Facebook, sotto accusa per evasione fiscale nel Regno Unito

Facebook evasione fiscale Regno Unito

Di aziende, da quelle più grandi a quelle più piccole, che evadono legalmente il fisco se ne è sentito parlare più volte e sopratutto nel settore dell’IT.

Il più recente esempio è rappresentato da Facebook poiché stando a quanto riportato da una recente indagine sul quotidiano Independent è stato scoperto che il social network in blu di Menlo Park paga soltanto 238 mila sterline di tasse in Gran Bretagna pur realizzando un fatturato pari a 175 milioni di sterline.

Twitter: 10 milioni di utenti sono inglesi

Stando a quelli che sono gli ultimi dati resi noti dallo stesso team di Twitter il noto servizio di microblogging lanciato nel 2006 da Jack Dorsey può ora contare su ben 10 milioni di utenti attivi, ovvero quelli che, per meglio intenderci, pubblicano regolarmente nuovi tweet, soltanto nel Regno Unito.

Tenendo conto di ciò l’Inghilterra va quindi a configurarsi come la quarta nazione dopo Stati Uniti, Giappone e Brasile avente il più alto tassto di utilizzo dei social network e, in questo caso specifico, di Twitter e non è un caso quindi che circa una persona su sei risulti iscritta al celebre servizio di microblogging.

Come seguire il matrimonio di William e Kate sui principali social networks

Per chi ha un’anima romantica, il matrimonio di William d’Inghilterra e Kate Middleton è l’evento dell’anno, quello da seguire minuto per minuto, magari in diretta Tv. Ma se per motivi di lavoro non vi è possibile accendere la televisione o almeno la radio, ci sono dei canali alternativi per ricevere gli ultimi aggiornamenti sulle nozze più attese. Vediamo quali sono e come fare per essere sempre aggiornati sulle novità.

YouTube: Inizia alle 9 del mattino (ora italiana) del 29 aprile, la diretta del matrimonio reale dall’Abbazia di Westminster. Per seguirlo dovete andare su The Royal Channel, canale ufficiale della monarchia inglese. Tramite il canale, è anche possibile caricare un video con gli auguri ai futuri sposi.

Facebook: Per ricevere gli aggiornamenti via Facebook, è sufficiente diventare fan della Pagina Ufficiale della Monarchia Inglese e commentare l’evento. E cliccando su Royal Wedding Stories potrete raccontare come vi state preparando all’evento, e augurare ai due giovani tanta felicità.

Si lamenta dello stipendio su Facebook e viene licenziata

Licenziata Facebook

Questa storia arriva dall’Inghilterra, dove una donna di 37 è anni è stata licenziata per essersi lamentata del suo stipendio su Facebook. Stephanie Bon lavorava come responsabile delle risorse umane per il gruppo bancario Lloyds TSB, l’impiegata aveva aggiornato il suo profilo scrivendo “l’amministratore delegato di Lloyds riceve 4.000 sterline l’ora. Io solo 7.”

Il commento però è stato subito letto dai colleghi ed ovviamente anche dai dirigenti del gruppo bancario, che prontamente hanno licenziato la donna, perchè le sue parole hanno danneggiato gravemente l’immagine dell’azienda.

Facebook: vescovo inglese spettegola sul principe William e viene sospeso

Facebook strumento del demonio? Sembrerebbe proprio di sì, visto quanto imbarazzo sta creando il social network, quando a servirsene sono gli uomini di Chiesa. All’inizio c’era il reverendo coinvolto in uno scandalo sessuale, e adesso abbiamo anche il vescovo pettegolo che scrive post al veleno sul principe William.

Ma anche stavolta la storia è finita male, così Pete Broadbend, vescovo della Chiesa d’Inghilterra, è stato sospeso dal suo incarico a causa di una serie di commenti negativi su Facebook a proposito del recente fidanzamento tra il principe William e la borghese Kate Middleton.

La polizia inglese sbarca su Twitter

Polizia inglese

Il capo della polizia di Manchester (Inghilterra) ha preso una decisione piuttosto curiosa, ovvero quella di pubblicare su Twitter tutte le chiamate ricevute ogni giorno.

