Skype e Microsoft, l’acquisizione è ostacolata da italiana Messagenet

Problemi in arrivo, o almeno così pare, per Microsoft, per Skype e, nello specifico, per il processo di acquisizione che lega la nota zienda di casa Redmond con il celebre clienti VoIP poiché, stando a quelle che sono le più recenti informazioni, l’italiana Messagenet, l’azienda italiana specializzata in in VoIP Messagenet, ha richiesto all’Unione Europa di bloccare il processo d’acquisto.

Il motivo? Questioni di Antitrust!

l’italiana Messagenet, infatti, ha deciso di rivolgersi alla Commissione Europea alla quale ha chiesto di verificare che il processo di acquisizione, dal valore di ben 8,5 miliardi di dollari, non violi quelle che sono le normative europee in materia di competizione.

Infatti, stando ai recenti commenti di l’italiana Messagenet e, nello specifico, di Marco Fiorentino, cofondatore dell’azienda italiana, la distribuzione di Skype unitamente al sistema operativo di casa Redmond andrebbe a risultare molto rischiosa, in particolare se si considera che Windows è presente su circa il 90% dei computer e il noto client VoIp può attualmente contare su ben 170 milioni di utenti collegati e solo nel 2010 ha totalizzato oltre 207 miliardi di minuti di conversazioni sia vocali che video.

Messagenet, inoltre, vorrebbe anche che Skype divenisse un client VoIP più aperto consentendo quindi la possibilità di agganciarsi a soluzioni rete di altri operatori.

L’italiana Messagenet, sostanzialmente, denuncia i possibili rischi per la competizione nel mercato ed i potenziali abusi di posizione dominante.

Sono lamentele queste che, in qualche modo, potrebbero andare a configurarsi come una sorta di ancora di salvezza per evitare la decisione finale e positiva relativa al processo di acquisizione che, allo stato attuale delle cose, dovrebbe essere ufficializzata il prossimo 7 Ottobre.

Circa il processo di acquisizione l’Antitrust USA aveva già espresso il suo consenso ma per quanto concerne l’Europa, invece, la situazione potrebbe risultare ben più complicata (non bisogna infatti dimenticare che, non molto tempo addietro, l’Antitrust UE ha imposto a Microsoft la ballot screen).

Via | WinRumors