Anonymous, hackerato l’account Twitter

Anonymous account Twitter hackerato

La vicenda, per certi versi esilarante, dei profili Twitter di Burger King e di Jeep hackerati ha fatto il giro dell’intero globo terrestre in pochi minuti ma quanto accaduto nel corso delle ultime ore assume sicuramente ben più importanza poiché ad essere stato preso di mira è il collettivo Anonymous.

Stando infatti a quelle che sono le ultime notizie al momento disponibili giovedì scorso l’account Twitter di Anonymous è stato violato.

Twitter: hackerato l’account Jeep, si trasforma in Cadillac

Account Twitter Jeep attacco hacker Cadillac

Nel corso della giornata di ieri l’account Twitter ufficiale di Burger King, la nota catena di fast food a stelle e strisce, è stato soggetto ad un “esilarante” attacco hacker.

Un collettivo affiliato ad Anonymous ha infatti hackerato l’account di Burger King modificando l’immagine del profilo impiegata inserendo il logo di McDonald’s, impostando come copertina un’immagine raffigurante i fish nuggets e pubblicando tutta una serie di tweet provocatori.

Twitter: hackerato Burger King, si trasforma in McDonald’s

Burger King profilo twitter hacker McDonald's

Per quanto apparentemente esilarante possa apparire, la losca faccenda che nel corso delle ultime ora ha coinvolto l’account Twitter di Burger King non ha sicuramente fatto sorridere i piani alti e lo staff della la nota catena di fast food americana andando inoltre a creare non poca confusione tra l’utenza.

Nel corso delle ultime ore, infatti, l’account Twitter di Burger King è finito nel mirino del collettivo Defonic Team Screen Name Club (DTSNC), un gruppo di hacker apparentemente affiliato ad Anonymous, che si è divertito a modificare il logo del gruppo scelto come immagine principale del profilo della catena di fast food con quello dell’altrettanto celebre McDonald’s provvedendo inoltre a cambiare l’immagine di copertina precedentemente utilizzata e scegliendone una con degli invitanti fish nuggets in bella vista.

Anonymous si scaglia contro Zynga: no ai licenziamenti di massa

Anonymous contro Zynga

Giorni fa, mentre Apple era impegnata nella presentazione dell’iPad Mini e dell’iPad 4, Zynga, la celebre software house nota per i suoi giochi social presenti su Facebook, ha annunciato tagli e licenziamenti di massa per i suoi dipendenti, un provvedimento questo conseguenziale all’insorgere di una difficile situazione economica.

La notizia, che ha fatto molto discutere nel corso degli ultimi giorni, è giunta anche all’orecchio di Anonymous, il noto gruppo di hacker acktivisti, che, proprio durante le ultime ore, ha minacciato Zynga.

Anonymous attacca la Polizia italiana

Anonymous hackerato sito polizia italiana

Anonymous è tornato alla carica è, questa volta, ad essere bersagliata dal noto gruppo di hacker hacktivisti è la Polizia di Stato.

La rete di hacktivisti ha infatti appena diffuso online diversi annunci nei quali viene comunicata un’importante operazione che è stata appena messa a segno.

Anonymous smentisce l’attacco a Facebook

Alcuni giorni addietro, così come reso noto anche qui su IoChatto, erano iniziate a circolare insistenti voci circa l’intenzione da parte di Anonymous, il gruppo di attivisti anonimi, di attaccare Facebook domani, 28 Gennaio, intorno alla mezzanotte.

L’attacco era stato annunciato mediante la creazione e la diffusione di un apposito video uploadato su YouTube in cui Anonymous chiedeva l’aiuto degli utenti per attaccare il ben noto social network in blu invitandoli a collaborare in massa per mandare in black-out quello che, ad oggi, va a configurarsi come uno tra i servizi web maggiormente visitati dall’intera popolazione globale.

Megaupload chiuso dall’FBI, Anonymous risponde con un attacco combinato

Anonymous

Megaupload è stato chiuso dall’FBI, è questa la notizia che oggi rimbalza nelle prime pagine dei siti web specializzati e non. Il popolare sito di file sharing è stato oscurato ed il suo fondatore, Kim Schmitz, arrestato con l’accusa di aver provocato perdite per oltre 500 milioni di dollari all’industria dell’intrattenimento.

Dopo la chiusura di Megaupload e Megavideo in rete si è scatenata una vera rivolta, su Facebook e Twitter gli utenti sono disperati, quasi in lacrime. A reagire ci ha pensato il gruppo Anonymous, attaccando i siti dell’FBI e di varie istituzioni.

Stop al porno spam su Facebook

Il gran flusso di immagini porno e violente che, da diverse ore a questa parte, stavano impazzando su Facebook, soltanto da pochissimo sembrerebbe essersi interrotto completamente e, a quanto pare, la normalità è tornata nuovamente a regnare sovrana tra i meandri della rinomata risorsa di social networking.

I tecnici di Facebook, infatti, hanno dichiarato di aver posto rimedio alla vulnerabilità cross-site scripting (XSS) che era stata indicata come alla base del fastidioso attacco di spam “a luci rosse”.

Facebook sommerso da un’ondata di spam a luci rosse

Quello che sta accadendo nelle ultime ore su Facebook ha lasciato di stucco moltissimi iscritti che, a quanto pare, conseguenzialmente alla scoperta da parte di un gruppo di misteriosi hacker di una vulnerabilità, la rinomata risorsa di social networking risulta ora sommersa da una vera e propria ondata di spam a luci rosse.

Si tratta, sostanzialmente, di falsi contenuti porno con tanto di link di collegamento a quella che, ipoteticamente, dovrebbe essere la relativa pagina web originaria e che qualora cliccato agisce trasformando i tradizionali feed presenti in homepage in una cartella piena zeppa di foto hardcore di ogni genere, molte delle quali false ed in cui, ad esempio, è ritratto  Justin Bieber in situazioni tutt’altro che pudiche, e di foto facenti riferimento ad abusi sugli animali.

Op Face.Book: distruzione di Facebook

 

 

Sembra quasi una minaccia, un comandamento, o peggio, il nuovo crack finanziario delle borse mondiali. Stiamo parlando di Op Face.Book, ovvero, l’attacco che secondo i rumors, il 5 Novembre del 2011, distruggerà una volta e per tutte il social network di Mark Zuckerberg, Facebook.
Troppi giorni, troppe voci insistenti su questo presagio di sventura per il giovane imprenditore statunitense, che vede mettere sotto tiro il proprio impero e la propria “reggia” virtuale. Secondo queste insistenti voci, ad attaccare il social network, sarà uno dei gruppi di hacker informatici più noti al mondo, ovvero, gli Anonymous, celebre gruppo che già di recente avevamo visto agire per difendere WikiLeaks.