Papa Benedetto XVI sbarcherà su Twitter il 3 dicembre

Giorni fa un portavoce di Benedetto XVI aveva comunicato che il tanto chiacchierato ingresso del Papa su Twitter sarebbe sicuramente avvenuto entro la fine dell’anno corrente senza però fornire ulteriori dettagli a riguardo.

Da alcune ore a questa parte il vescovo di Roma ha finalmente provveduto a rendere nota la data esatta del suo debutto sul celebre servizio di microblogging che, così come reso noto, avverrà l’oramai prossimo 3 dicembre.

Il debutto avverrà con un’apposita conferenza stampa e Papa Benedetto XVI aprirà ufficialmente il suo profilo anche se al momento per quanto riguarda il nome che verrà utilizzato non è stata fornita ancora alcuna info.

Onde evitare confusioni con i già esistenti fake e con gli innumerevoli altri che, inevitabilmente, verranno creati sarà sicuramente effettuato il processo di validazione dell’account per i personaggi pubblici previsto da Twitter con la conseguente aggiunta del classico bollino blu.

Nonostante l’annuncio è comunque abbastanza difficile riuscire ad immaginare Papa Ratzinger alle prese con device tecnologici come, ad esempio, iPhone e Galaxy S3, per la stesura di messaggi di testo dall’estensione massima di 140 caratteri considerando che non ha mai fatto mistero di continuare a preferire, nonostante l’era moderna e l’avvento in massa di dispositivi tech di varia tipologia, le ben più classiche carta e penna.

Padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, ha tuttavia definito la presenza del Papa su Twitter come ecclesiale e non personale ma che, al di là delle definizioni segna comunque un passaggio molto importante nei sistemi di comunicazione adottati dal Vaticano.

Il pontefice, in ogni caso, non risponderà né parlerà personalmente, o almeno così dovrebbe essere, con gli utenti iscritti a Twitter che tenteranno a mettersi in contatto con il Papa.

Da notare che Ratzinger aveva già scritto un tweet, da un iPad, a giugno del 2011 in occasione del lancio di un portale del Vaticano.

Via | La Repubblica