La politica su Fb: Italia e Usa a confronto

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Mentre Berlusconi programma l’apertura di una sua pagina personale su Facebook ispirandosi a quelle di Obama, Sarkozy e Cameron, l’America va oltre. È stato due giorni fa proprio il Congresso degli Stati Uniti ad aprire una pagina. Il Congresso si è detto intenzionato a mostrare “come il Congresso sta utilizzando Facebook per governare e condividere informazioni con gli elettori.”

La pagina ha una bacheca accessibile ai fan e una scheda che elenca i link condivisi sulla pagina da parte di chiunque. C’è anche una scheda Risorse che include le informazioni su come usare Facebook.

Le schede più interessanti della pagina sono quelle relative alla Camera e al Senato, che presentano una collezione di pagine ufficiali per ogni politico in servizio in queste posizioni. Tuttavia non tutti i 435 membri della Camera né tutti i 100 senatori sono rappresentati, a quanto pare. Oltre ai politici veri e propri, ci sono diverse pagine dedicate ad altre commissioni particolari, come per esempio quella per la Commissione sulle risorse naturali, il Comitato economico.

Era da un bel po’ che Facebook cercava di inserirsi nelle attività del Congresso: erano proprio i dipendenti che cercavano di raggiungere i membri perché usassero il social network per la mobilitazione degli elettori. Inoltre ha creato un team specializzato nella politica, intensificando i propri sforzi di lobbying e affrontando le critiche dei senatori sulla privacy.

Nel frattempo Antonio Palmieri, che da ben diciotto anni lavora per la parte internettiana di Berlusconi, ha dichiarato che il Premier non sa navigare ma che capisce fino in fondo le potenzialità del web e che vuole (attraverso lui) arrivare a “parlare alla gente direttamente, senza mediazioni”.

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