Social network più diffusi del caffè

caffè

La ricerca è stata pubblicata sulla prima pagina del New York Times e non lascia spazio a commenti personali: la vita dei cittadini americani è cambiata dall’avvento dei social network.

Un’inchiesta che parla di cosa è successo nella quotidianità dei cittadini degli States, da quando fenomeni come Facebook e MySpace, sono entrati a far parte del quotidiano di questi cittadini che tra hamburger e caffè, passavano le proprie giornate.

I social network con iTunes 9.0

iTunes

Uno tra i software multimediali on line più usato negli ultimi tempi è sicuramente iTunes. Probabilmente a partire da una diffusione molto ampia dell’iPhone, oppure all’ascolto di musica in digitale sugli iPod, iTunes è diventato molto popolare ed usato. A breve sarà disponibile la versione 9.0 del programma e già dalle prime notizie derivanti dai soliti rumors molto vicini a casa Apple, si parla di aggiunta di applicazioni importanti per questa relase che dovrebbe essere disponibile per i primi mesi del nuovo anno.

Social network: troppi “anziani” allontanano i teenager

Anziana su FacebookLa ricerca è stata fatta da Ofcom (l’autorità competente e regolatrice delle società di comunicazione di Gran Bretagna) e tratta di un argomento di cui ultimamente si sente spesso parlare: il rapporto tra giovani ed anziani sui social network.
Secondo lo studio portato a termine dalla sede di Londra, risulta che ai ragazzi fino ai 19 anni, non preferiscano che i propri genitori, oppure i propri docenti, siano “in circolazione” su siti di social networking come Facebook, MySpace e Twitter.

Niente più Facebook, Twitter e MySpace ai marines americani

marinesDai prossimi giorni, i soldati americani non potranno più accedere ai propri account social network mentre sono in servizio. La decisione proviene direttamente dal Pentagono, il quale ha paura che qualcuno possa intrufolarsi nei computer governativi e reperire informazioni Top-Secret.

I marines potranno collegarsi alla rete e comunicare solamente con il servizio Google Voice , il servizio grazie al quale si possono effettuare chiamate con un solo numero di telefono (Google) per i telefoni di casa e cellulare. Più sicuro e filtrato da malware e trojan, cosa che invece non accada su Facebook e gli altri social network. Tra questi ricordiamo Koobface, che faceva scaricare agli ignari utenti un virus nascosto in un fantomatico file .exe, per aggiornare la propria versione di Adobe Flash Player.

Sexting questo sconosciuto

Parliamo questa sera di un fenomeno molto diffuso fino ad oggi negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna che sta diventando popolare anche in Italia e negli altri Paesi dell’Europa. Si tratta più che altro di una “moda” che è molto in voga tra le ragazzine adolescenti. Stiamo parlando del sexting. Il termine che distingue questa pratica, è una fusione tra i due termini “sex” e “texting”. Ma cos’è in dettaglio?

Si tratta di un “vizio” nel fotografarsi in completo o solo in parti “strategiche” del proprio corpo, in posizioni sexy ed inviare gli scatti via MMS su un cellulare oppure diffonderli tramite e-mail. Questa moda sta impazzando di recente anche sui social network e soprattutto in siti come Facebook e Badoo. Un sondaggio effettuato tramite il proprio sito web, nell’ultimo numero del mensile “Top Girl”, ha reso noti dei dati che sono risultati a vista degli esperti: preoccupanti.

Facebook il più cliccato d’Italia

Ancora una volta protagonista indiscusso delle notizie dal mondo on line, è lui: Facebook. Il social network continua a dare prova della propria “potenza” anche nelle statistiche fatte dal Web. Ebbene Facebook è stato definito secondo le stime il social network 2.0 per eccellenza con un tasso di registrazione di oltre i 200 milioni di persone.

In effetti, il record di click è stato raggiunto anche in Italia, dove la Commissione Europea sulla Diffusione della Tecnologia Digitale in ambito UE, ha messo su carta le stime di connessione del Web, Paese per Paese.

Social network: possono aiutare i disabili?

Sola, abbandonata, senza alcuno a fargli compagnia. Giulia passa così la maggior parte delle sue giornate. Ha perso la capacità di muovere le gambe successivamente ad un incidente avvenuto nel 1998. Da quel momento ha dovuto utilizzare la sedia a rotelle per muoversi. Non ha genitori, i fratelli e le sorelle sono tutti lontani da casa sua, chi per lavoro e chi per studio, amici pochi. L’unica conoscenza attiva è Monica, la signora delle pulizie che la aiuta nelle faccende quotidiane. Ma Giulia ha voglia di parlare, di interagire e di sentirsi parte di un gruppo. Quale mezzo migliore per avere tutto questo se non le chat e soprattutto i social netowork? Un mondo a portata di click dove conoscere nuovi amici, tenersi in contatto con parenti lontani e non sentirsi mai soli.

