Tumblr raggiunge i 20 miliardi di post

Mentre Pinterest avanza, Tumblr non resta fermo a guardaren e raggiunge un nuovo record con ben 20 miliardi di post sulla piattaforma. Gli status, i video, e le foto postate sul microblog sono aumentati vertiginosamente nei mesi scorsi, polverizzando anche il record precedente di 12 miliardi di post segnato a novembre.

La notizia è stata data lunedì notte sul Twitter ufficiale di Tumblr e conferma il successo di questo social network. Attualmente Tumblr ha all’attivo più di 49,7 milioni di blog in totale e da un giorno all’altro potrebbe raggiungere i 50 milioni.

OnSugar lancia la sfida a Posterous

Quando si parla di microblog, il primo pensiero va a Twitter, poi a Tumblr, a Posterous, e perché no a Scoop.it, l’ultimo arrivato nel mondo del fast blogging. Eppure ci sono molti altri servizi che permettono di bloggare in modo rapido. Uno di questi è senz’altro OnSugar, una piattaforma blog rivolta alle donne per i contenuti che riguardano soprattutto mode e tendenze.

OnSugar è una piattaforma semplice e completa per bloggare in libertà, che presenta un’interfaccia di scrittura molto simile a Tumblr, con la possibilità di scegliere tra diversi formati di post: testo, foto, video, chat, ma anche gallery. In più OnSugar mette a disposizione un comodo bookmarklet per condividere sul blog i link più interessanti. Ma OnSugar ha una marcia in più: una grafica molto gradevole simile a WordPress, con la possibilità di aggiungere pagine, categorie e tags, e perfino adsense.

Partito in sordina qualche anno fa, OnSugar nel novembre 2010 ha raggiunto un picco di traffico che sta minacciando seriamente Posterous. E il suo successo pare destinato a crescere dopo il sorpasso avvenuto nel mese successivo.

Twitter in spagnolo e francese

twitter in francese

Il progetto di tradurre Twitter in tutte o quasi le lingue europee va avanti. Aspettando la traduzione italiana, questo mese hanno fatto il loro debutto due nuove lingue, lo spagnolo e il francese, facilitando l’ingresso a Twitter anche agli utenti che non hanno molta dimestichezza con l’inglese.

With the addition of the Spanish version of the site last month, many people have joined the conversations on Twitter. More and more people twittent outside the United States and we are now able to accommodate users of nearly 30 Francophone countries. It is now possible to change the language settings in French with the participation of translators who have helped turn Twitter into a platform for truly global communication.

Twitter parla italiano

twitter tradotto in altre lingue

Ci ha messo un po’ di tempo, ma Twitter alla fine ha conquistato anche la nostra penisola, tanto che il servizio di microblogging ideato da Biz Stone sta cercando volontari per tradurre Twitter anche in italiano.

Twitter è attualmente disponibile solo in inglese e giapponese, ma sono in arrivo le traduzioni in francese, italiano, tedesco, spagnolo, grazie all’aiuto di traduttori volontari reclutati tra gli stessi utenti del microblog. Nessuna tecnologia sofisticata, dunque, ma un aiuto “umano”, e perciò more friendly.

Twitter vale un miliardo di dollari

Biz Stone co-founder di Twitter

Un miliardo di dollari: tanto vale oggi twitter, secondo il New York Times. Il social network tanto amato dai Vip e dalla gente comune, che a dispetto del limite di solo 140 caratteri ha dato una visibilità enorme alle proteste dell’Iran, oggi conta 30 milioni di utenti. Una sciocchezza se paragonata ai 300 milioni di Facebook, eppure la società di Biz Stone continua a far parlare di sé.

In occasione di una raccolta fondi per finanziare i futuri investimenti, Twitter ha raggiunto la quotazione di un miliardo di dollari, grazie al suo carattere innoviativo e alla velocità con cui gli eventi e le emozioni possono facilmente essere condivisi in rete. Ma il merito è anche dell’attenzione costante che i mass-media dedicano al microblogging, oggi strumento privilegiato per misurare non solo il polso della rete, ma del mondo intero.

TwitterItalia, la community italiana di Twitter

twitteritalia

Se vi siete appena iscritti a Twitter e vi sentite ancora un po’ spaesati, potete sempre fare un giro su TwitterItalia, sito web e punto d’incontro per la comunità italiana di Twitter. La community nasce da un’idea di Davide Rapetti e Francesco Balzani, e si presenta come una timeline italiana di Twitter, sul modello di TwitterEspana.

Dalla homepage è possibile leggere tutti gli ultimi twitts degli iscritti a TwitterItalia, guardare il profilo, scegliere chi “followare”, e fare il retweet dei messaggi più interessanti. Ottimo per stringere nuove amicizie e per sapere chi sono gli utenti italiani più attivi e più popolari.

