La Timeline di Facebook è solo un mezzo per vendere pubblicità?

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In Rete circola una voce che, se confermata, potrebbe esporre Facebook a nuove polemiche. La questione riguarda la nuova Timeline di Facebook e il reale scopo per cui è stata introdotta. Sul blog Betabeat del New York Observer un ex CTO di Facebook ha rilasciato un’intervista nella quale dichiara che, mentre la Timeline viene spacciata come un modo per condividere le notizie e gli eventi salienti della vita degli utenti in ordine cronologico, l’obiettivo finale è quello di beneficiare gli inserzionisti che vogliono fare pubblicità ai loro prodotti.

L’ex manager, che preferisce restare anonimo, ha detto che il GraphRank di Facebook, cioè l’algoritmo che determina la classifica e il posizionamento dei contenuti sul news feed degli utenti, non visualizza necessariamente i fatti più recenti nella parte superiore della pagina, ma prende in considerazione altri parametri, compreso il pagamento diretto al social network da parte degli inserzionisti pubblicitari.

Il GraphRank fornisce una visione personalizzata degli interessi dell’utente e dei suoi amici, raccogliendo informazioni sui suoi gusti in materia di libri, musica, televisione, e naturalmente acquisti. Ma il fatto che la timeline incoraggi una maggiore condivisione delle informazioni in generale, e di questo tipo in particolare, fa comodo soprattutto a quegli inserzionisti che vogliono indirizzare gli utenti verso i loro prodotti e servizi.

L’anonimo manager ha poi dichiarato che lo scopo della Timeline di Facebook è quello di “riconcettualizzare” gli utenti, inquadrandoli come consumatori.

Naturalmente la bontà di queste affermazioni è tutta da verificare, tuttavia l’intervista ha già scatenato il malumore di chi teme che Facebook possa vendere i dati degli utenti in maniera indiscriminata al maggiore offerente.

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