Da tempo ormai si parla di um motore di ricerca targato Facebook e l’ipotesi non è poi così remota, come ha confermato Mark Zuckerberg nel corso di una recente intervista a TechCruch. Il fondatore di Facebook ha fatto sapere che ad oggi il social network elabora circa un miliardo di richieste al giorno provenienti dal motore interno, l’idea di lanciare un vero search engine non è utopia, ed anzi, un team sembra essere già al lavoro su questo tool.
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Massimo Marchiori abbandona Volunia
A sorpresa, Massimo Marchiori ha comunicato con una lunghissima lettera l’abbandono del progetto Volunia. Nato inizialmente come motore di ricerca rivoluzionario ed innovativo, dopo un debutto in sordina il progetto ha iniziato ad affondare e la presentazione pubblica di qualche mese fa non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco, facendo scoppiare la bolla Volunia.
Marchiori fa sapere che non contribuirà più in alcun modo a sviluppare Volunia e semplicemente non metterà più nemmeno una singola idea in questo progetto, che nel corso dei mesi si sta sempre più allontanando dalle sue radici, tanto che recentemente Volunia è diventato una sorta di social network con una grafica a dir poco orribile.
Volunia, il motore di ricerca italiano che non convince
Ieri è stato presentato ufficialmente Volunia, nuovo motore di ricerca italiano, creatura partorita da Massimo Marchiori, ideatore, nei primi anni 90, di uno degli algoritmi alla base di Google, mica pizza e fichi. Di Volunia vi abbiamo già parlato anche noi di IoChatto, il progetto è stato annunciato lo scorso anno ed ha generato subito entusiasmo e pareri positivi.
Qualcosa però, durante la presentazione, è andato storto ed il lancio di Volunia si è trasformato in un boomerang, con migliaia di utenti pronti a criticare il motore di ricerca idato da Marchiori e dal suo team.
Google indicizza i contenuti delle pagine di Google Plus
Era solo questione di tempo prima che Google iniziasse ad indicizzare i post e gli aggiornamenti di stato pubblicati sulle pagine di Google Plus. Adesso quel momento è arrivato, Big G sta testando questa funzionalità su un numero limitato di account.
Al momento l’indicizzazione funziona solamente per alcune pagine, ad esempio provate a cercare su Google “Toyota USA” o “AT&T”, oltre ai siti istituzionali vedrete anche alcuni risultati tratti proprio dalle pagine di Google Plus.
Google, le parole più cercate nel 2011
Puntuale come ogni anno a metà dicembre, Google rilascia la lista delle parole più cercate sul motore di ricerca nel corso dell’anno. Le sorprese non mancano, a dir la verità, vediamo insieme cosa hanno cercato i navigatori a livello globale.
Al primo posto in assoluto troviamo Rebecca Black, la cantante del singolo Friday, considerata all’unanimità la più brutta canzone di tutti i tempi. Al secondo posto troviamo Google Plus, mentre il podio si chiude con Ryan Dunn, attore diventato famoso con Jackass e prematuramente scomparso a giugno.
iPhone è la parola più cercata su Yahoo nel 2011
Fine anno è tempo di classifiche, la divisione americana di Yahoo ha appena stilato la lista delle parole più ricercate sul motore di ricerca nel 2011. Negli USA la parola più cercata dell’anno su Yahoo è iPhone, il telefono Apple ha sbaragliato personaggi famosi ed eventi di cronaca.
iPhone precede nomi come Casey Anthony (protagonista di un caso di cronaca che ha destato scapore negli USA), Kim Kardashian e Katy Perry. Era dal 2002 che un device tecnologico non raggiungeva il primo posto in classifica. Dieci anni fa l’oggetto del desidero era la PlayStation 2, oggi l’iPhone.
L’indicizzazione attraverso i social network (parte 2)
Continuiamo il nostro percorso relativo al mondo dell’indicizzazione, passando per un secondo step da considerare nel mondo dei social network. Se abbiamo abilitato, ad esempio in Facebook, la nostra ricerca pubblica e la possibilità di indicizzazione dei contenuti da parte dei motori di ricerca, sarà molto utile nel momento in cui si va ad introdurre un nuovo post, sfruttare le parole chiave che identificano il nostro sito e la nostra realtà. Un sito che parla di pizze oppure di pizzerie, ad esempio, avrà la convenienza in ogni post di scrivere la parola “pizza”, pur rischiando di essere ripetitivo.
Volunia, il nuovo rivale di Google è tutto italiano
Si chiama Volunia ed è un nuovo motore di ricerca tutto italiano, ideato da Massimo Marchiori, nome che dovrebbe dirvi qualcosa, se non siete stati su Saturno negli ultimi 20 anni.
