Bill Gates saluta Facebook

Tra i tanti nomi e le tante celebrità che affollano il mondo dei social network, sicuramente spiccano quei profili che hanno ormai superato la soglia dei famosi 5.000 amici da molto tempo, e che di conseguenza, prima di accettare nuove richieste di amicizia sono costretti a “filtrare” le proprie amicizie per eliminare qualche sconosciuto.
Oggi parliamo di un binomio alquanto particolare: Facebook e Bill Gates. Facebook è ormai il social network più famoso al mondo che conta milioni di iscritti e soprattutto può basarsi su utenti attivi che quotidianamente pubblicano foto, video, note, commentano, litigano, usano applicazioni e chattano tra di loro. Bill Gates, invece, è una “specie” di leggenda per il mondo dell’informatica.

Si tratta del famoso co-fondatore della Microsoft, sviluppatrice di sistemi come Windows ed Office, con cui quotidianamente si interfacciano milioni di persone per lavoro e per questioni personali.
La notizia che ha fatto scalpore, di recente, è che il signor Bill, ha deciso di cancellare definitivamente il suo account di Facebook a causa delle troppe richieste di amicizia pervenute. Infatti, la casella di richieste di amicizia di Bill Gates, contava ormai migliaia di richieste inaccettabili provenienti da persone vicine e lontante, amici veri e perfetti sconosciuti.
In molti hanno visto in questo gesto, l’avvio del declino di Facebook, questione inverosimile dati gli ultimi sviluppi. Da quanto dichiarato da Bill Gates, la cancellazione è avvenuta dopo che le richieste di amicizia per il magnate della Microsoft hanno toccato le 10.000 persone.

Secondo lui, troppe, dato che in questo fantascientifico numero non riusciva nemmeno più ad individuare i veri amici dai semplici conoscenti.

Non è semplicemente colpa della popolarità del personaggio, ha affermato Mister M nel suo blog, bensì è di sicuro un mancato studio, fatto a monte da parte degli sviluppatori di Facebook sulla questione amicizia e privacy. Ebbene il discorso sulla privacy per Facebook, anche a detta di Bill, sembra non avere fine.