Timelines all’attacco di Facebook

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Nuovo pericolo legale in arrivo per il colosso dei social network. Il portale internet Timelines ha deciso di fare causa a Facebook per aver utilizzato il nome Timeline per rappresentare i nuovi profili che saranno disponibili per tutti, si spera, non appena la diatriba legale arriverà ad una conclusione.

Prima di proseguire è bene però parlare di Timelines e capire di cosa si tratta effettivamente. Il semi-omonimo ai nuovi profili Facebook offre infatti ai suoi utenti la possibilità di creare pagine web personalizzate con informazioni che riguardino dati passati, presenti o futuri inseriti a discrezione dell’utente. 

Naturalmente, la presentazione di Timeline sta spaventando parecchio i vertici del sito, che temono come, con un nome di questo tipo, il loro mercato possa essere letteralmente ucciso dalla potenza di Facebook. Timelines non ha dunque mancato di citare in giudizio Zuckerberg e soci, chiedendo giustizia e parità di trattamento.

Non è un caso allora che il sito stia provando a chiedere il supporto dei propri fan. Con un lungo messaggio sulla pagina principale del portale, Timelines illustra le ragioni che hanno portato allo scontro con Facebook.

Facebook, una società che ha chiesto di registrare come marchi parole di uso comune come “Face”, “Wall”, “Like” e persino “Book”, minacciando azioni legali chi ne avesse fatto uso, adesso sta utilizzando il nome Timeline per il suo nuovo prodotto. Considerata la loro rigorosa difesa alla proprietà intellettuale, ci sorprende che Facebook non ci abbia prima contattato per un marchio che abbiamo regolarmente registrato. Non ci hanno nemmeno chiesto il permesso“, si legge in prima battuta.

Ma l’affondo è ben più profondo: “Se anche tu credi che una piccola azienda abbia il diritto tanto quanto un colosso di difendere la sua proprietà intellettuale, allora chiediamo il tuo aiuto per vincere questa battaglia“. Ragioni fondate per una battaglia che adesso rischia di rinviare ulteriormente l’arrivo di Timeline. A meno che Facebook non decida di tagliare la testa al toro e trovare un nuovo nome.

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