You Tube sempre più sulla cresta dell’onda

Quasi un anno fa, il 20 Maggio circa, si attendeva con ansia il decollo di uno dei social network di video sharing più diffusi al mondo, stiamo parlando di You Tube. Questa piattaforma per la condivisione dei video diventata ormai la più famosa per popolarità e diffusione di video seri, semi seri e vere sciocchezze, sembra che sta vivendo un periodo di vera crisi a causa della duplice faccia di una stessa medaglia: il rapporto soldi / utenti.

Ebbene si, la crescita continua degli utenti e dei caricamenti video, aumenta in numero esponenziale rispetto alle magre entrate del network. Mountain View, non è molto contenta di questa situazione che sembra andare avanti proprio dal 2006, quando l’azienda di Brin e Page ha versato oltre 1,65 miliardi di dollari per acquistare il gigante dei video. Potrebbe chiamarsi un investimento sballato, visto che fino ad oggi, con il servizio di broadcasting non ha guadagnato ancora nulla.

Google e Facebook in lizza per il Web

Il risultato classico della nascita di grandi aziende e di sviluppi costanti nella grande rete di Internet, ha portato negli ultimi tempi ad uno scontro ad armi impari nel complesso aziendale mondiale. Le ultime news parlano sicuramente di due dei maggiori colossi mondiali del Web che si stanno sfidando con nuove funzionalità e rapidità di accessi in contemporanea. Parliamo di Google il main search engine e Facebook il main social network. Interessante è la proposizione fatta da un network come Wired che tenta di esaminare la rappresentazione mediatica ed economica delle due imprese. La battaglia tra i due network, nasce per il fine di un controllo sul futuro di tutta la rete internet intesa sia come utenza, ma anche come struttura. Di sicuro quello che viene considerato in primis è che ormai da più di 10 anni, le query e le ricerche di Google sono davanti agli occhi di tutti gli utenti mondiali di Internet ed hanno reso possibile una ottima validazione dei siti, ma da quando ci ha messo lo zampino Mark Zuckerberg, con il suo The Facebook, considerato “più umano”, un po’ di cose sono cambiate.

Google e Facebook insieme per il “Farsi”

Come stiamo cercando di comprendere dalle nostre cronache quotidiane anche su IoChatto.com, l’Iran si trova in una situazione politica alquanto particolare che mette in seria difficoltà lo status di molti cittadini e Neda era uno di questi che ha pagato con la morte. Oltre che scendere in piazza e manifestare, molti cittadini iraniani, stanno mettendo on line i loro pensieri, le loro impressioni e soprattutto le proprie richieste d’aiuto. Il voto in Iran ha permesso l’assedio del Web da parte di personaggi coinvolti in questa vicenda e soprattutto di civili che si sentono pronti ad una rivolta contro un regime che non viene considerato giusto. Molto difficile farsi comprendere e capire le ragioni di queste persone, per chi del popolo medio iraniano non conosce la lingua madre Inglese e quindi continua a scrivere post sul proprio profilo spesso “incomprensibili” per chi non conosce la lingua iraniana.

La crisi colpisce anche i social network

Il crack finanziario dell’economia, sembrava avesse salvato i social network dalle proprie grinfie. Ed invece, con un ritardo (plausibile) a metà del 2009, ecco che arrivano le prime note dolenti anche per i magnati delle relazioni sociali on line. A darne notizia in primis è MySpace che ha annunciato di dover assolutamente tagliare il 30% dei lavoratori della sede principale degli USA.

Google Wave, un nuovo modo di comunicare

Google Wave è l’ultimo prodotto di casa Google, che promette di portare una ventata di novità nel mondo della comunicazione online. Al momento è disponibile solo per un numero limitato di sviluppatori, ma a prima vista Google Wave ci sembra una piattaforma che va oltre il concetto di Social Network quale Facebook, Twitter, LinkedIn, e altri. Con questo strumento si può comunicare in tempo veramente reale e condividere qualsiasi tipo di file. Si potrà dialogare e condividere ogni tipo di documento, e naturalmente video, foto, mappe, ma all’interno di un unico ambiente. Con Google Wave si può facilmente intuire come l’idea di streaming venga sostituita da una nuova idea di wave, cioè un flusso che si divide in parti uguali tra conversazione e scambio files, tra lavoro e divertimento.

