Twitter è alla ricerca di un direttore per le news

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Negli ultimi giorni Twitter ha pubblicato un nuovo annuncio di lavoro particolarmente interessante non solo perché, considerando i tempi che corrono, sapere che è possibile far carriera in una tra le più importanti realtà del mondo dell’IT è sempre bello ma anche perché fa intuire chiaramente le future intenzioni di Dick Costolo e della sua squadra.

Con tale annuncio di lavoro, infatti, Twitter cerca di reclutare un direttore da assegnare alla divisione news della piattaforma, una posizione questa di grande prestigio e responsabilità che richiederà, al candidato, di gestire le pubbliche relazioni con giornali e con le agenzie di stampa.

L’importanza di Twitter per i giornalisti

Il web, oggi così come non mai, costituisce senza alcun dubbio una tra le principali fonti d’informazione e, a tal proposito, a fare da padroni, sono proprio loro: i social network.

Considerando quindi la straordinaria importanza che tali risorse vanno ad assumere, ovviamente per coloro che operano online e si servono in maniera continua di quanto offerto dalla grande rete, i giornalisti, prima di tutti gli altri, traggono enormi vantaggi dall’impiego degli strumenti di social networking e, nello specifico, da Twitter.

Infatti, il ben noto e tanto amato servizio di microblogging che, considerandone le fattezze, risulta esattamente a metà tra un social network ed un social media, secondo un recente studio condotto da Oriella PR network,verrebbe impiegato in misura sempre maggiore nelle redazioni, sia per la raccolta di notizie che per la verifica delle stesse.

L’indagine, nel dettaglio, è stata condotta su 478 giornalisti, vale a dire un numero piuttosto ridotto, provenienti da 15 differenti paesi ed i risultati sono stati, appunto, quelli precedentemente indicati.

In ogni caso, anche se il numero dei giornalisti fosse stato di gran lunga maggiore, così come anche quello dei paesi di provenienza, non vi è alcun dubbio sul fatto che l’esito dello studio sarebbe risultato il medesimo.

Nel dettaglio, è stato riscontrato che ben il 47% dei giornalisti coinvolti nell’indagine è solito sfruttare assiduamente Twitter così come anche altre risorse simili quali Facebook o Blog per attingere a nuove notizie su cui poter lavorare.

Su Twitter, in primis, viaggia uno sproporzionato flusso di informazioni che, nella maggior parte dei casi, vedono la luce ancor prima che altrove, poiché in tempo reale, il che, per ovvi motivi, costituisce uno straordinario vantaggio per coloro che operano, appunto, nel mondo dell’editoria, cercando però di stare attenti a non incappare in bufale o news inesatte.

Ecco l’importanza di Twitter per i giornalisti.

Via | Guardian.co.uk

La fiducia degli USA nei social network

Ve lo immaginate Il Sole24Ore o La Repubblica a pubblicare un annuncio di lavoro online per una figura professionale legata ai social network? Forse questo è chiedere troppo alla vostra immaginazione, ma probabilmente potete credere che si tratta esattamente di ciò che ha fatto il New York Times. Proprio oggi il principale quotidiano di New York ha pubblicato un annuncio su JournalismJobs.com in cui cerca un “Community & Social Media Producer“, dimostrando con questa accezione di considerare i social network alla stregua dei grandi mezzi di comunicazione di massa.

Social maratona: contro il ddl intercettazioni

Dopo il tam tam sul web per informare sul ddl intercettazioni e protestare contro la legge bavaglio che  esso racchiude, è partita stamattina la twitter-maratona “senza parole”, che diffonderà le idee contro la censura solo attraverso la rete. Imbavagliati, i membri del popolo viola si esprimeranno infatti solo tramite internet, direttamente dal presidio a Montecitorio che comincerà oggi alle 17.30. Anche Facebook avrà il suo ruolo di primo piano, con la pagina No al Bavaglio.

Paul Steiger parla di editoria e social network

 

La sua presenza al Festival del giornalismo è stata molto discussa. Il mondo dell’editoria che sta cambiando giorno dopo giorno con una velocità impressionante, sembra avere sempre più una rappresentazione emblematica nel mondo del web, ma principalmente nel social networking. A parlarne è stato Paul Steiger, direttore di ProPublica, un network che nasce principalmente per approfondire temi di interesse pubblico e soprattutto per cercare di evitare i classici scontri che avvengono tra testate tradizionali basate sull’interesse.

Oltre a questo, Paul Steiger è un giornalista che vanta la sua presenza nel mondo del giornale cartaceo da oltre 40 anni, con una direzione del Wall Street Journal per 16 anni, con 16 premi Pulitzer conseguiti.

