Facebook: l’attuale situazione in borsa e il colpevole del non successo

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Facebook Borsa

Dopo il suo ingresso in borsa il titolo di Facebook ha continuato a svalutarsi, nel corso dei mesi scorsi, in maniera inesorabile sino ad arrivare a toccare il minimo storico di 17,55 dollari.

L’azienda del social network in blu più celebre al mondo ha quindi perso oltre 50 miliardi di dollari in valore di mercato.

Nonostante ciò Mark Zuckerberg, al fine di guadagnare la fiducia dei suoi investitori, ha però deciso, così come comunicato da lui stesso proprio nel corso delle ultime ore, di non vendere le proprie azioni per almeno un anno.

Scelta di Zuckerberg a parte il New York Times, mediante l’esecuzione di un’apposita indagine, ha però cercato di individuare quello colui il quale può essere identificato come l’effettivo colpevole del non successo in borsa del social network per eccellenza.

Stando a quanto reso noto la colpa sarebbe tutta, o quasi, di David Ebersman, chief financial officer di Facebook, poiché è stato proprio lui ad approvare l’aumento dell’ultimo minuto del costo delle azioni ed a decidere poi un aumento del 25% del flusso di azioni messe a disposizione del mercato.

David Ebersman avrebbe quindi dovuto meditare con maggiore attenzione in merito al prezzo d’ingresso visto che era considerato un po’ più alto rispetto alla media di altre società appartenenti al settore dell’IT.

Ovviamente parte della colpa va anche, così come già sottolineato a suo tempo, alle banche che hanno seguito l’operazione di quotazione in borsa di Facebook, prima tra tutte Morgan Stanley ma anche JPMorgan Chase e Goldman Sachs.

In ogni caso, al momento, il titolo non riesce ancora a risalire ma ciò non esclude il fatto che tra qualche tempo la situazione possa cambiare e che riesca addirittura a ritornare sopra quota 20 dollari.

A questo punto non resta nient’altro da fare se non attendere e seguire l’evoluzione della vicenda.

Via | CNET

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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