Ecco come funziona: in Google Wave si crea una wave e a cui potete aggiungere tutte le persone che volete. Tutti quelli che sono presenti sulla wave possono condividere documenti di testo, foto, gadget, e anche i feed RSS. Si può inserire una risposta o modificare direttamente la wave, e sullo schermo si vedrà in tempo reale ciò che i vostri amici e colleghi stanno digitando nella wave.

Social network sempre più…motori di ricerca

La ricerca on line è sempre stata una delle grandi aspirazioni delle compagnie che lavorano in ambito Web. I colossi ormai da tempo conosciuti sono sempre gli stessie parliamo di Google, di Yahoo! e di Live Search. Sempre nuove sfide però ci sono in questo settore, a partire dall’atteso lancio del gigante Microsoft con Kumo, un nuovo motore di ricerca che nasce per “sfidare” il BigG, dino ad arrivare a Facebook che ha deciso di lanciarsi nell’arena e lottare per entrare nella top class dei Search Engine.
Come una sfida ad eliminazione contro Google (che si è divertito a lanciare addirittura il medesimo motore con interfaccia grafica a risparmio energetico), dopo il passaggio in secondo piano di Yahoo!, ci riprova sia Microsoft che ha deciso di abbandonare Live Search per passare a Kumo, sia l’entrata in gioco di Facebook che cerca di lanciare un nuovo modello di Searching online.
Cosa sta succedendo? Semplicemente che per le ricerche on line, gli utenti sono sempre più diffidenti delle pagine aziendali (pubblicitarie) e sempre più convinti nell’affidarsi nelle mani di utenti più esperti che popolano con le proprie dichiarazioni forum, blog e community tematiche.

Google Street View: vedere prima di muoversi

Il colosso di Google sempre più cerca di espandere i propri orizzonti per conquistare maggiori visitatori basandosi sui propri servizi “esclusivi”. L’ultimo nato in casa BigG è Street View, un add on di Google Maps che permette in determinati punti del pianeta, di visualizzare in formato fotografico tridimensionale il posto di cui si è interessati.
Ad oggi, la strategia è quella di effettuare una mappatura fotografica di tutte le città viaggiando con un camioncino, o se necessario, anche con una bicicletta, per riprendere i luoghi del mondo. Il mezzo di trasporto preferito è la nota Google Car che spesso si vede aggirare per i paesi con una telecamera montata sopra per ripredere gli scorci ed i vicoli.

Google di nuovo in crash per un’ora…e gli utenti tremano

Ieri in tarda serata, BigG ha subito un nuovo crollo dei propri sistemi con una sospensione del servizio che è stato immediatamente diffuso nella blogosfera. Sia il motore di ricerca, che i servizi come gMail, Google Maps e gli altri hanno subito un rallentamento tale che dopo pochi istanti ha portato il blocco totale delle attività. Tutto il processo, dal rallentamento alla soluzione è durato cira un’ora, e la blogosfera tutta da Facebook a Twitter, ha riversato il panico per questa situazione.

La sfida di Google: entrare nel social network world

Dopo essere diventato leader indiscusso della ricerca e dei servizi di geolocalizzazione, dopo aver lanciato le proprie applicazioni ed il proprio browser web, Google si lancia in una nuova sfida che dovrebbe fruttare al colosso di Mountain View nuove entrate. Si tratta dell’ingresso nel “nuovo mondo” dei social network. Dopo il semi sconosciuto tentativo di Orkut, network popolare soltanto in Brasile, l’obiettivo di Google è concorrere nei confronti di Facebook che ha raggiunto ormai i 200 milioni di utenti attivi in tutto il mondo, e nei confronti dei noti MySpace e Twitter. Dal 21 di Aprile, Google ha iniziato la propria campagna di invito utenti a creare il proprio profilo per la nuova applicazione Profiles (www.google.com/profiles).
Tutto questo “mascherato” da un comunicato stampa che parla sottovoce delle migliorie attuate da Google per la ricerca dei profili e degli interessi personali. L’idea di basarsi sul narcisismo e la ricerca di pubblicità dei professionisti on-line, spinge sempre più BigG ad entrare in questo mondo nuovo e pieno di opportunità. Ciò su cui fa leva Google, è soprattutto l’ottimizzazione in piattaforma delle molteplici applicazioni già fornite dal network come i tanti sistemi di comunicazione (gMail e gTalk), oppure l’integrazione con la piattaforma Blogger per la scrittura dei proprio blog personale (un mix di profilo e note da divulgare), oppure ancora le piattaforme di condivisione media come Picasa e YouTube.

