Facebook Security, le taglie per i cacciatori di bug

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FacebookFacebook Security è il gruppo ufficiale lanciato da Facebook dedicato a tutti gli utenti che avessero voglia e pazienza di scovare bug sul social network da segnalare prontamente alla società di Palo Alto, in cambio ovviamente di un pagamento in denaro quantificato in media dai 500 ai 7.000 dollari.

Facebook ha annunciato che l’iniziativa in oggetto, chiamata Bug Bounty e lanciata tre settimane or sono, si sta rivelando un vero e proprio successo ed ha già “costretto” la società a sborsare più di 40.000 dollari per premiare le persone che sono riuscite a scovare bug e problematiche varie in questo lasso di tempo. 

Il programma è stato lanciato per avere una via alternativa dedicata alla scoperta di bug e malfunzionamenti sul social network, il modo migliore dunque è quello di coinvolgere direttamente i consumatori che, spinti anche dalla possibilità di ricavarne qualcosa di importante in termini di economici, si sono subito messi al lavoro. I cosiddetti bug hunter, cacciatori di bug, possono intascare una cifra che parte da 500 dollari e sale a seconda dell’entità del bug o della problematica rilevata.

Un utente ha ammesso di aver guadagnato ben 7.000 dollari dopo aver segnalato ben sei bug differenti, mentre ad un altro è bastata una sola segnalazione, ma talmente importante che Facebook lo ha ripagato con 5.000 dollari.

Naturalmente, un sistema del genere non è esente da difetti. Joe Sullivan, il responsabile della sicurezza di Facebook, ha infatti reso noto sul proprio blog che diverse persone hanno fatto segnalazioni fasulle nel tentativo di intascare comunque qualcosa. Tuttavia, elogia l’utilità del programma spiegando che avere contatti con persone appassionate, aldilà dei soliti esperti di sicurezza informatica, è un modo nuovo ed innovativo per migliorare la qualità complessiva del servizio.

Nel frattempo, molti chiedono che Bug Bounty venga esteso anche alle applicazioni di terze parti e siti web che fanno parte della piattaforma Facebook. Sullivan ha però spiegato che una cosa del genere è logicamente impossibile visto l’enorme numero di applicazioni indipendenti presenti sul social network.

1 commento su “Facebook Security, le taglie per i cacciatori di bug”

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