa la conferma che cellulari, palmari e smartphone sono le periferiche ideali per raccontare la propria vita. Nokia ha presentato quindi per la propria serie N (i modelli supportati sono N71, N78, N79, N82, N85, N95 8GB, N96, N97) il nuovo software viNe si propone come un software sociale di geolocalizzazione di esperienze condivisibili grazie ad un nuovo sito positamente dedicato da Nokia.
L’interfaccia di viNe nasce come quella di Nokia Maps, dove viene mostrata la propria posizione una volta registrati. Per ogni “conoscenza, verrà mostrato sulla mappa il percorso effettuato e scattare foto, video e audio. Tutte queste geolocalizzazioni saranno visualizzate come il percorso fatto per raccontare la propria esperienza di vita.

Le truffe online passano per i social network

Parcelling“, derivato dall’inglese “parcel” (letteralmente pacco), è la nuova truffa ai danni degli utenti del Web.

Il colonnello della GdF Umberto Rapetto

Il parcelling deriva dall’unione della causa del volontariato (fasulla) e della possibilità di reperire dati offerta dai Social Network. La potenza di questa miscela ha portato il colonnello Umberto Rapetto, responsabile del Gat, il Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza ad impiantare una lotta contro le Onlus criminali on-line.
La dinamica è basata sul recrutare il maggior numero di utenti dei social network e portarli con banner ed inviti a collaborare a (fittizie) Onlus per le popolazioni bisognose. Chi di solito aderisce, si vede recapitare una serie di richieste d’aiuto sostanzialmente economico, che porta a dare i propri dati della carta di credito per una piccola donazione, che si trasforma invece in una mega truffa per acquistare oggetti costosi tipo gioielli, televisori al plasma ed oggetti tecnologici. La merce viene spedita con il recapito del volontario in pacchi anonimi. Al ricevimento della merce, i truffatori, vanno a destinazione con un camion, e caricano la merce spacciata per gli aiuti umanitari.

Tamar Weinberg: la mia guida alla Netiquette 2.0

Tamar Weinberg

Suggerire la netiquette (modi di comportarsi on-line correttamente) nell’epoca del Web 2.0 sembra qualcosa di impossibile visti i milioni di utenti esperti e meno esperti che sono on-line, ma c’è una appassionata del Web 2.0, Tamar Weinberg, che non si è spaventata di promuovere questa guida dall’alto della sua  esperienza vissuta in Real Simple Magazine, Search Engine Roundtable, Lateral Action, Mashable e Lifehacker.
Le regole d’oro proposte dalla blogger, vogliono spingere (secondo la prefazione) ad imparare come gestire le relazioni sociali on-line. La guida si articola in 6 capitoli oltre prefazione e conclusioni e nello specifico si basa su Facebook, Twitter, LinkedIn, FriendFeed, YouTube e StubleUpon.
Il rapporto così amichevole che Tamar utilizza nella guida, rende piacevole la lettura e veramente utile per imparare qualcosa. Le domande che l’autrice pone dall’inizio sono basate intorno ad una prima domanda chiave: “Fareste ciò nella vita di tutti i giorni?”.
Seguono i quesiti:
Comportarvi con qualcuno come foste amici senza esservi neanche presentati?

Pishing: Il valore di un profilo sui social network

La creazione gratuita dei profili di Facebook, sta permettendo ai pirati di cercare un nuovo canale d’affari. La clonazione degli account del noto social network, ha trovato infatti il modo di creare un business. 89 pence (circa 1 euro) per comprare un profilo a caso.
I dati raccolti sul profilo, vengono prelevati con il pishing da utenti non esperti che connettendosi a link fasulli, diffondono i propri dati di accesso. Le cyber-truffe ovviamente non nascono solo su Facebook, ma al secondo posto tra i social network presi di mira spunta MySpace, dove un account costa circa 1,20 euro. Le truffe fatte invece ai danni dei dati dell’home banking e carte di credito hanno un valore rispettivo di 37 euro e 25 euro.