Nasce Meme, il Twitter di Yahoo

yahoo meme

Non avete tempo per scrivere su un blog? Allora provate Meme, il nuovo social network di Yahoo che strizza l’occhio a servizi più popolari come Twitter o Tumblr. Meme è stato pensato per diffondere i contenuti (testo, foto, link, mp3) in maniera semplice e veloce, e a differenza di altri social media come facebook, tutto il materiale caricato su Meme rimarrà vostro. Questo è specificato nei termini del servizio, perciò non dovrete preoccuparvi di perdere il copyright su tutto quello che caricate nel Meme.

Yahoo Meme può sembrare un clone di Twitter, ma a differenza del famoso microblog, non presenta limitazioni di 140 caratteri: si può scrivere di tutto, anche interi post, ed è facile ipotizzare che il contenuto sarà facilmente rintracciabile sui motori di ricerca, in particolar modo di Bing, partner di Yahoo.

You should be able to share whatever kind of content you publish or find in the web. Your posts should get around without you having to be a part of any specific social network.

Twitter monetizza il servizio e strizza l’occhio alle aziende

Twitter analytics dashboard

Biz Stone, uno dei fondatori di Twitter, nel corso di una conferenza a Città Del Messico ha dichiarato ai giornalisti che la società ha intenzione di incrementare le entrate entro l’anno, offrendo nuovi servizi business. Tra questi, un nuovo tool di analisi per le aziende chiamato “analytics dashboard” che permetterà ai grandi e piccoli marchi di monitorare le discussioni sui loro prodotti e verificarne il gradimento.

The company is building an “analytics dashboard” designed to help businesses keep track of what is being tweeted about them.

Dopo anni di speculazioni, da parte sia dei blogger che degli esperti finanziari, sui modi in cui Twitter potrebbe generare entrate, ecco una possibile soluzione. Ma attenzione a parlare di strategia di marketing, perchè i profitti che entreranno nelle casse di Twitter grazie alla nuova analytics dashboard sono solo una ipotesi.

La Rivoluzione Francese su Twitter

Ecco la soluzione finale: 3.700 messaggi per parlare della presa della Bastiglia. Dal 14 luglio è possibile seguire su Twitter la Rivoluzione Francese, Twitt dopo Twitt in un romanzo avvincente, scritto e pubblicato sul profilo del giovane scrittore Matt Steward. Nessuno prima di lui lo aveva fatto, ma la scelta del ragazzo è dovuta a una giusta causa, quella di non essere riuscito a trovare una casa editrice che pubblicasse il suo libro. Da qui l’idea di utilizzare Twitter. L’idea ha funzionato! Infatti lo scrittore ha raccolto in pochi giorni 792 seguaci. E sul servizio di microblogging già se ne inizia a parlare, con buon auspicio per la trama.

Il social network italiano “Parlaa”

Si scrive Parlaa e non è un errore di battitura come in molti possono pensare. Si tratta invece di un nuovo socialnetwork, astro nascente della blogosfera tutta italiana. Il boom dei social network infatti, ha fatto rilevare paesi come gli Stati Uniti d’America e l’Inghilterra, come nuovi popoli atti alla socializzazione tecnologica, ed in Italia, sembrava essere rimasti indietro, nel rimanere dei semplici utenti passivi di questi servizi. Qualcosa però si è deciso a cambiare e sembra che stia per avere un nuovo inizio proprio con il nuovo servizio di microblogging tutto italiano ed in lingua italiana che si chiama Parlaa (il sito di riferimento del social network è http://www.parlaa.com). Un sito molto nazionale, che permette l’utilizzo comune nei social network di effettuare socializzazioni ed amicizia…nella nostra terra.

Twitter: facciamo ordine con le directory di WeFollow

Nonostante Twitter sia oggi il sistema di microblogging più usato nel mondo, abbiamo più volte sottolineato come sia difficile effettuare una ricerca al suo interno senza ricorrere ad applicazioni di terze parti. Un ulteriore tentativo di mettere ordine nelle migliaia di Twitts che ogni giorno invadono la rete arriva dalle directory di WeFollow, un servizio che va a monitorare gli utenti di Twitter per suddividerli in categorie: Celebrity, Tv, Socialmedia, Web, e così via.

L’idea è venuta a Kevin Rose, fondatore di Digg, ma sempre più interessato alla Twittersfera. Il progetto di rose, mira infatti ad indicizzare i contenuti presenti in Twitter mediante categorie che saranno gli utenti stessi a determinare. Ma con WeFollow è possibile suddividere e cercare gli argomenti principali anche attraverso tags. Per esempio, sarà sufficiente inserire il tag Italia nel box in alto, sulla colonna di destra, per scoprire quanti utenti italiani si sono già registrati al servizio.

Twitter: rallentamenti causati da continui spam

In questi giorni Twitter ha subito dei notevoli rallentamenti che sono stati causati dall’eccessivo spam presente nell’ultimo periodo. Ma chi è stato a provocarlo? Sono due account fasulli che ingannano tutti con i propri annunci. A segnalarlo ed a renderlo noto è una nota azienda di sicurezza informatica F-Secure. Annunci bugiardi che facevano credere agli utenti di poter raccimolare enormi somme di denaro in poco tempo. In tanti ci sono cascati ed ecco il perchè di tutto questo rallentamento.

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