Google: Search for “me”, migliorata la ricerca dei profili

Grazie a Google, la ricerca di nomi e profili di amici, parenti e conoscenti è diventata molto più semplice. Se prima all’inserire un nome e cognome vedevamo comparire migliaia di risultati che non avevano nulla a che fare con le nostre ricerche, ora avremo la possibilità di trovare il nostro “bersaglio” e il suo relativo profilo in poco tempo. A renderlo noto è la Società stessa che ha reso pubblica la novità sul suo blog ufficiale.

Twitter abbatte un worm correggendo un bug

Twitter è entrato in gioco nel mondo dei social network pian piano, ma sta diventando un interessante fenomeno che al centro dell’attenzione di tanti comincia a fare grandi numeri. Questi grandi numeri permettono di testare e rilevare nuovi bug e correggere righe di codice man mano che si va avanti. E’ proprio ciò che è accaduto durante il Week end di Pasqua: si è partiti da un bug per capire che in realtà fosse un worm. Gli uomini di Twitter non hanno avuto timore e si sono messi subito al lavoro rimettendo a posto la questione sicurezza del social network.
All’emergere del problema, si sono quadruplicati i messaggi di spam sul sito, derivanti tutti dallo stesso sito web. La confessione dell’accaduto, arriva proprio da uno dei protagonisti: il 17enne Michael “Mikey” Mooney di Brooklyn, che avrebbe scoperto la falla e subito avrebbe sfruttato l’occasione per promuovere il proprio sito “StalkDaily“.

YouTube e Sony: aria di fusione

Si vocifera da un po’ di tempo del possibile accordo tra il noto social network di video YouTube ed il colosso della cinematografia Sony Pictures. In pratica YouTube starebbe facendo valutazioni sulla possibilità di acquisire i diritti e pubblicare integralmente i contenuti di Sony Pictures. E’ da ieri ormai che queste news circolavano in maniera ufficiosa, ma oggi sembra che ci sia qualche fonte più certa perchè non sono ancora arrivate conferme, ma nemmeno smentite ufficiali sia dai main del video sharing che dalla major cinematografica. Questo accordo potrebbe portare in streaming moltissimi titoli di successo e far salire a picco i profitti per l’advertising di YouTube.

Saltato il Week-end storico delle fusioni per l’ICT

Il week-end scorso, ha visto i rumors del marketing di aziende che si occupano di ICT darsi alla pazza gioie tra le notizie, e tra i “big” di cui si sono fatti i nomi, è uscita fuori SUN, IBM, Google e Twitter. Le voci vogliono l’acquisizione di SUN da parte di IBM sempre più vicina, questo perchè si parla di una proposta ufficiale con la riduzione della richiesta. Situazione quasi opposta invece quella tra Google e Twitter, che seppur sembrasse cosa fatta, le smentite sono arrivate fino in TV.
L’accordo che vede invece le società di Armonk e Santa Clara, sembrano arrivare dopo il frastico ridimensionamento della richiesta da parte di SUN. Questo perchè, le azioni della società viaggiano in borsa ad un importo di 8,50 dollari e SUN accetterebbe l’offerta già a 9,50 / 10 dollari.
Rimanendo nell’ambito del social networking, possiamo tornare ad occuparci dell’accordo tra il motore di ricerca multiservizi Google ed il più grande servizio di microblogging Twitter. L’interesse da parte di BigG, è aleggiato nell’aria per molto tempo, ma lo scoop-flop di TechCrunch (curato da Michael Arrington) nella notte tra giovedì e venerdì ha stupito tutti.
Le cifre di cui si era parlato erano alquanto differenti da quelle che mesi addietro erano state rese note per un eventuale accordo tra Google e Facebook.

Il giorno dopo il Pesce d’Aprile

Dopo lo scherzo di Cadie da parte di Google, che ha illuminato gli occhi increduli dei tecnici, passiamo oggi in rassegna i Pesci d’Aprile che ieri ci hanno regalato i “soliti noti” del Web.
Lo scherzo sicuramente più apprezzato dalla popolazione del Web, è quello fatto da You Tube ai propri utenti. Il suggerimento del giorno diceva che: “i monitor moderni offrono una migliore qualità di immagine quando vengono capovolti”. Per vedere i video capovolti sono stati dispensati dei consigli tipo: “Inclina la testa di lato: immagina che ti sia entrata dell’acqua in un orecchio e devi farla uscire. Oppure puoi traslocare in Australia: lì è tutto capovolto, quindi potresti ottenere un’esperienza di visualizzazione di YouTube più naturale”.