Australia pioniera: Notifiche giudiziarie via Social Network

Anche le notifiche giudiziarie ufficiali possono essere trasmesse attraverso Facebook. E’ stato il tribunale di Canberra (Australia) che ha deciso il caso di una coppia di debitori irreperibili attraverso vie tradizionali a dare l’OK per la notifica on-line. “Nell’impossibilità di notificare fisicamente i provvedimenti a loro carico, il giudice ha considerato lecita anche la possibilità di raggiungerli tramite Facebook.”
Tutto ciò, dopo che l’avvocato McCormack ha per mesi cercato la coppia per merito di una società di recupero crediti che voleva notificare un’ingiunzione di pagamento per una rata mutuo non pagata. Secondo la legislazione, questo reato prevede che la legge passi al pignoramento dei beni. McCormack che aveva utilizzato tutti gli elementi a sua disposizione su Facebook per rintracciare la coppia, ha persuaso la Corte Suprema del Territorio nel far valere il social network come fonte di recupero della coppia. Un utilizzo alquanto particolare per i social network. La comunicazione è avvenuta a mezzo e-mail privata della donna e quindi tutelando la privacy del soggetto.
Chris Kelly, responsabile della privacy per Facebook si è dichiarato contento di essere stati utili alla legge.

eMarketer: “La crescita umana è maggiore rispetto l’economica”

I social network stanno spopolando sempre più nelle comunità reali che sempre più vogliono diventare on-line per aggregare maggiori persone.Ma se a livello umano, il fenomeno sembra crescere a dismisura, a livello economico, il progetto “Social Network”, non sta fornendo i risultati sperati.
Un esempio lampante è la neo-elezione di Barack Obama negli USA che ha investito tantissimo sulla campagna elettorale delle comunità on-line.
I dati conferiti da Debra Aho Williamson (analista della società specializzata in ricerche di mercato eMarketer), hanno rilevato che la spesa delle campagne elettorali americane on-line è di: “1,2 miliardi di dollari, una stima inferiore del 14% rispetto agli 1,4 miliardi precedentemente stimati. E per il 2009 la crescita sarà minima: solo 100 milioni di dollari, per un totale di 1,3 milioni di dollari”.
Secondo la magnate dell’analisi del web-marketing, il tutto è identificabile in tre motivazioni: la prima è la recessione economica, la seconda è che non tutti i social network continuano a persistere e solo pochi (MySpace e Facebook) saranno portatori del primato e l’ultima è data dal fatto che molteplici aziende non ancora vedono con buon occhio la possibilità di targettizzare gusti ed abitudini degli utenti on-line per fidelizzarli.

Vediamo una sintetica stima (analisi eMarketer):

Disqus si unisce a Facebook Connect

A pochi giorni dalla developer conference di Berlino, Scott Rafer, ha definito in modo provocatorio “morto” Facebook. Secondo le informazioni che ha fornito, le widget non erano più fertili e quindi gli sviluppatori avrebbero per forza di cose concentrarsi su Facebook Connect.
I siti principali su cui è già approdato Facebook Connect in meno di due settimane sono: CNET, CNN, TechCrunch, Vimeo o Netvibes.
A seguito di ciò si è vista spuntare nella sezione Developers di Facebook una novità: Facebook Connect Plugin Directory, una raccolta di Plug-in open source resi disponibili per tutti gli utenti che vogliono integrare il proprio servizio Web con Facebook.
L’esordio più significativo è stato quello dell’integrazione con Disqus, il servizio dedicato ai commenti più utilizzato nel web. La semplicità di utilizzo è data nelle istruzioni complete che si trovano sul post ufficiale nel blog di Disqus. L’unico requisito è che per attivarlo bisogna disporre di una Facebook API key.

La rinascita del Web 2.0 è nei social network

La rivoluzione dell’individuo nella società del “Web 2.0”, sta facendo in modo che la definizione non sia stata investita da un fallimento totale.
Punto forte di questa piccola rinascita, è la comunicazione ed il web 2.0. La formula matematica descritta dal seminario a riguardo tenutosi a Napoli lo scorso novembre, che ne deriva è proprio:

UTENTI + TECNOLOGIE WEB 2.0 = SOCIAL NETWORK

Secondo i relatori (Prof. Dott. M. Pagani dell’Università di Fisciano ed il Dott. F. Russo) questa formula, protagonista principale dei social network, nasce proprio grazie all’utente che con le sue foto, le sue emozioni ed i suoi pensieri si rende esibizionista/partecipe di questa nuova era. Emerge quindi tutto il valore dell’importanza di una presentazione personale anche on-line. Grazie a queste nuove modalità di proposizione dell’individuo, sorge la possibilità per le persone di conscersi, giudicarsi e presentarsi creando un marketing di se stessi.
La reputazione del Web 2.0 quindi è salva? Probabilmente grazie ai social network si.
Un gioiellino tecnico che nasce in quest’epoca è Second Life, l’utopia umana della creazione di un’immagine parallela. Qui nasce la possibilità di esporsi ed esprimersi come individuo, che con le proprie “gambe” seppur virtuali si interfaccia con gli altri utenti.
Questa tipologia di social network, prevede che ai loghi delle aziende, nascano i loghi della persona che fa un vero e proprio marketing della propria conoscenza.

