Alla miriade di applicazioni web per Facebook ora si aggiungeranno anche quelle dedicate alla festa di San Patrizio, giornata dedicata interamente alla birra. Ormai mancano solamente più 3 giorni al 17 Marzo e molti hanno già da tempo iniziato i preparativi, specialmente in Irlanda dove l’alcol ha un gusto particolare e delizia il palato di tutti. Su Facebook sono ora disponibili due applicazioni sviluppate dagli utenti grazie all’utilizzo del gift creator application (creatore di applicazioni-dono). Ecco quindi Gaelic Wishes e Lucky Charms.
La critica all’Italia del Web viene da AllThingsDigital
Il Bel Paese visto sempre come uno dei più all’avanguardia nel mondo a partire dagli antichi romani, nella televisione e nell’arte dell’arrangiarsi perde tutto il suo fascino agli occhi dello straniero quando si parla di tecnologia. L’Italia che non ha dato illustri risultati per il settore dell’Hi-Tech, è stata sempre considerata comunque una nazione di approccio, di inserimento, di importazione e di migliorie di tecnologie che hanno dato un discreto successo.
Ad oggi con il cambiamento radicale del mondo, soprattutto quello Comunicativo / Tecnologico / Economico, qualcuno sta cercando di ridicolizzare la nazione…ma dall’estero.
Twitter e privacy: la disavventura di David Pogue
Rispettare la privacy di un individuo, anche se si tratta di un personaggio pubblico, sembra essere una cosa sacrosanta per i navigatori americani. La prova ci viene fornita dalla buffa disavventura di David Pogue, famosissimo tech columnist del New York Times. Pogue ha dato per errore il suo cellulare su twitter, inoltrandolo ad una lista di “followers” che comprende circa 21.000 contatti.
Le intenzioni di David Pogue erano assai meno invasive, in realtà quel numero avrebbe dovuto pervenire a pochi e selezionati contatti. Ma la fretta gli è stata fatale, e il giornalista ha dimenticato di digitare la D per inserire il comando Direct Message, cioè “messaggio privato”. Quando si è accorto dell’errore, era già troppo tardi: il suo numero era stato inviato alle bacheche di tutti gli utenti. David Pogue non ha potuto fare altro che inviare subito un altro twitt, in cui chiedeva ai suoi followers di cancellare il messaggio precedente e di non usare il numero che vi era scritto. E infatti, nessuno ha mai chiamato quel numero.
ZZUB, la prima community italiana di passaparola
ZZUB è una community di consumatori consapevoli, appassionati e attivi (ZZUBBERS) che amano essere informati ed informare senza intermediari, che vogliono avere un rapporto diretto con i brand, scoprire e provare nuovi prodotti e servizi (spesso prima del lancio sul mercato) e condividere volontariamente informazioni, esperienze ed opinioni con i brand e con gli amici, off line e online.
Su ZZUB gli utenti possono provare, a volte anche prima dell’uscita sul mercato, prodotti e servizi per poi far sapere alle aziende cosa ne pensano e, allo stesso tempo, farli conoscere agli amici e conoscenti.
Di recente abbiamo pensato di proporre agli ZZUBBERS anche delle campagne mirate a conoscere l’opinione della community su specifici temi. Il primo esperimento lo abbiamo fatto sulla pubblicità indiretta.
Nel caso voleste esprimere anche voi la vostra opinione… vi aspettiamo su ZZUB. I risultati del sondaggio saranno resi pubblici.
Infine, rigraziamo gli amici di iSayBlog e gli autori di ioChatto per la loro disponibilità.
Salute 2.0: gli USA in prima linea per la salute
Salute 2.0 è l’aiuto che è nato negli Stati Uniti nei confronti dei cittadini per mostrare in maniera attiva i problemi della salute. Grazie a questa applicazione on-line, si cerca di aumentare l’interazione tra gli utenti grazie alla rete. Il problema è nella confusione di informazioni che si disperdono on-line e la mancata conoscenza di filtri adeguati della popolazione per selezionare il bene dal male.
Quindi il primo campanello d’allarme su siti e social network di medicina potrebbe essere di stare attenti alle informazioni sbagliate. Gli utenti possono scambiare tra loro informazioni e suggerimenti sulla salute vigilati dai medici che integrano informazioni oppure vigilano su quelle errate. Secondo la ricerca effettuata dalla Medical Broadcasting Company, Internet, è stato identificato come il canale informativo più credibile sulla salute. Ovviamente Salute 2.0 cerca di eliminare il difetto della confusione delle informazioni on-line.
