Facebook ottiene il brevetto per il tagging di foto, immagini e video

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Sono ben pochi i dubbi sul fatto che il tagging sia stata, sin da subito, la features che ha contribuito a rendere l’archiviazione e la condivisione di foto, immagini e video una tra le funzionalità più apprezzate dall’oramai vastissima utenza del tanto amato social network in blu.

Considerando dunque la notevole rilevanza assunta dalla sopracitata funzionalità l’intero team di Facebook e lo stesso Zuck, da ben cinque anni, erano in attesa di ottenere il relativo brevetto, finalmente concesso proprio alcune ore addietro.

Il brevetto facente riferimento al sistema di tagging per foto ed elementi multimediali è stato infatti ottenuto dall’USPTO (US Patent and Trademark Office) soltanto alcune ore fa, siglato con numero 7,945,653 e denominato Tagging digital media, e ad essere registrati come suoi inventori sono stati Mark Zuckerberg, il product architect Aaron Sitting, e Scott Marlette, ex ingegnere della rinomata risorsa di social networking.

L’ottenimento di tale brevetto va ad attribuire ai suoi creatori e, ovviamente, a Facebook stessa l’invenzione della possibilità di selezionare una qualsiasi regione in una parte di un contenuto multimediale (foto, immagini e video) facendo quindi corrispondere ad essa un nome identificativo, ancor meglio se associato ad iscritti a Facebook o pagine in modo tale da generare il relativo collegamento.

Unitamente a ciò il brevetto prevede inoltre che all’utente taggato o all’amministratore della pagina di riferimento venga inviata una notifica (così come tutti noi siamo abituati) in modo tale che possa essere presa visione dell’operazione effettuata e, eventualmente, provvedere poi alla cancellazione del tag qualora lo si desiderasse.

Conseguenzialmente all’ottenimento del brevetto Zuckerberg ha dichiarato che, sebbene altri servizi online offrano risorse ben più avanzate relative a foto ed immagini, Facebook, a tal proposito, ha comunque ottenuto uno straordinario successo tra la vasta utenza proprio perché il tagging risulta incentrato interamente, o quasi, su di essa.

Proprio per tale ragione e tenendo anche presente il fatto che lo scorso anno sono stati registrati ben oltre 100 milioni di upload giornalieri tra foto ed immagini, Facebook ha dunque iniziato a pensare ad eventuali ulteriori prodotti che potrebbero incidere ancor di più nel reinventare il comportamento sociale.

Via | Inside Facebook

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