Linked’in, un Social Network sottovalutato

Lo stato dei Social Media in Italia, oltre ad essere analizzato ogni giorno dagli esperti marketing che li sfruttano in ogni loro strumento, è anche oggetto di approfondimenti sociologici ed economici non indifferenti. Basti pensare al numero di nuove professioni che l’incremento dell’uso dei SM ha portato nel mondo, e, in particolare, nella società italiana.

Tra sharing e chiacchiere, alcuni Social più degli altri sono deputati anche a funzioni più serie, e tra questi è d’obbligo citare Linked’in, da pochi mesi disponibile finalmente anche in italiano, permettendo accessi maggiori anche a quel bacino d’utenza che considerava, proprio perché in inglese, il SN irraggiungibile.

Greenpeace, i Social Media salveranno il pianeta

I Social Media ci hanno aiutati moltissimo, hanno contribuito a salvare il pianeta“. Parola del direttore esecutivo di Greenpeace, Kumi Naidoo, in un’intervista rilasciata alla CNN. Così come i moltissimi brand che, da qualche tempo, si stanno avvalendo delle potenzialità del marketing sui SM per pubblicizzare prodotti o fare un po’ di buzz intorno alle campagne, anche Greenpeace ha deciso di sfruttare le innovazioni e il web per informare i consumatori su quanto avviene nel mondo, in particolare al caso Nestlè.

Naidoo ha riferito che l’aiuto e il sostegno di Youtube, Twitter e Facebook è risultato decisivo nella campagna contro la società francese Nestlè e l’approvvigionamento indebito dell’olio di palma che aveva causato (e continua a causare) la deforestazione di alcune zone, sempre per lasciare spazio alle piantagioni utili al mercato dell’azienda.

Il Pakistan censura anche YouTube

A un giorno di distanza dalla decisione del governo pachistano di censurare Facebook, la stessa sorte è toccata oggi a YouTube. Senza contare gli altri numerosi siti censurati dalle autorità, compreso Wikipedia. Mentre il social network di Zuckerberg era stato bandito a causa di un concorso sulle caricature di Maometto, il celebre sito social dedicato ai video, che quest’anno compie cinque anni di vita, è stato bloccato per “la presenza di contenuti scioccanti“, come dichiarato dalle Autorità per le Telecomunicazioni.

Già tre anni fa il Pakistan aveva censurato YouTube per via di alcuni video che andavano contro la morale della religione islamica.

Fabulis, nuovo social network gay

È nato da poco in quel di New York e si chiama Fabulis, ma non è il solito calderone in stile ghetto: si tratta invece di una piattaforma social ben ideata, dedicata principalmente agli appuntamenti online per soli uomini gay. Il suo fiore all’occhiello è la geolocalizzazione, perché permette agli utenti di trovare facilmente amici gay che abitano nelle vicinanze e gli eventi gay più vicini a sè.

La particolarità rispetto a un semplice sito “di eventi” è il sistema a crediti, cioè il meccanismo che permette di raccomandare agli amici gli eventi più interessanti, ma anche i locali e le manifestazioni.

Una ricerca ci svela come gli italiani usano i Social Networks

Come vengono utilizzati i Social Networks in Italia? Con quali presupposti e con quale metodologia vengono gestite dagli utenti le proprie pagine personali? Da una ricerca, effettuata tramite un questionario dall’esperto di social media, Davide Licordari, su quattro Social tra i più significativi – Twitter, Facebook, FriendFeed e Linked’In – si è cercato di capire in che modo gli italiani li percepiscono.

Il campione preso in esame, variegato per fasce d’età e professione (una buona percentuale degli intervistati non è un esperto del web), ha risposto a una serie di domande specifiche, in particolare sul tasso di socialità dei quattro SN presi in esame, sull’utilità, divertimento, facilità di utilizzo.

Amici su Anobii, più social che mai

Anobii, la rete sociale dedicata agli amanti della lettura, va verso una più determinata rotta per la condivisione. Oltre a permettere di catalogare libri e condividerli con i propri “vicini di libreria“, infatti, Anobii ha fatto, qualche mese fa, un ulteriore passo social con l’applicazione che lo collega a Facebook e Twitter. Da quel momento era stato possibile veder scorrere gli aggiornamenti relativi alla propria libreria virtuale direttamente nel feed dei due maggiori social network.

Ma è di pochi giorni fa la novità che ha permesso ad Anobii di estendere ulteriormente il proprio lato social.

I Social limitano la produttività, banditi da 4 aziende su 10

Quattro aziende su dieci bandiscono i Social networks dai pc dei propri dipendenti. Lo dice una ricerca condotta su un campione di 257 aziende, che ovviamente non si occupano di web marketing (in quel caso, essere “social” è d’obbligo).