Sui social network dalla “neo-nascita”

“La storia del feto dei bambini andrà a finire sui Social Network”. Questa è l’affermazione che hanno dato alcuni ricercatori della New York University che stanno progettando una cintura speciale. Questa cintura, grazie ad un sensore che riesce a memorizzare tutti i movimenti del feto, può essere collegata via wireless ad computer con un accesso al proprio social network e lanciare il seguente messaggio: “Ho scalciato nella pancia di mamma alle xx.xx”. Questa cintura, chicca americana, prende il nome di “Kickbee” ed è nata per tutti quei genitori che hanno già creato un profilo su social network dei propri bimbi. Il creatore di questa invenzione è Corey Menscher ed ha riportato che sarà utile anche per altre attività medicali. Il congegno permetterà il continuo monitoraggio del feto per controllare un rallentamento oppure un arresto improvviso della crescita. Il prototipo di Kickbee è visualizzabile su Twitter all’indirizzo: www.twitter.com/kickbee.

La bontà natalizia degli uomini sbarca verso Facebook

Le notizie positive fioccano sotto Natale anche su Facebook. Il noto Social network infatti, è divenuto una fonte di speranza per i malati terminali in lista d’attesa er un trapianto. Tutto parte dal profilo, speranzoso nel web di trovare qualche persona che sia disposta ad un trapianto. I primi casi che sono stati resi noti riguardano bambini che cercano “midollo e sangue”.
Questa caratteristica della globalità di Internet, nasce infatti già anni fa con il diffondersi della posta elettronica e le note “Catene di Sant’Antonio”, possibilità divenuta alquanto speculativa a lungo andare. Secondo gli esperti e secondo il quotidiano Inglese “The Guardian”, le possibilità offerte da Facebook sono di gran lunga maggiori a quelle fino ad ora utilizzate. I casi belli che racconta il giornale parlano di ” Iona Stratton, una bimba che si è ammalata di leucemia a sole 13 settimane di vita. Lo scorso ottobre la famiglia aveva lanciato un appello, alla caccia di donatori proprio su Facebook. E dopo poche settimane, e oltre 7.000 contatti, era stato trovato anche un candidato nella lontana Australia.”

E’ in voga la Fa”k”ebook mania

Scatta l’allarme clone-Vip su Facebook, ed a dar voce a questo problema è Carlo Verdone. Infatti, con molta semplicità conoscendo la data di nascita, il nome ed il cognome, è possibile aprire un profilo falso spacciandosi per quella persona.
A cadere in questa trappola sono gli utenti spesso poco esperti che si fidano di questi “fake” cadendo in trappole di poco gusto. Quando gli amici cominciano ad aumentare però, e si aggiungono a questi i parenti dei VIP, si giunge al punto che il fake viene scoperto. Tantissimi sono i falsi su Facebook a partire proprio da Carlo Verdone, Monica Bellucci, Fiorello, Lino Banfi, Michelle Hunziker, Leonardo Pieraccioni, Pippo Baudo, giusto per nominare i più conosciuti. Carlo Verdone ha rilasciato un’intervista a Cinemotore, dicendo: “E’ veramente allucinante che una persona chiacchieri, chatti, scriva, fingendosi qualcun altro… chi decide di sostituirsi ad un altra persona commette un reato, anche perché ci sono tante persone sprovvedute che accedono ad internet e che possono incappare in personaggi poco seri, non ci dimentichiamo quello che è successo recentemente con il finto aiuto regista di Vanzina”.
Verdone, ha addirittura trovato pagine di un fans club a lui dedicato e da lui creato, che invece sono dei falsi a tutti gli effetti. In totale, almeno tre sono i Carlo Verdone su Facebook che si spacciavano per essere l’attore.
Altro personaggio alquanto clonato è Alessandro Gassman che ha dovuto fare una smentita ufficiale grazie al suo ufficio stampa dove dichiara di stare attenti a truffe e raggiri a sfondo economico e sessuale.