Facebook e tv: nuovi risvolti in Italia

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In meno di due giorni la mobilitazione per chiedere all’Ordine dei Giornalisti un provvedimento serio contro il Tg1 dopo che per ben due volte è stata diffusa la notizia falsa dell’assoluzione dell’avvocato Mills, è arrivata a quota sessantamila membri, molti più dei fan della pagina del Tg1 su Facebook.

Il gruppo La dignità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini, ispirato agli insegnamenti di Enzo Biagi, sta avanzando al ritmo di un nuovo iscritto al secondo, ma soprattutto un nuovo commento: segno che ai cittadini non basta più cliccare su “mi piace” o “iscriviti a questo gruppo” o “diventa fan”, ma ha bisogno di sentirsi parte della mobilitazione e del cambiamento che vuole vedere avvenire in Italia.

Facebook e giornalismo: il tg1 assolve Mills

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Nasce l’ennesima mobilitazione dei cittadini su Facebook, riguardo la professionalità dei giornalisti e il rispetto dei cittadini. Tutto è nato da una puntata del TG1 in cui il conduttore Paolo Di Giannantonio ha annunciato l’assoluzione dell’avvocato Mills, la cui condanna è stata invece annullata perché il reato è caduto in prescrizione.

L’edizione delle 13,30 del 26 febbraio, infatti, il principale telegiornale Rai definisce per ben due volte “assoluzione” l’avvenuta prescrizione del reato di corruzione di cui si è reso colpevole l’avvocato inglese del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Facebook e il giornalismo d’inchiesta

inchiesta

Da quando è cominciata, l’avventura di Facebook è cambiata radicalmente: da trasposizione degli archivi studenteschi delle Università statunitensi, oggi è il social network numero uno nel mondo, che permette non solo di mantenere e nutrire i propri contatti, ma è utile anche per farne di nuovi, lavorare meglio se si è nel settore di comunicazione, marketing e giornalismo, essere più informati e connessi e migliorare così lo stato di salute della democrazia e della propria vita quotidiana.

Brandee Barker, il direttore della comunicazione di Facebook ha dichiarato: “Ognuno oggi è editore di se stesso: noi mettiamo in contatto le persone e se uno la prima volta si iscrive a Facebook per trovare amici, poi scopre anche l’informazione, i video, le foto, la discussione e l’interattività. Tutto questo crea valore, per noi e per tutta la rete”.

Community Managers: i nuovi giornalisti del social network

community managers

All’alba delle lotte mediatiche tra figure storiche delle televisioni e della carta stampata, che quotidianamente si battono per diffondere il messaggio che il giornalismo non esiste più, i social network e la rete internet nell’insieme sta dando enormi dimostrazioni di quanto il giornalismo non sia morto, bensì sia cambiato radicalmente rispetto al passato. Il sistema di informazione è variato man mano che la tecnologia si è evoluta, ed a farla da padroni (a differenza del senso unico di carta stampata e TV), sono gli utenti del web.

La nuova figura giornalistica che si mostra on line è il cosiddetto community manager.

Twitter sotto attacco hacker

Nuovi guai per Twitter. In seguito ad un attacco hacker, sono stati trafugati alcuni documenti riservati e i dati personali dei dipendenti di Twitter. Queste informazioni poi sono state inviate alle redazioni e ai siti di news di mezzo mondo, che ora hanno l’occasione di pubblicare i segreti e le indiscrezioni del network, uno dei colossi della blogosfera. La fonte di queste informazioni è un hacker francese che si fa chiamare Hacker Croll, in passato già protagonista di simili imprese. Il cybercriminale ha inferto un duro colpo alla sicurezza di Twitter, entrando in possesso di molte informazioni riservate come l’elenco completo dei dipendenti e il relativo salario, le preferenze alimentari, la corrispondenza privata e aziendale, e naturalmente tutte le password degli account PayPal e Amazon, dei profili Facebook e altro ancora.

Ma questa disavventura pone l’accento non solo sulle falle della sicurezza di Twitter, ma introduce anche un problema di giornalismo etico che riguarda le redazioni dei quotidiani web che hanno ricevuto le informazioni confidenziali inviate loro da Hacker Croll, e cioè cosa fare di tutto questo materiale. Pubblicarlo significherebbe una grave violazione della privacy, ma lasciarsi scappare un’occasione del genere non sarebbe comunque una mossa intelligente.

YouTube: sulla cresta del giornalismo…senza privacy

A volte pur di farsi protagonisti della realtà, o ancor peggio di una cronaca si è disposti a farsi riprendere in video a fare le cose più assurde o nelle situazioni più particolari pur di finire on line. E’ il caso di molti personaggi presenti nella rete sul social network video di YouTube. Qui, tanti video amatori armati di cellulare con fotocamera o ancora di una piccola Handy Cam, si trasformano in registi o ancor meglio in foto reporter di eccezione per riprendere l’accaduto. Può però capitare che il soggetto interessato, non sia disposto a farsi riprendere in video.