Se stare su Facebook almeno una volta al giorno è diventato fondamentale, se aggiornare lo status Twitter è d’obbligo, se mantenere su alti standard il proprio curriculum su LinkedIn è necessario per sperare di far carriera, di certo ai manager delle 4 aziende su 10 che hanno li hanno bannati dai pc interni poco importa.

Tyrannybook,un Social network per denunciare i tiranni del mondo

Amnesty International ha lanciato un Social Network davvero particolare, in linea con i principi che hanno sempre caratterizzato l’organizzazione umanitaria.

Tyrannybook è strutturato come il suo fratello Facebook, ma con l’idea di mettere in luce abusi e atrocità imputabili ai tiranni della terra. Sono gli utenti ad aggiornare i profili dei tiranni, inserendo tutto quello che è necessario sapere sulle loro azioni e sulle atrocità che mettono in atto nei loro Paesi.

La crisi in Grecia si segue su Twitter e Youtube

Da quando i Social Media hanno ampliato il modo di vedere il mondo, è stato possibile assistere a un veloce meccanismo di accesso a qualunque genere di informazione, testuale o video, in tempo reale.

Così, se su Twitter, proprio nel momento in cui stava accadendo, sotto i nostri occhi, il disastro in Abruzzo, si potevano leggere messaggi d’aiuto della popolazione colpita – quella che aveva ancora la possibilità di collegarsi a Internet, almeno – semplicemente accedendo al proprio profilo, anche oggi, è possibile visualizzare su YouTube e sui Social Network,  Twitter ancora una volta il più efficace, ciò che accade nel mondo, che succeda a pochi passi da noi o lontano mille miglia.  In questo caso la situazione calda in Grecia,attizzata dal fuoco della paura e della crisi dilagante.

LinkedIn compie sette anni, è il social network più vecchio

Ha compiuto sette anni il social Network che, più degli altri, dà veramente una mano ai suoi utenti nella ricerca di lavoro e nella creazione di contatti utili a costruirsi una buona rete di conoscenze. LinkedIn ha spento le candeline ieri, tra successi e traguardi.

Più vecchio di Facebook (2004), Twitter (2006) e Youtube (2005), LinkedIn ha visto la luce nel lontano 2002, anche se la moderna piattaforma ha preso vita nel Maggio dell’anno successivo.

Dropico, gestire le vostre immagini online

Molti di noi se non tutti condividiamo un problema che giorno dopo giorno cresce, ovvero la dispersione attraverso i vari social network. Se Friendfeed e simili hanno in parte risolto questo problema permettendoci di postare contemporaneamente su più social network e di aggregare le nostre vite virtuali in un solo posto, resta una questione irrisolta.

La maggior parte dei social network che frequentiamo ci permettono di postare immagini, alcuni catalogandole per album, altri invece semplicemente inserendole in uno stream. Giorno dopo giorno, dunque, postiamo immagini sempre su social network differenti.

Quando postiamo da mobile molto probabilmente le nostre foto finiranno su Facebook o Twitter, mentre le foto della vacanza in Spagna finiscono ritoccate e curate su Flickr. Se avete un blog su blogger o usate un telefonino Android la gallery di Picasa sarà piena senza che voi lo sappiate e via dicendo.

Joinpad, un event based social network

Nella nostra attività di esplorazione della rete siamo incappati in un social network tutto italiano che sembra davvero interessante. Il social network di cui stiamo parlando è Joinpad.com.

Joinpad mette in pratica un’intuizione che è venuta a molti, ma lo fa con tutte le carte in regola per diventare un servizio 2.0 di punta nel nostro paese e chissò anche oltre. Abbiamo conosciuto diversi tipi di social network dalla loro comparsa sulla rete: i primi concentrati sulla nostra identità, poi con la geolocalizzazione e il mobile abbiamo iniziato ad usare i location-based social network e ora Joinpad.

Joinpad unisce i due elementi che abbiamo citato e ne aggiunge un terzo: gli eventi. Già con Twitter e alcune sue derivazioni abbiamo osservato come possa essere di successo un’iniziativa che ci permette di condividere e venire a conoscenza degli eventi che ci circondano. Le possibilità di monetizzazione sono evidenti e la geolocalizzazione apre frontiere finora inesplorabili.

Cercare lavoro sui social network

C’è sempre qualcosa da sapere sul social networking e sull’utilizzo delle reti sociali. Il cosiddetto “reclutamento sociale“, ad esempio, è già una realtà e può essere molto preziosa in quanto parte integrande e ormai fondamentale di una strategia di ricerca di lavoro.

Gli studi mostrano che il 79% dei datori di lavoro a livello mondiale utilizzano i social media come parte della loro strategia di reclutamento, e che oltre l’80% dei posti di lavoro si trovano in rete. In un altro recente sondaggio condotto tra oltre 260 datori di lavoro, il 68% delle assunzioni viene fatto utilizzando le reti sociali e professionali, primo su tutti LinkedIn.

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