Facebook e politica: la Sinistra sceglie di passare dal digitale alla vita reale

Walter Veltroni, esponente della Sinistra italiana, ha deciso di “trasferire” dal virtuale al reale il festeggiamento per i suoi 5.000 amici di Facebook. Così, ha riempito la discoteca “45 giri” di Roma, simpatizzanti della sua persona. E’ il primo politico in Italia a richiamare i suoi “amici” on-line per festeggiare da vicino. Nell’occasione, ha voluto riportare la propria fermezza sull’idea di allontanare il controllo politico da Internet: “Facebook è una grande piazza virtuale dove tutti si possono incontrare e scambiarsi opinioni. C’è qualcuno che pensa di mettere anche la rete sotto controllo. Non va bene, c’è già troppo controllo nelle tv, la rete lasciatela libera. Da parte mia non c’è nessuna contrapposizione tra il web e la politica tradizionale. Certo è che per fare politica la cosa essenziale è una rete di relazioni; e Facebook è uno strumento eccezionale, ti permette di parlare con persone lontane migliaia di chilometri, ma io ho sempre badato molto a parlare anche con chi mi sta sotto casa”.
Interessante è stata la scelta del sottofondo musicale da parte di Veltroni ma consigliata dai tanti amici di Facebook. Non sono mancati negli 83 brani Lucio Battisti, Fiorella Mannoia, Beatles e gli U2.

Subito sono scattate le prime dichiarazioni dei politici dell’opposizione: “Tanto esibizionismo e nient’altro”, ma Veltroni si è difeso portando avanti la tesi di difendere Internet come mezzo di informazione libero e non pilotato.

Badoo: scegli come rubare le password

Sotto l’aspetto privacy, Facebook non è l’unico ad essere attaccato da centinaia di pisher ed hacker, nel mirino di questi tecno(illegal)esperti, c’è finito pure Badoo.
A tentare di carpire le password di Badoo sono sempre più ragazzini motivati da desideri per adulti di cercare fotografie e video di belle ragazze discinte. Per avverare i propri desideri, basterebbe diventare un amico della povera vittima ed innoquamente chiedere la password per gli album protetti. Ma visto che le “docili donzelle” non sono disposte a sbandierare i propri scatti intimi a chiunque ecco che si cerca il modo di carpirla.
Tanti sono i siti ed i forum che dallo la lista della password scovate su Badoo, su eMule impazzano file di testo con liste lunghissime di password ma la fantasia non si è fermata qui.
Ultimamente, infatti, è in vendita una “miracolosa” chiavetta denominata Hak5 che promette a chiunque l’acquisti di registrare sopra le informazioni personali del contatto e soprattutto di permettere l’accesso a tutti i suoi dati in ogni momento.
Ma ancora non è finita, addirittura questa mania è esplosa su e-Bay, al punto che qualcuno cerca di vendere “i segreti di Badoo” per scoprire tutto di tutti (vedi immagine).

Ricordiamo che tutte le “follie” che sono in vendita sono illegali.

Il pishing impazza su Facebook, tutti cercano una password

Circolano on-line tantissime guide sul come scoprire e rubare le password di Facebook. Tutti i documenti on-line, promettono l’accesso agli account degli amici per poter modificare a vostro piacimento tutti i dati dei vostri amici. Beh, questo è illegale.

Il sito più gettonato propone soluzioni che risultano alquanto inverosimili ma sono già tantissime le persone che secondo i controller dei server di Facebook hanno provato il metodo. Il metodo sarebbe accedere con la propria identità a Facebook, entrare nel profilo del contatto scelto e premere 7 volte Aggiorna. La password dovrebbe essere visualizzata in basso a sinistra per 1 secondo. Questa “follia” così definita dai controller sta sbancando su Facebook al punto da riuscire a mandare in tilt la sequenza di azioni portate a concepimento del database.

Altra illegalità che si cerca di compiere e sempre più ricercata nei motori di ricerca Web riguardo Facebook si propone di far guardare i profili senza registrazione. Questa “presunta” tipologia di pishing vuole permettere a chiunque di guardare le foto che (saggiamente) il social network ha permesso solo agli amici dei contatti.

E’ nato addirittura un sito di nome Bugmenot che permette di vedere la lista amici di contatti senza registrarsi accedendo con account (spesso fasulli) inseriti da utenti comuni nell’archivio di username e password presente sul sito.

Ovviamente ricordiamo che tutte queste pratiche qui descritte sono illegali e perseguibili a norma di legge.

I dati ed i siti sopra riportati sono solo ed esclusivamente utilizzabili a scopo informativo.