Facebook ruba numeri dalla rubrica

 

 

Il capitolo Facebook – privacy, si aggiorna di nuovi dettagli non positivi per il social network in blue. Questa volta, siamo legati principalmente alla possibilità offerta a molti utenti smartphone di appoggiarsi alla propria connessione 3G, per far interagire il proprio mobile device con il social network. Probabilmente dopo aver compreso un po’ di cose in più, molti saranno gli utenti che smetteranno di utilizzare il social network legato alla rubrica.

Londra: incitavano alla rivolta su Facebook, arrestati due ragazzi

Due ragazzi sono stati arrestati e condannati a quattro anni di carcere per aver tentato di organizzare nuovi disordini a Londra durante la rivolta. Jordan Blackshaw e Perry Sutcliffe-Keenan, rispettivamente di 20 e 22 anni, si servivano di Facebook per fomentare la rabbia dei coetanei e progettare nuovi scenari di guerriglia urbana nella contea di Cheshire. Scoperti, i due sono stati arrestati e condannati a 4 anni di carcere.

Secondo il Guardian , Blackshaw aveva creato un evento su Facebook chiamato Smash Down Town Northwich. Sutcliffe-Keenan invece aveva creato una pagina fan per indurre alla sommossa a Warrington. Fortunatamente, nessuna di queste iniziative virtuali ha portato a conseguenze reali, ma la polizia ha deciso di procedere comunque all’arresto per inviare un messaggio forte alla comunità. La paura è che i nuovi media, come Facebook e i social network, forniscano supporto alle attività criminali.

Facebook ‘vale’ 66,5 miliardi di dollari

Facebook ha una valutazione pari a 66,5 miliardi di dollari sul mercato secondario. È quanto riporta oggi il Financial Times in occasione della vendita dello 0,2% circa del pacchetto azionario complessivo della famosa omonima società del social network da parte di Interpublic Group, azienda di comunicazione di McCann Erickson che ha ceduto quasi la metà della sua quota di partecipazione ad un anonimo acquirente per la cifra di 133 milioni di dollari.

Il valore di Facebook continua dunque ad aumentare: sul mercato secondario ha infatti quintuplicato la propria cifra in meno di due anni, seppur quest’ultima stima si aggira su numeri decisamente inferiori a quelli annunciati nel corso delle ultime settimane dalla rete americana Cnbc, che parlava addirittura di un valore superiore ai 100 miliardi di dollari.

Romanzi Brevi su Facebook

 

 

Il social network più frequentato del mondo, si trova sulla cresta dell’onda, anche come scenario e base per l’avvio di una serie di iniziative legate al mondo della cultura. Oggi vi andiamo a parlare di una simpatica iniziativa che conta un bel po’ di utenti, circa 12.000.
Stiamo parlando di Romanzi Brevi, una pagina aperta nell’Ottobre del 2010, che nasce da un’idea di Luca Lorenzini, 35enne copywriter milanese di origine senese.

Yahoo Image Search cerca anche nelle foto di Facebook

Yahoo Image Search Facebook

Yahoo ha rinnovato il suo strumento di ricerca delle immagini, adesso infatti il tool permette di cercare le foto “scavando” anche nei profili Facebook.

In Yahoo Image Search basta selezionare il tab “Facebook” per ricercare immagini nei profili degli utenti che hanno deciso di rendere pubblica la condivisione delle foto.

In spiaggia con Facebook

 

 

Sole, mare e Facebook. Un tris indispensabile per l’italiano medio e per la sua estate del 2011. Si tratta del risultato di una indagine condotta in questi giorni dal Codacons e che ha visto come protagonisti, gli spiaggianti italiani sulla rovente sabbia del Bel Paese. Sembra proprio che Facebook sia l’amico insostituibile, colui che accompagna i bagnanti nella tintarella e tra una partita di beach volley e l’altra.

Come eliminare la barra di ricerca Facemoods dal nostro browser

Facebook è sempre più amato, ed è logico che molti utenti desiderino aggiungere funzionalità aggiuntive al social network preferito, come skin o faccine animate per la chat. Proprio per questo è nata l’estensione FaceMoods, per aggiungere emoticons, smileys e animoticon gratis alla bacheca e alla chat di Facebook.

Unica pecca, FaceMoods aggiunge una fastidiosa barra di ricerca a Chrome, Firefox e Internet Explorer. Vediamo come possiamo liberarcene. Innanzitutto bisogna disinstallare il programma, perciò andate in Pannello di controllo -> Programmi e cancellate le voci relative alla FaceMoods Toolbar. Poi facciamo ordine anche nel browser.