Avete capito bene, le chiamate ricevute dalla polizia saranno registrate e poi pubblicate su Twitter. Il motivo? Far capire a politici e gente comune che il lavoro del poliziotto non è propriamente come si crede.

Facebook: bimbo di 6 mesi con una sigaretta

bimbo sigaretta

 

 

Nasce come una burla, una sorta di scherzo, ma le segnalazioni alla sua fotografia pubblicata su Facebook fioccano da tutte le parti e soprattutto dai suoi amici virtuali. E’ la storia di una madre della Gran Bretagna di soli 18 anni, di nome Rebecca Davey, che si è “beccata” un po’ di segnalazioni alla polizia del web per avere messo come foto del suo profilo di Facebook, il suo piccolo bimbo di sei mesi con una sigaretta in bocca.

 
Ad occuparsi del caso, gli agenti della Essex che si sono subito recati alla dimora della ragazza in Southend e dopo una interrogazione durata un bel po’, hanno deciso che attualmente non c’è motivo di preoccupazione per la salute del bambino, ma allo stesso tempo si sono preoccupati di segnalare il caso ai servizi sociali che hanno immediatamente avviato una indagine su Rebecca.

J.K.Rowling: anche lei si aggiunge a Twitter

harry-potterE’ anche questa una magia? No, è la realtà: J.K.Rowling si è appena iscritta  su Twitter. La famosissima scrittrice della saga di Harry Potter potrà finalmente dedicare due battiti di tastiera tra un libro all’altro ai propri fan. Si, proprio due, perchè ha dichiarato espressamente che la sua priorità attuale è scrivere a penna e che si è iscritta solamente per dovere!

Ma come? – diciamo noi – solo per questo? Ma andando a spulciare nel suo profilo possiamo capire il vero motivo della registrazione. Dopo essersi resa conto che sul social network in molti avevano cercato di registrarsi sotto suo nome, J.K.Rowling ha deciso di mettere fine ai vani tentativi aggiungendosi lei stessa.

Facebook: 3 mesi di carcere per cyberbullismo

FacebookTre mesi di carcere per riflettere per come ha insultato e perseguitato una sua ex compagna di scuola. Questa è stata la sentenza della corte britannica per Keeley Houghton, ragazza inglese di 18 anni. E’ il primo caso di processo per cyberbullismo e forse non sarà l’ultimo. Si perchè proprio per il coraggio dimostrata dalla ragazza denunciatrice, altri migliaia di suoi coetanei potrebbero finalmente ribellarsi alla pressione dei bulli che li opprimono.

Tre mesi in un carcere giovanile. Le offese e le minacce erano in realtà iniziate 4 anni prima e sono continuate fino a pochi giorni. A scuola, per i bar, per strada, appena le due si incontravano, Keeley non le dava pace. Nel 2005 era arrivata anche a prendere a calci la porta di casa della malcapitata. Un odio profondo inspiegabile, che l’ha portata qualche anno dopo a picchiarla all’uscita della scuola, con conseguente espulsione dell’istituto. L’ultimo atto d’offesa è stato scrivere su Facebook:

Keeley is going to murder the bitch. She is an actress. What a ******* liberty. Emily ****head Moore.

Tutti a faccia in giù nel gruppo più pazzo di Facebook

Migliaia di persone provenienti da tutto il mondo hanno accettato la sfida di unirsi al gruppo più pazzo di Facebook per scattarsi una foto mentre stanno comodamente (si fa per dire) sdraiati a faccia in giù in un contesto pubblico, cioè in mezzo alla folla. Il gruppo si chiama The lying down game, e conta più di 35mila membri per un totale di quasi 7500 fotografie.

Il gioco è nato in Inghilterra per opera di Gary Clarkson e Christian Langdon, ma grazie a Facebook si è diffuso in tutto il mondo. Le regole sono poche e semplici: bisogna sdraiarsi a faccia in giù, con i palmi delle mani verso terra e senza sollevare i piedi dal pavimento o altra superficie. Poi basta scattare una foto e il gioco è fatto. Naturalmente, più gente avrete intorno e più spettacolare sarà la vostra fotografia. E con un po’ di fantasia si possono inventare tanti scenari divertenti per sorprendere amici e sconosciuti.