Facebook è morto e sepolto per gli adolescenti in Europa

Facebook è morto e sepolto per gli adolescenti in Europa

Pur venendo identificato da anni come il social network per eccellenza Facebook a quanto pare ha stancato i più giovani.

Ad aver messo in risalto la cosa è stato un recente studio condotto su un campione di ragazzi europei aventi un’età compresa tra i 16 e i 18 anni. Lo studio ha evidenziato, appunto, come i giovani trovino Facebook sempre meno interessante e come tendano a mantenere i loro profili solo ed esclusivamente per restare in contatto con i parenti, per così dire, più anziani.

Facebook, in calo il numero di utenti più giovani negli Stati Uniti

Facebook

Mark Zuckerberg, nel corso della recente intervista a TechCrunch, unitamente alle rivelazioni relative alle sue intenzioni di realizzare un motore di ricerca in salsa Facebook ed a quelle di rendere disponibile quanto prima una nuova app per device Android, ha provveduto a commentare anche la recente riduzione del numero di utenti desktop avvenuta negli Stati Uniti, specie da parte degli internauti più giovani.

Nel dettaglio, stando a quelli che sono i dati forniti da ComScore presi in esame da un analista di Wall Street ad agosto dell’anno corrente il tempo che gli utenti hanno trascorso online su Facebook è calato di circa il 12%.

Padre Antonio Rungi, consiglia no alla rete per Natale

Padre Antonio Rungi

 

 

 

Il teologo napoletano, ha lanciato un appello, o a detta sua, un invito a tutti i ragazzi, ed ai giovani della rete. Egli ha invitato tutti “a non utilizzare per l’intero periodo di Natale Internet e social network se non per motivi di lavoro, soprattutto agli studenti e a quanti in questi giorno sono più liberi e non sanno cosa fare durante la giornata. Si invece a recuperare in questo tempo particolare le vere e reali amicizie, quelle reali, quelle instaurate con le persone che conosciamo o sono della nostra stessa città.

 

Non ha senso chattare con amici, parenti e conoscenti se siamo nello stesso palazzo, nella stessa strada, nello stesso rione e nella nostra stessa città. E’ addirittura un’assurdità se chattiamo con le persone che sono nella nostra stessa abitazione o palazzo. Cosa umana e giusta è che incontriamo le persone dal vivo perché il periodo natalizio non è un tempo di virtualità, ma di realtà, di concretizzazione di azione, di incontri veri, di servizio a chi effettivamente necessita del nostro aiuto e del nostro conforto“.

Facebook dice no alla metro di Parma

Metropolitana di Parma

Sta diventando il mezzo di democrazia per eccellenza. Facebook continua a mettersi “in campo” come “terreno di gioco” per le lotte e le battaglie civili nei confronti delle ingiustizie definite tali dalla società. Di recente, il noto social network sta lavorando anche ad un nuovo dibattito: quello sulla metropolitana di Parma.

Su Facebook infatti, è nato di recente un gruppo dal titolo “No alla metropolitana di Parma! Mettiamoci la faccia!”, disponibile all’indirizzo http://www.facebook.com/group.php?gid=139601684086&ref=mf, che è riuscito ad ottenere una intera pagina sul quotidiano Polis per la sua campagna mediatica di sesibilizzazione.

Netlog supera i 50 milioni di utenti

netlog

Mentre Facebook raggiunge i 300 milioni di utenti grazie soprattutto ad una larga fetta di popolazione che va dai 30 ai 40 anni, la community di Netlog supera la soglia dei 50 milioni grazie soprattutto ai giovanissimi.

Netlog è un social network dedicato ai giovani, molto frequentato da ragazzi e ragazze che vanno dai 14 ai 24 anni di età, con una community molto attiva che nell’ultimo periodo è cresciuta con un ritmo di un milione e mezzo di membri in più al mese, tanto che il numero di iscritti oggi è superiore alla popolazione dell’intera Spagna.

Parole dure contro Twitter da Morgan Stanley: a dirle è un ragazzino

Chiara, diretta e concisa. Così si presenta una relazione scritta da un ragazzino di 15 anni, stagista presso la banca di investimenti Morgan Stanley. Tutto quello che gli avevano assegnato era semplicemente fare un’analisi sui media più utilizzati da adolescenti come lui, e così ha fatto. Quello che ne è riemerso è che, a differenza dei soliti discorsi di numeri di visitatori unici al mese, utenti attivi, ecc Twitter non è molto utilizzato come Facebook. Anzi, dai ragazzini non sarebbe nemmeno valutato in quanto – come afferma lo stesso ragazzo – dopo aver compreso che il proprio profilo non è seguito, gli adolescenti comprendono che l’account è inutile e non lo seguono più. L’unico che pare fare furore è il solito Facebook. Ma entrambi non sono gli intrattenimenti prediletti.

Facebook complice di una tristezza

Siamo alle porte di Leno, vicino Sondrio ed è qui che si è svolta l’ennesima tragedia dovuta alla serie “diamo confidenza agli sconosciuti”. La storia di una 22enne di Sondrio, che negli ultimi mesi, aveva tanto a cuore una nuova amicizia multietnica sbocciata su Facebook. Un’amicizia con un coetaneo marocchino incensurato e residente ad Urgnano, vicino il confine con Bergamo. Venerdi pomeriggio, i due giovani decidono di comune accordo di incontrarsi, dopo mesi di chat, ed ecco che il marocchino Y.T., avrebbe attirato la giovane in casa di un suo connazionale che non era nell’edificio per portare a termine il suo losco piano di sfruttare a pieno la fiducia della ragazza avutasi nei mesi trascorsi su Facebook tra commenti carini e scambio di messaggi.