David Karp: ora vi spiego perché Tumblr è meglio di Facebook

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David Karp, il giovane fondatore di Tumblr è molto orgoglioso della sua creatura, e non soffre certo di complessi di inferiorità se qualcuno paragona il piccolo microblog a un gigante come Facebook. Il motivo, secondo Karp, è che Tumblr non può essere minimamente accostato al social di Mark Zuckerberg. Per le sue caratteristiche Tumblr è un prodotto diverso, molto più facile da usare e più originale, e per questo migliore di Facebook.

Infatti questo bizzarro ibrido di YouTube, Twitter e WordPress permette agli utenti di raggruppare foto, video e testo in un unico luogo aggiungendoci però un tocco personale grazie alla grande varietà di temi e sfondi gratis disponibili per la piattaforma. Quindi un blog Tumblr (o meglio un tumblog) diventa espressione della personalità e della creatività del suo proprietario, diversamente da come accade per le pagine Facebook, che francamente ci sembrano tutte uguali anche dopo l’introduzione dell’immagine di copertina.

A 25 anni David Karp è al timone di una start-up internet con il più alto tasso di crescita degli ultimi anni. Karp ha fondato Tumblr nel 2007, a soli 21 anni, utilizzando il PC che si trovava nella camera da letto dell’appartamento di sua madre a New York. Nelle prime 2 settimane di vita Tumblr ha registrato 75.000 iscrizioni e oggi conta quasi 50 milioni di blog attivi per un totale di 20 miliardi di post sul network che trattano gli argomenti più svariati, dalla fotografia alla musica, dalla moda alla politica.

Il successo di Tumblr è evidente. Ma quale sarà il suo futuro?David Karp ha le idee chiare in proèposito, e intende fare di Tumblr la piattaforma prediletta dai creativi e da chi vuole sentirsi unico e speciale anche  sul web, come spiega lui stesso in un recente dichiarazione.

Il progetto è costruire strumenti che permettano di aggiungere funzioni come portfolio per fotografi, video player per videomaker, e format che consentano anche a un ristoratore di creare un sito originale per il proprio locale.

Tumblr insomma punta al fattore creatività, un aspetto che Facebook non sembra tenere in grossa considerazione.

Via | Repubblica

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