Op Face.Book: distruzione di Facebook

 

 

Sembra quasi una minaccia, un comandamento, o peggio, il nuovo crack finanziario delle borse mondiali. Stiamo parlando di Op Face.Book, ovvero, l’attacco che secondo i rumors, il 5 Novembre del 2011, distruggerà una volta e per tutte il social network di Mark Zuckerberg, Facebook.
Troppi giorni, troppe voci insistenti su questo presagio di sventura per il giovane imprenditore statunitense, che vede mettere sotto tiro il proprio impero e la propria “reggia” virtuale. Secondo queste insistenti voci, ad attaccare il social network, sarà uno dei gruppi di hacker informatici più noti al mondo, ovvero, gli Anonymous, celebre gruppo che già di recente avevamo visto agire per difendere WikiLeaks.

Studio: utilizzare eccessivamente Facebook può portare a disturbi psichici negli adolescenti

Considerando il sempre più crescente utilizzo delle risorse di social networking e, in primis, di Facebook, esaminare gli effetti che ne derivando da un impiego costante appare tanto interessante quanto, al tempo stesso, doveroso.

Proprio per tale ragione gli studi che pongono l’attenzione su Facebook e sui suoi iscritti vanno, giorno dopo giorno, ad incrementarsi permettendo quindi di comprendere nel migliore dei modi le svariate dinamiche del ben noto social network in blu e le sue eventuali ripercussioni sull’uomo.

La Facebook Life diventerà la nostra Real Life?

Avete mai riflettuto su quanto è strana e bizzarra la nostra vita virtuale? Pensateci su e immaginate cosa accadrebbe se le cose che facciamo ogni giorno su Facebook provassimo a ripeterle anche nella vita reale. Probabilmente verremmo presi per pazzi. Se non ci credete vi invitiamo a spegnere il PC, a uscire di casa, e a fermare degli sconosciuti chiedendo loro l’amicizia, o invitandoli a guardare il vostro album di foto. Se siete fortunati, forse ci rimediate solo un ceffone.

Lo stesso discorso vale per Twitter. Cominciate a seguire un tizio per strada, con la scusa che lo trovate interessante, e tempo dieci minuti arriverà la polizia. Eppure nel social network queste attenzioni sono considerate del tutto normali, e chi le riceve è sempre molto contento. Ma le stesse cose nel mondo reale sono giudicate una follia.

Studio: il riconoscimento facciale di Facebook e le problematiche ad esso associate

Il riconoscimento automatico dei volti è una tra le ultime funzionalità annesse al tanto amato social network in blu ma, così come sottolineato dalla vicenda che ha avuto luogo alcuni giorni addietro, tale feature, per quanto comoda possa risultare, potrebbe però implicare non pochi rischi per quanto concerne la privacy degli iscritti a Facebook.

Le autorità tedesche hanno infatti messo in evidenza la problematica in questione chiedendo al team di Facebook di adeguare tale funzionalità alla legislazione nazionale ed europea in materia e, in caso contrario, di avviare il processo di disattivazione.

Vasco Rossi, il nuovo attacco a Ligabue divide i fan su Facebook

Vasco Rossi ha sferrato un nuovo attacco a Ligabue, dopo la nota polemica in cui il rocker di Zocca invitava l’amico/rivale a mangiare molta polenta prima di confrontarsi con lui. Ma se la volta precedente l’episodio era stato minimizzato riportando tutto a una provocazione scherzosa, stavolta non sembrano esserci dubbi sulla sincerità delle parole del Blasco.

Vasco Rossi ha pubblicato sulla sua pagina Facebook uno stralcio dell’intervista rilasciata a Red Ronnie dove dice senza peli sulla lingua quello che pensa di Liga.

Penso che sia un bicchiere di talento in un mare di presunzione.

L’intervista uscirà a settembre in versione integrale, ma questo piccolo assaggio è stato sufficiente a gettare benzina sul fuoco.

La Germania si scaglia contro il riconoscimento automatico dei volti su Facebook

La Germania, da alcune ore a questa parte, sta dando vero e propri filo da torcere a Facebook che a causa della funzionalità adibita al riconoscimento automatico dei volti sembrerebbe violare la privacy di uno straordinario quantitativo di utenti tedeschi iscritti, appunto, alla rinomata risorsa di social networking.

Ad esporre a gran voce la problematica è stato Johannes Caspar, supervisore tedesco per la protezione dei dati personali, che ha appunto posto l’accento sul fatto che la tecnologia sfruttata per il riconoscimento automatico dei volti potrebbe essere impiegata abusando della privacy degli utenti in modo inaccettabile.

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