Un social network per i cervelli in fuga

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Quanti sono i talenti che vanno via dall’Italia? Si tratta del cosiddetto fenomeno dei cervelli in fuga. Ricercatori, studenti, professionisti, si spostano all’estero per cercare di essere riconosciuti e apprezzati per la propria professionalità e per riuscire a fare carriera. Negli ultimi anni se ne contano tremila ogni anno. Per cercare di non allontanare dal nostro Paese questi talenti è stata messa a punto una proposta dal Ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi. Infatti, il Ministro ha proposto di costituire un social network che possa riunirli tutti.

 

In questo modo, i talenti potranno non vedere impedito il loro accesso all’estero, ma potranno contribuire e dare una mano anche al loro Paese. Una rete globale che riesca a mettere in comunicazione tutti i cervelli in fuga per farli lavorare insieme, questa è la proposta che sarà progettata da Gioacchino La Vecchia, originario di Agrigento, trasferitosi negli Stati Uniti da giovane per potersi affermare nel mondo del Web 2.0. E’ stato lui, infatti, ad aver progettato i primi browser di Internet e ad oggi è titolare di un’azienda che si occupa di crowdsourcing. In Italia nascono tantissime menti geniali. Il problema è che non riescono a mettere a frutto il loro potenziale nel nostro Paese. Questa iniziativa potrebbe essere un modo giusto per incentivare la collaborazione fra i talenti anche attraverso Internet e i social network. Il Ministro Giulio Terzi ha prontamente dichiarato:

“Le conoscenze degli scienziati italiani all’estero possono avere lo stesso apporto vitale degli emigranti del secolo scorso”

L’obiettivo è quello di valorizzare l’immenso capitale che si ha all’estero. Una rete planetaria di talenti che faccia in modo che il genio non si disperda, ma costruisca qualcosa di produttivo. Tornare in patria non diventa più una necessità prioritaria, quindi. L’importante è che su una piattaforma web ci possa essere condivisione e crescita economica per l’Italia.

Foto Credits| Sinistra Universitaria Milano su Flickr

56 commenti su “Un social network per i cervelli in fuga”

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