Social Media Marketing: le opportunità offerte da Facebook per le aziende
Sono molte le opportunità per le aziende offerte dal social networking in ambito di comunicazione e marketing, e molte compagnie già si stanno approntando a sfruttare questo nuovo mezzo.
Il punto a favore dell’utilizzo di Facebook per le aziende, è che il main contents sono le persone, gli utenti attivi e non più gli utenti passivi. Questi, utilizzano il network nelle maniere più svariate, a partire dalla fruizione dei contenuti, alla segnalazione di idee, allo scambio di dati, link, foto e video, nell’organizzazione per i propri interessi ed ultimamente di business. Secondo questi cardini le operazioni svolte nella vita off-line, diverrebbero le stesse on-line.
Il vantaggio del network è che a partire dalla condivisione, si ha la possibilità di raggiungere utenze molto maggiori grazie alla condivisione definibile X, Y, Z. Gli utenti infatti, secondo le statistiche, sono molto influenzati da quello che i propri contatti sociali suggeriscono e soprattutto interessati da quel che viene proposto senza filtro (come ad esempio una ricerca fatta su Google), creando un potere mediatico del passaparola non indifferente.
Top 5: le cinque migliori applicazioni Facebook per chi lavora
Se siete fra i fortunati che in ufficio riescono a collegarsi a Facebook senza che il capo dica nulla, allora avrete familiarità con le migliaia di applicazioni fornite da questo social network che quotidianamente vi inviano la notifica dell’ennesimo sondaggio, oppure di un nuovo regalo virtuale da parte di un amico. Giochini simpatici e divertenti, ma in fin dei conti, non troppo utili. Eppure esistono applicazioni per Facebook nate per aiutarci a svolgere meglio il nostro lavoro.
Queste, secondo noi, sono le migliori cinque:
5 – Task Master
Task Master è un semplice promemoria, che permette di aggiungere le cose da fare dividendole per categorie e priorità. Facile da configurare e allo stesso tempo, utilissimo.
Nokia University Program: l’opportunità per gli studenti italiani
In barba alla crisi ed alla disoccupazione che sta toccando limiti storici altissimi (370.000 posti di lavoro solo in Italia), la compagnia finlandese Nokia, ha dato il via al Nokia University Program. Un progetto in cui saranno coinvolti i più importanti atenei italiani che vuole arrivare alla conclusione allo sviluppo della televisione della terza generazione. L’obiettivo quindi è la creazione della TV di terza generazione ed il mezzo, ovviamente, il cellulare. La TV mobile con l’integrazione di un social network interattivo, semplice, interattiva, che rende autori attivi e creativi i fruitori, ed il tutto passando per un semplice schermo LCD del cellulare.
Nokia chiede ai giovani di mettersi in gioco con la propria creatività, partendo da incontri propedeutici che si terranno in sette atenei in Italia: Napoli, Milano, Roma, Genova, Cosenza e Lecce. I responsabili del NUP (così definito dai tecnici il Nokia University Program), daranno agli studenti tutte le informazioni necessarie sul progetto Nokia Social Web TV. L’ambizione è nell’incontro di due moventi aziendali: quella editoriale per la creazione dei contenuti, quella finanziaria che riguarda l’aspetto economico e quella tecnica che riguarda la progettazione.
Facebook: da oggi disponibile anche in lingua araba ed ebraica
Si, da oggi Facebook sarà disponibile in arabo ed in ebraico in aggiunta alle oltre 40 lingue già presenti. Da tempo ormai erano state inviate molte richieste affinchè il social network fosse tradotto in questi linguaggi e alla fine è stato concesso. Ma come mai già da tempo non è stato fatto ciò? Eppure l’arabo e l’ebraico hanno un’imponente rilevanza a livello mondiale! I conflitti politi/militari c’entrano qualcosa?
Senza soldi si sposano on-line grazie a Facebook
I protagonisti di questa storia sono due canadesi riusciti a mettere su un matrimonio senza spendere nemmeno un soldo. La tradizione rispettata ma lasciando tutte le spese agli sponsor che li vorranno sostenere. Sembra una trovata pubblicitaria ma non si tratta invece di un colpo gobbo di qualche genio creativo, si tratta semplicemente della proposta di Andrew Hall, trentatrenne del Canada alla sua attuale fidanzata e futura moglie Jane MacNeil.