Report di McAfee dalla nascita dei social network

Da quando sono nati e si sono diffusi sempre più i social network, i volumi di spam e botnet sono cresciuti a dismisura. Solo nel mese di Marzo del 2009, si parla infatti di un incremento dei volumi di spam del 141%. I report delle minacce diffuso da McAfee nella scorsa settimana per il secondo trimestre del 2009, ha infatti evidenziato l’allarmante situazione che vede una espansione costante di botnet e di minacce malware auto installanti.
Sono più di 14 milioni di computer ad essere colpiti da botnet e dai criminali informatici con una crescita continua media del 16% al mese.
I ricercatori di McAfee, hanno inoltre comunicato che nell’arco di 30 giorni, il malware AutoRun ha infettato più di 27 milioni di file. Questo malware sfrutta l’Autorun di Windows e si diffonde tramite le pen drive ed i lettori MP3 portatili. Il tasso di rilevamento supera del 400% il caro vecchio work Conficker che aveva il record di infezioni nel mondo. Questo aumento è dovuto soprattutto all’uso on line dei nostri computer.

La Chiesa Inglese: “Stop ai mezzi di comunicazione di massa”

Nuova tegola per i social network e per tutti i mezzi di comunicazione di massa. Questa volta, la protesta contro lo stesso arriva da Londra, dove la Chiesa britannica ha dichiarato una guerra aperta ai mezzi di comunicazione di massa come e-mail ed SMS, oltre che ai noti Facebook e MySpace. Ad iniziarla è stato l’arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols, che con questa battaglia contro i mezzi di comunicazione di massa cerca di migliorare il mondo, probabilmente senza considerarne le catastrofiche conseguenze per l’informazione e la comunicazione sociale.
Secondo l’arcivescovo, i social network in particolare, sarebbero la prima causa per i ragazzi di andare alla ricerca di relazioni provvisorie e poco durevoli, dove la quantità è più importante della qualità.

Sempre più diffusi i network sociali amatoriali

All’ombra del grande Facebook, molte sono le piccole idee “imprenditoriali” nate per cercare di avviare una attività redditizia tramite un social network. I piccoli siti di social network si stanno diffondendo a macchia d’olio, seppur con la propria piccola e ristretta categoria di visitatori.

Sicuramente, lo sviluppo di queste reti sociali è dovuto anche a strumenti di semplice utilizzo tipo Ning.com che permette agli utenti tramite un Wizard, la costituzione di un sito di buona fattura. Inoltre, si aggiunge a questo portale web, anche l’aggregatore di opinioni Sodahead ed il sito di creazione fan: Fanpop, che nell’ultimo anno hanno registrato incrementi di utenza che toccano i 3 milioni di visitatori unici.

Palazzo Chigi si scontra con i social network?

La notizia di ieri, aveva colpito tutti i dipendenti e tutti coloro che hanno una postazione computer con possibilità di connessione ad Internet di Palazzo Chigi. Dal primo pomeriggio, fino a tarda serata, infatti, due siti web tra i più famosi social network del mondo (parliamo di Facebook e di YouTube), non sono stati visibili dagli utenti del Palazzo. Immediatamente la diffusione (infondata ufficialmente) della notizia che il comparto tecnico di Palazzo Chigi, dopo precise direttive abbia volontariamente oscurato i due siti Internet per gli utenti del Palazzo.
La voce circolata, è che la decisione sia partita dal Ministero della Pubblica Amministrazione e questa pratica è stata l’unica eseguibile, per permettere la riduzione dei nullafacenti. Tecnicamente, un nuovo mezzo legato alla “Battaglia ai fannulloni” lanciata tempo fa dal Ministro Renato Brunetta.

I “redditi” dei social network

Cominciamo la nostra settimana tirando delle conclusioni sulle entrate monetarie, che i realizzatori di social network volevano realizzare sin dall’inizio della creazione dei loro progetti. La domanda economica su questi prodotti è sempre più in declino, mentre continua a crescere in maniera esponenziale quella di utenza. Fatto sta che un hacker americano professionista, la scorsa settimana è riuscito ad accedere ad alcuni importanti documenti economici (pubblicati e subito rimossi dal suo blog), i quali erano segno evidente di uno scambio mail a sfondo contabile di uno degli alti dirifenti di Twitter.

Ciò che è saltato agli occhi, è un allegato di un foglio di calcolo che illustrava un andamento dal reddito per un raggiungimento entro il 31 Dicembre del 2010 di oltre 140 milioni di dollari.

Nasce il Social Talent Network: Sognando Sanremo

Si chiama Sognando Sanremo ed è un progetto ideato da Dino Vitola che con lo slogan “se non diamo spazio ai nuovi talenti, lo spettacolo finisce”, ha inaugurato il nuovo Social Talent Network. Dino Vitola, produttore ventennale del Festival di Castrocaro e vicino alle più grandi star italiane ed internazionali, ha lanciato questo messaggio alla grande rete per tutti gli aspiranti artisti e persone che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo.
Lo hanno chiamato il Social Talent Network, ed è considerato un boom a seguito del fatto che dopo 2 settimane dalla pubblicazione on line, sono oltre 2.000 gli iscritti che hanno aderito all’iniziativa con entusiasmo da tutto il territorio italiano.

E’ tecnicamente un Festival on line seguito da personaggi quali i professionisti dello spettacolo oltre che tutor e selezionatori.
Dino Vitola ha commentato l’apertura dicendo che: “I nuovi talenti vanno scoperti ma anche coltivati. Non credevo che esistesse un mondo così grande e un sistema di comunicazione così efficace come quello della rete, dove speriamo di pescare le nuove leve dello spettacolo. Diamo finalmente spazio al  nuovo nello spettacolo come nel lavoro, nello sport come nella vita, nella speranza e nei sogni“. Questo dice il talent scout di Vasco Rossi, di Zucchero, di Laura Pausini e di Eros Ramazzotti.

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