Tutto sul Social Network del momento: Facebook. Come trovare amici su Facebook, come non farsi fregare l’identità e tutte le news sul SN fondato da Mark Zuckerberg
Microsoft integrerà il supporto a Facebook nel futuro Office 15, la suite da ufficio più diffusa del mondo potrà interfacciarsi con il social network più popolare, per condividere documenti con un clic o sincronizzare i contenuti con il proprio account.
Al momento non abbiamo informazioni precise riguardo la compatibilità di Office 15 con Facebook, del resto manca ancora moltissimo tempo all’uscita del programma, che dovrebbe vedere la luce in autunno.
Smartphone e social network, un binomio vincente che sta facendo crescere sempre di più gli utilizzi della tecnologia nel mondo dei giovani e dei meno giovani. Dall’unione di due tecnologie (una nuova ed una più vecchia) si possono però trovare interessanti riscontri per gli utenti che vogliono divertirsi sempre in mobilità ad essere in contatto con i propri amici.
La nuova tecnologia sicuramente è rappresentata dal social network, in continua evoluzione e nello specifico oggi prenderemo a riferimento Facebook. Una tecnologia un po’ vecchiotta ma sempre efficace e sulla cresta dell’onda sono gli SMS di cui i cellulari ne inviano decine al giorno.
Oggi vediamo insieme passo passo, come potere utilizzare i vecchi e cari SMS insieme a Facebook per essere sempre in contatto con i nostri amici.
Warner Bros ha aperto una nuova era, inaugurando la trasmissione video in diretta streaming su Facebook, ovviamente i colossi dell’intrattenimento non sono rimasti indifferenti al successo generato da questa iniziativa, ed ecco che ora si vedono i primi tentativi di cavalcare il fenomeno.
La Major League Baseball ha infatti deciso di trasmettere tutti i match della nuova stagione (in partenza nel mese di aprile) in diretta streaming su Facebook, al momento è possibile vedere le partite di preseason in maniera completamente gratuita dalla pagina ufficiale della MLB.
Alcuni giorni fa aveva fatto la sua comparsa sul web, per poi essere posta, in bella vista, direttamente nelle case degli accaniti navigatori della grande rete, una simpatica action figure dedicata a Mark Zuckerberg.
Tuttavia, al fine di prevenire l’incorrere in eventuali azioni legali, la M.I.C, l’azienda produttrice del gadget, aveva assegnato al pupazzetto il nomignolo di “Poking Inventor” piuttosto che quello effettivo del ben noto fondatore di Facebook.
L’espansione del progetto Deals continua, e Facebook adesso sembra puntare in modo più aggressivo sulla promozione di questo nuovo servizio. Ricordiamo che con Facebook Deals sarà possibile usufruire di sconti individuali o di gruppo (per esempio invitando gli amici a fare shopping) loggandosi a Places con il cellulare quando si entra nei negozi convenzionati.
Ma adesso sulla pagina di Deals è presente un nuovo tipo di banner che invita gli utenti a sottoscrivere al servizio. Il banner include funzionalità simili al “mi piace” di Facebook. Da oggi, infatti, quando ci si iscrive al programma Deals, sul nostro profilo e sul feed della homepage troveremo un link che reclamizza il servizio, e invita gli amici a iscriversi. In più, con la sottoscrizione, sarà possibile ricevere aggiornamenti locali sulle offerte della tua città.
La Guardia di Finanza è uno dei corpi dello stato più attivi dal punto di vista dei controlli. Sembra infatti che oltre ai controlli nella vita reale, le fiamme gialle siano pronte a cominciare a svolgere il proprio servizio anche sul web nel mondo virtuale. La notizia annunciata a metà dell’anno scorso è infatti diventata realtà: il Fisco, effettuerà un controllo su tutti i contribuenti, non solo basandosi sui due parametri più diffusi come il redditometro e lo spesometro, ma anche attraverso il social network Facebook.
Il sito realizzato da Mark Zuckerberg, quindi, farà si che le autorità statali possano fare ulteriori accertamenti sulle posizioni fiscali dei contribuenti, oltre che reperire delle maggiori informazioni sugli evasori presunti. L’Agenzia delle Entrate in un comunicato per il lancio del progetto, spiega che in dettaglio, Facebook insieme ad altri social network verranno utilizzati per le attività di accertamento, oltre che per instaurare una nuova forma di dialogo con i cittadini per portarli a conoscenza di novità.
Questa storia arriva dalla lontana Australia, una ragazza di 16 anni ha dovuto annullare la sua festa di compleanno a causa di un invito pubblicato su Facebook. La giovane ha creato un evento per invitare gli amici alla sua festa di compleanno, il problema è che l’invito non è stato reso privato.
Essendo pubblico, l’evento è rimbalzato di bacheca in bacheca, in poche ore gli invitati hanno raggiunto quota 200.000, la ragazza inoltre ha inserito indirizzo e numero di telefono nei dettagli dell’evento, inutile dire che il suo cellulare è stato bombardato di chiamate.
Proprio ieri vi abbiamo parlato di cronaca e Facebook, ed oggi stesso torniamo a battere sullo stesso argomento. Con gioia possiamo parlare di notizie che però vedono il social network come fonte risolutrice di storie che potrebbero essere andate male e che invece sono andate a lieto fine.