I due giovani canadesi, sono stati i primi ad organizzare un matrimonio intero senza spendere nemmeno un centesimo di dollaro per il loro ricevimento. L’idea è stata nel relegare tutte le spese da sostenere a qualche sponsor che on-line ha voluto proporsi. E’ bastato pubblicare la richiesta sul noto Facebook con una frase a caratteri cubitali che diceva più o meno così: “CERCASI SPONSOR“.
Oltre le migliaia di curiosi che sono sbucati ovunque con lo scopo di fare gossip sulla cosa, sono arrivate anche delle proposte vantaggiose ed interessanti da parrucchieri, truccatori, offerte d’abiti in cambio di pubblicità durante il ricevimento.
SpeedDate, per trovare l’anima gemella su Facebook
Se è vero che Facebook e i social network in generale sono nati per favorire i contatti tra persone che hanno già qualcosa in comune, è anche vero che questi col tempo si sono rivelati degli ottimi strumenti per conoscere altre persone e fare nuovi incontri, anche romantici. Ma orientarsi fra i milioni di utenti che sono iscritti al network può essere un’impresa titanica. Per fortuna adesso c’è SpeedDate, una divertente applicazione per Facebook che ci aiuta a risparmiare tempo.
Nato in America e diffusosi anche in Italia, lo “Speed Date” significa appuntamento veloce, e consiste nell’incontrare, nella stessa serata, molte persone del sesso opposto per fare amicizia, o magari qualcosa di più. La novità è che adesso si può fare speed dating anche on line.
Social Network batte l’E-mail 1 a 0
Secondo le nuove statistiche pubblicate on-line dalla Nielsen (società di consulenza italiana che fornisce dati ed analisi ai propri clienti), il fenomeno del social networking sta spopolando al punto di far parlare gli esperti dei new media di nuova “generazione Facebook”. Questa seconda generazione, sta sorpassando nettamente l’utenza di quegli utenti definiti di prima generazione: quelli legati alle e-mail. La mail sta continuando a perdere la propria popolarità a seguito di un fenomeno ingombrante e fastidioso per molti utenti ed aziende: lo spam e la diffusione indesiderata degli indirizzi senza approvazione di utilizzo.
Secondo i dati, le community dei social network sono riuscite nel solo 2008 ad attirare a se oltre il 67% dei navigatori con un aumento del 5,4% rispetto all’anno 2007. Lo studio è stato portato a termine dalle Nielsen, che facendo un’analisi sui nove Paesi dove è più diffusa la cultura dell’ “on-line” (Italia compresa), ha portato la conclusione che i blog ed i social network hanno portato a se più traffico e nascita di account di posta elettronica.
Facebook: foto ed immagini non più disponibili, problemi hardware
E’ un brutto guaio quello successo Domenica su Facebook, a causa di un guasto hardware il 10-15% delle foto che gli utenti hanno caricato sul sito sono state temporaneamente non disponibili. Ora Facebook rassicura che tutte le immagini sono caricate correttamente e non c’è motivo di preoccuparsi
10-15% non vi sembra tanto? Vi rendete conto di che cifre parliamo? E’ bene ricordare che Facebook, solo lo scorso anno, ha immagazzinato più di 10 milioni di fotografie memorizzate dagli utenti registrati ed è il più popolare servizio di condivisione di foto sul web. Tenendo conto anche del fatto che ogni mese gli stessi utenti caricano circa 850 milioni di nuove immagini, ora il numero totale potrebbe aggirarsi attorno ai 14 bilioni. Ora potete capire, facendo il calcolo, che ben 1-2 bilioni di foto non sono potute essere visualizzate. Roba da matti!
Barack Obama e i social network, una scommessa vincente
Il bello dei social network è che tutti possono fare la loro promessa e sostenere gruppi, cause o persone. Questa pratica ha il nome di “pledge“, un giuramento, un impegno virtuale che in molti casi si è tradotto anche in un’azione più forte, come raccolte di firme o petizioni.
Barack Obama, neo eletto presidente degli Stati Uniti dà il buon esempio, rinnovando il suo impegno a far uscire il paese dalla crisi, e chiedendo ai suoi concittadini di fare altrettanto, con una pledge, appunto, in cui chiama il sostegno degli elettori.
La sua promessa di cambiamento ora è online sulla community my.barackobama.com, un social network di chiara impronta democratica, ed è spiegata in tre semplici punti.
Energy — Transforming America’s economy to run on clean and renewable energy in order to create new American jobs and industries.
Health care — Comprehensively reforming health care so that families, businesses, and government are relieved from the crushing costs that impede economic growth and prosperity.
Education — Reforming and investing in America’s education system so that citizens are prepared to compete in a global economy.