Facebook bloccato in Pakistan

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Censura per Facebook nella regione pakistana. La Pakistan Telecommunication Authority (conosciuta come PTA), ha ordinato agli Internet Service Provider (ISP) Pakistani di bloccare immediatamente l’accesso al social network Facebook indefinitamente da se si colleghi da PC fissi, notebook o smartphone, a causa di una satira online fatta ai danni del Profeta Maometto. Sul banco d’accusa una competizione definita “blasfema”, basata su un concorso di caricature che ha dato origine ad una cataclisma (soprattutto economico) per i ragazzi di Mark Zuckerberg.
Azhar Siddique, rappresentante del Foro degli Avvocati Islamici, ha dichiarato a Reuters che: “Il tribunale ha ordinato al governo di bloccare immediatamente Facebook fino al 31 maggio a causa della competizione blasfema. La corte ha anche ordinato al ministro degli Esteri di indagare sul perché del concorso“.


Già nel 2005, le vignette satiriche che aveano a che fare con il Pakistan hanno provocato scontri che portarono a 50 morti. Nella pagina incriminata, è stata segnalata anche la volontà dei “censori” di fare lo stesso discorso nei confronti dei creatori di South Park.

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