Quest’oggi parliamo di una storia avvenuta in Sicilia e nello specifico a Ragusa.
Qui la Polizia, ha salvato una donna che ha tentato il suicidio dopo avere ingerito più di 20 pillole di ansiolitici misti. La sua volontà era stata espressa proprio sul social network, con a seguito una chiara volontà che parlava di voglia di uccidersi. L’accaduto risale a sabato della scorsa settimana, anche se i media e le stesse forze pubbliche, lo hanno reso pubblico soltanto oggi.
Considerando l’enorme quantitativo di dati, sopratutto in campo amoroso, che, giorno dopo giorno, vengono condivisi su Facebook, accade sempre più spesso che informazioni di questo tipo tendano a passare sotto gli occhi vigili di ex consorti ancora invaghiti o pseudo innamorati che, in modo attento e trepidante, analizzano i dati ottenuti.
Sono dunque questi i presupposti in base ai quali Facebook, il tanto amato social network, secondo gli ultimi studi condotti in Gran Bretagna, andrebbe a configurarsi come uno tra i principali mezzi di comunicazione attualmente esistenti sul quale, purtroppo, si basano la maggior parte degli atti di stalking che, contrariamente al luogo comune, negli ultimi tempi vedono come principali vittime gli uomini.
Facebook sempre in prima linea come promoter delle novità dell’anno, a partire dal gossip, alla comunicazione degli eventi (belli o brutti che siano) oppure passando per la consacrazione di divi nostrani che hanno voglia di emergere. Ancora una volta però, oggi ci troviamo a parlare del social network in blue per una novità che da qualche giorno sta emozionando i fedeli cattolici cristiani di mezzo mondo. Stiamo parlando della nuova pagina ufficiale di Facebook di Giovanni Paolo II. Il Pontefice scomparso nel 2005, infatti, a meno di due mesi dalla sua beatificazione che si terrà in Piazza San Pietro a Roma, già è presente su Facebook con una sua pagina personale.
Sarà che stiamo parlando di uno dei Papi più amati di tutti i tempi, ma la Santa Sede non ha esitato un attimo ad approvare la pagina sul social network del Pontefice. La cura ufficiale è stata affidata a Radio Vaticana, insieme al Centro Televisivo Vaticano. Sulla pagina web si possono e si potranno trovare delle foto, dei video clip, file audio, link e tanti altri contenuti multimediali dedicati al periodo di pontificato di Giovanni Paolo II.
Oggi parliamo di sicurezza sui social network e soprattutto della protezione dai così detti attacchi DDoS. Ad aiutarci in questo percorso sono gli ingegneri di Facebook, che hanno spiegato delle interessanti novità sui propri iter di lavoro.
Gli addetti ai lavori, infatti, spiegano passo passo sul blog del social network, cosa sta accadendo in questi giorni nella sede di Palo Alto, durante l’implementazione nel codice del social network del HTML 5. Inoltre, si parla anche del lavoro quotidiano fatto per mantenere il sito attivo ed accessibile e non pesare troppo sugli utenti durante gli aggiornamenti di piattaforma. Discusso dagli esperti è stata anche la strategia che la stessa Facebook Inc. utilizza per ridurre tutti i possibili attacchi DDoS, che risultano all’ordine del giorno in casa Facebook, tanto da toccare il numero di oltre 400 giornalieri (ovviamente non del tipo DDoS).
Le condizioni d’uso di Facebook vietano ai minori di 13 anni di iscriversi al social network, eppure, secondo una ricerca svolta negli Stati Uniti, sarebbero più di tre milioni e mezzo (3.6 milioni per la precisione) gli iscritti con meno di 13 anni.
Ed in effetti quante volte ci siamo imbattuti in commenti scritti da bambini di 9-10 anni? Bambini che non potrebbero usare Facebook, eppure sono iscritti ed interagiscono liberamente con gli altri utenti.
Nelle ultime ore altre accattivanti novità hanno investito Facebook, questa volta, per la gioia di un ampio numero di utenti, andando ad interessare la questione “commenti” e quella “tag”.
Infatti, a partire da questo momento, tutti gli utenti iscritti al noto social network potranno usufruire di ulteriori opzioni relative al tagging avendo ora la possibilità di taggare, direttamente nei commenti, amici, pagine ed eventi, rivelandosi dunque una feature particolarmente utile in una gran varietà di circostanze.
La popolare applicazione Facebook Causes in pochi giorni ha contribuito a raccogliere più di 31.000 dollari per aiutare il Giappone devastato dal terremoto e dallo tsunami. Il denaro raccolto è stato donato da circa 900 persone, con l’aiuto di 2.929 sponsor e testimonial famosi.
Venerdì mattina, c’è stata una prima massiccia diffusione di Causes su Facebook per contribuire alla raccolta fondi messa in piedi dalla Croce Rossa e da Save the Children per aiutare i superstiti del terribile sisma. Gli appelli indicavano un obiettivo di raccolta fondi fissato a 50.000 dollari, e come si può vedere dalle prime cifre, gli utenti Facebook non sono certo rimasti indifferenti. Per continuare a motivare le persone, i nomi dei donatori e l’ammontare dei loro contributi sono stati pubblicati sia su Facebook che sulla pagina web dell’organizzazione umanitaria, ma è comunque possibile fare donazioni anonime.