Massimo è infatti il papà di Hyper Search, algoritmo di ricerca da lui creato nel 1995, grazie a questo algoritmo pochi anni dopo due studenti dell’università di Stanford daranno vita ad un progetto rivoluzionario chiamato Google.
Facebook è la parola più cercata del 2010 su Yahoo! Italia
Yahoo! Italia ha stilato la classifica delle parole più ricercate nel nostro paese nel corso del 2010. E Facebook vince a mani bassi, aggiudicandosi così il primato dil parola chiave più cercata su Yahoo! nel 2010.
Non è poco, se consideriamo che in Italia solitamente le ricerche più popolari sono a tema calcistico, politico o “gossipparo”. E invece, strano ma vero, Facebook ha superato persino il tanto amato calcio.
Twitter prova la ricerca istantanea con Twitter Instant
Sono bastati Google Instant e YouTube Instant a far scattare la “Instant Mania“, perciò era prevedibile che prima o poi arrivasse anche il turno di Twitter. A portare la ricerca istantanea sul piccolo microblogging però non è l’azienda stessa, ma un’applicazione chiamata Twitter Instant creata da Fabián V. Buendía, webmaster con la passione per le nuove tecnologie.
Twitter Instant è un motore di ricerca istantaneo, con un’interfaccia gradevole e del tutto simile alla search di Twitter, ma presenta ancora qualche incertezza nei risultati e delle lentezze, soprattutto se digitiamo nel campo più di tre parole.
Facebook cresce e batte Google
Secondo le stime, i Social Network sarebbero più popolari nel mondo di quanto non lo siano i motori di ricerca. E se parliamo di Google, quando nominiamo i search engine più famosi, ovviamente ci riferiamo a Facebook rispetto ai SN.
I network come Facebook crescono a vista d’occhio, superando i grandi nomi del web, proprio come quello del colosso Google: la ricerca effettuata nel mese di Marzo ha decretato la vittoria schiacciante del SN in fatto di popolarità sul motore di ricerca, in particolare in Gran Bretagna.
Google dice si ai social network
Ormai è definitivo che il colosso del search engine, Google, indicizzerà ed aggiornerà tutti i dati e le notizie provenienti dai maggiori social network del mondo…e tutto in real time. Facebook, Twitter, MySpace, LinkedIn, arriveranno sul motore di ricerca per garantire a Google un potenziamento (ovviamente organizzato) del settore news in entrata. Quindi da parte dei social network, aggiornamenti 24 ore su 24 a partire dai maggiori portali di rete sociale.
A pochi giorni dalle dichiarazioni del colosso di Mountain View di ridurre notevolmente il numero di notizie gratuite sul proprio portale informativo, Google lancia una proposta in controtendenza. Infatti molti rumors hanno criticato il controsenso di abolire buona parte delle news gratuite per dare l’accesso a nuove notizie che arrivano dal mondo del social networking.
Bing porta gli aggiornamenti di stato di Facebook e Twitter sul web, ma con qualche delusione
La Microsoft ha reso pubblico l’accordo che porterà gli aggiornamenti di stato di Facebook e Twitter su Bing. Questo significa che sarà possibile ritrovare i nostri pensieri indicizzati su uno dei principali motori di ricerca, ed effettuare ricerche sui principali fatti ed eventi delle due community.
I particolari dell’accordo con Facebook non sono stati ancora resi noti, invece i termini della partnership con Twitter ha suscitato qualche delusione. In primo luogo, il motore di Bing separerà i risultati di Twitter dalla sua ricerca universale. Questa caratteristica era già nell’aria da tempo, cioè da quando Bing aveva inserito la Bing Twitter Search, un’opzione in beta del motore di ricerca (non ancora disponibile in Italia) che permetteva di indicizzare i tweets. Ma il motivo di scontento più forte riguarda la ricerca in tempo reale.
La ricerca di Twitter per Microsoft e Google?
Sempre di più aumenta quotidianamente l’attenzione per il piccolo e grande Twitter. Sempre più l’uccellino che cinguetta, attrae a se gli sguardi oltre che di nuovi utenti dapprima solo incuriositi, anche delle major del Web, come nel caso di Microsoft e di Google.
Secondo i rumors, questi grandi colossi del search engining, sono attratti da quei 140 caratteri dei messaggi e riescono nel proprio immaginario a trasformarli e vederli come una vera bomba di potenziale per le migliorie delle ricerche on line. Tutto questo sulla base di una trasformazione prossima alla ricerca in real time. Le voci di corridoio, diventano ancora più insistenti per quanto riguarda i contatti che Microsoft e Google stanno avendo con lo staff di Twitter, secondo le fonti economiche del Web, tutte e due le società sarebbero interessate a realizzare un potenziamento dei propri motori di ricerca, riuscendo ad offrire un servizio di searching in tempo reale, basata su avvenimenti, segnalazioni e cambiamenti improvvisi di situazioni e preferenze sul web.