Sesso? No grazie è meglio Facebook

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Tutti amano Facebook e lo sappiamo. Ma chi immaginava che il social network blu fosse anche meglio del sesso? Eppure le cose stanno così, prendiamolo come un segno dei tempi e rassegnamoci.

Oggi il bisogno di passare almeno cinque minuti al giorno su Facebook, Twitter, o altri social media è diventato talmente forte da eguagliare o addirittura superare il bisogno di mangiare, fumare o di fare l’amore. Ce lo rivela un recente studio dell’Università di Chicago, dove l’impulso di accedere a Facebook è stato messo a confronto con altri impulsi, per così dire, “primari” come mangiare, bere, dormire, e fare sesso.

Sul piatto della bilancia sono finite anche tentazioni meno necessarie, ma comunque irresistibili, come fumare. E nonostante tutto, la “voglia di Facebook” si è dimostrata più forte, e ha superato di gran lunga sia il vizio del fumo, sia il desiderio di fare l’amore.

I ricercatori hanno preso in esame soggetti volontari di età compresa tra i 18 e gli 85 anni per monitorarne i desideri e bisogni, chiedendo loro di dare un voto a ognuno di questi impulsi, su una scala che andava da “forte” a “irresistibile”. Ne è venuto fuori che per la maggior parte dei soggetti resistere alla tentazione di andare su Facebook, Twitter e altri social network era più difficile che resistere alle avances di una bella donna o di un affascinante sconosciuto.

Secondo Wilhem Hofmann, autore dello studio, questo bisogno di Facebook è così forte proprio perché questo social è oramai alla portata di tutti, e accessibile da qualsiasi dispositivo. Insomma si può paragonare Facebook a una fidanzata sempre pronta e disponibile in ogni situazione, ovunque ci troviamo. Facebook perciò offre emozioni a buon mercato, a cui è difficile, se non impossibile, dire di no.

Via | LA Times

1.590 commenti su “Sesso? No grazie è meglio Facebook”

  1. Man is said to seek happiness above all else, but what if true happiness comes only when we stop searching for it? It is like trying to catch the wind with our hands—the harder we try, the more it slips through our fingers. Perhaps happiness is not a destination but a state of allowing, of surrendering to the present and realizing that we already have everything we need.

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