Greenpeace: campagna verde su Facebook

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L’ambiente e la natura hanno bisogno di noi e nessuno slogan più significativo può essere utilizzato se non quello che Greenpeace sta utilizzando per la sua campagna sul social network Facebook: Mi piace…verde. Questa nuova campagna è indirizzata alla sensibilizzazione del cittadino sull’uso consapevole dell’energia, che già nel settore informatico, nell’ultimo decennio ha raggiunto dei risultati formidabili.

Facebook diventa così il luogo d’incontro principale per gli ambientalisti, creando una piazza virtuale con migliaia di ecologisti raccolti. Ovviamente oltre agli utenti singoli, nella piazza virtuale si sono raccolte anche tantissime Aziende di Information Technology che lottano contro il consumo energetico.

Subito dopo la chiusura di Facebook Energy Day, con la giornata dell’Earth Day, che ha superato abbondantemente i 50.000 commenti previsti sulla campagna carbon free, si continua con i nuovi impegni della più grande associazione ambientalista.

L’impegno è quello di raggiungere ben 100.000 commenti a sostegno delle energie rinnovabili, facendo si che anche Facebook grazie a Mark Zuckerberg, si decida a spendere qualcosa in più e cominci ad utilizzare solo l’energia pulita per l’automazione dei suoi server per i database. Le campagne di sensibilizzazione quindi saranno supportate oltre che da pagine di supporto sullo stesso social network, da una serie di iniziative ed eventi, che daranno anche modo di conoscere le persone che ne fanno parte.

L’idea è quindi quella di “rimuovere dai propri amici” il carbone e le altre fonti fossili rivendicando la possibilità di creare energia pulita, il tutto attraverso l’iniziativa di Facebook Unfriend Coal.

A partire dall’informazione che Greenpeace fornirà, si mobiliterà l’opinione pubblica anche verso l’adeguamento da parte delle singole case, oltre che di Facebook, per un consumo elettrico che riduca l’utilizzo del carbon fossile. La stima dovrebbe essere pari all’utilizzo dello stesso carbone attuale entro il 2020, dove però si consumerà almeno il triplo dell’energia elettrica odierna. L’industria informatica, è già pronta a mobilitarsi.

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